Archivio mensile:Settembre 2022

le possibilità che restano, #1: “spin off”

le possibilità che restano, #1:
è possibile fotografare SPIN OFF, di Giulio Marzaioli (Tic), di sabato pomeriggio alle tre in piazza San Cosimato

spiegazione topologica

john richard mcconnochie: “offerings”, online exhibit @ van vliet gallery

http://vanvlietgallery.com/

“Offerings”: asemic, concrete and visual poetry by John Richard McConnochie. Now showing at VVG’s website, VanVlietGallery.com until mid-November. A catalog of the show is available for purchase.

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insistere: fare i conti col linguaggio senza un io

Quindi fare i conti col linguaggio senza un io. Un iismo. Quello lo lasciamo agli asini.
Ma non se ne può più d’uno stucchevole degli affetti, dell’anima bella, della “postal cartolin”, degli innamorati. Tutto ciò appartiene a un codice dell’imbecillità, della mediocrità…
Nel dopo-Joyce, …per esempio, l’identità: tutta per aria. Salta tutto. È già saltata

(Carmelo Bene, audio di un’intervista del maggio 2000
https://slowforward.net/2022/09/09/mal-de-fiori-cb-conversazione/)

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N.b.: i poeti italiani contemporanei sono esentati dalla lettura di queste righe, né è necessario che rechino seco a scuola la giustificazione dei genitori, tantomeno fia da loro dovuta lettura alcuna del Lacan.

fare le cose / alberto d’amico. 2022

Sono qui. La vita perfetta. Vorrei vivere qui. Fare le cose che si fanno qui. Farle per buona parte dell’anno. Poi tornare lì, ma solo per un po’. Qui si fanno le cose che piacciono a me o almeno credo che qui si facciano le cose che piacciono a me o forse credo che qui si possano fare le cose che io spero a me piacciano sempre. Ora sto qui. Ma sto qui per poco, tra un po’ me ne andrò e passerà del tempo prima che io possa tornare. Ma poi tornare perché? Io vorrei espropriare questo luogo e vorrei tornare indietro nel tempo, nel tempo in cui credo che si sarebbero potute fare le cose che spero a me sarebbero piaciute o le cose che a me sarebbe piaciuto fare. Fare è una parola generica.

Fare è il verbo generico. Cosa è una parola altrettanto generica, è un sostantivo tra i più generici. Tutti sappiamo cosa sia una cosa ma c’è chi ha dedicato saggi per spiegare agli altri cosa realmente sia una cosa. Das ding. The Thing. Nei Fantastici Quattro un personaggio si chiama la Cosa, probabilmente era un omaggio di Stan Lee a Martin Heidegger. Ma non è che io ne sia davvero sicuro, forse no, la Cosa era un supereroe generico e mostruoso ma come ne La bella e la bestia era buono e infelice. Stava insieme a Alicia, una bella donna non vedente, figlia del Burattinaio.

22 settembre, fondazione baruchello: “industria indipendente. the truth is a matter of the imagination”

Fondazione Baruchello presenta:

INDUSTRIA INDIPENDENTE
THE TRUTH IS A MATTER OF THE IMAGINATION
con Erika Z. Galli e Martina Ruggeri

Giovedì 22 settembre 2022 // Ore 18:00 – 19:30
Fondazione Baruchello
Via del Vascello 35, Roma 

Sara Basta, Archivio degli oggetti concavi: la sporta (pubblicazione), 2022

Nell’ambito della mostra Il giardino libernautico, progetto nato da un’idea di Elena Bellantoni, la Fondazione Baruchello presenta “INDUSTRIA INDIPENDENTE -THE TRUTH IS A MATTER OF THE IMAGINATION” con Erika Z. Galli e Martina Ruggeri, un live-set legato al testo The Carrier Bag Theory of Fiction della scrittrice Ursula K. Le Guin, tradotto da Giulia Crispiani per l’opera di Sara Basta in mostra. 

Giovedì 22 ottobre alle ore 18 alla Fondazione Baruchello in via del Vascello 35, attraverso un viaggio sonoro fatto di brani inediti, registrazioni vocali, canzoni, field recording, utilizzo di strumenti analogici e voce, Industria Indipendente lavora per la prima volta a una ricucitura, in forma di live-set, del lavoro degli ultimi anni, ispirato alla Ursula K. Le Guin, in particolar modo alla sua scrittura, illuminante e profetica. Allo stesso modo Sara Basta, nell’opera in mostra Archivio degli oggetti concavi: la sporta, sviluppa il proprio lavoro a partire dalla narrazione della scrittrice per rileggere lo strumento della sporta attraverso un’azione di tessitura collettiva.

Industria Indipendente è un collettivo di arti performative e visive fondato da Erika Z. Galli e Martina Ruggeri. Negli anni hanno attraversato linguaggi e pratiche differenti: dalla creazione di performance a happening di lunga durata, dalle installazioni alla scrittura per teatri, musei, spazi indipendenti e non convenzionali. I loro lavori si articolano intorno a diversi temi: il rapporto tra essere umano e natura, la dimensione del tempo “improduttivo”, la costruzione di mondi alternativi e di finzione in cui generare comunità e alleanze, il continuo rovesciarsi e ricrearsi di identità individuali e collettive.

Per scaricare il comunicato stampa della mostra Il giardino libernautico clicca qui

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Il giardino libernautico
Sara Basta, John Cascone, Grossi Maglioni, Jacopo Natoli
A cura di Elena Bellantoni
In collaborazione con Niccolò Giacomazzi e Benedetta Monti
15 giugno – 30 settembre 2022
Dal lunedì al venerdì ore 16 – 19
Fondazione Baruchello
Via del Vascello 35, 00152 Roma

Il progetto Summer Show della Fondazione Baruchello, promosso da Roma Culture, è vincitore dell’Avviso pubblico Estate Romana 2020-2021-2022 curato dal Dipartimento Attività Culturali

i felix della camera verde: due recensioni (di laura pugno e di marina pizzi) nel 2007

Laura Pugno recensisce Zaffarano e Bortolotti:
https://slowforward.files.wordpress.com/2022/09/laura-pugno-recensisce-i-primi-due-felix.pdf

Marina Pizzi recensisce Zaffarano:
https://slowforward.files.wordpress.com/2022/09/marina-pizzi-recensisce-e-lamore-fiorira…pdf

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17 settembre, presentazione di “fluxus again!” a genova

Sandro Ricaldone

FLUXUS AGAIN!
A History of a Radical Experience
1952-1962-2022
edited by Gianni Emilio Simonetti
Danilo Montanari, 2022

Presentazione del volume
di Patrizio Peterlini
SharEvolution – Genova
Sabato 17 settembre, ore 18

Interviene Gianni Emilio Simonetti
in dialogo con Viana Conti e Linda Kaiser.

Genova, piazza San Matteo 17