Archivio mensile:Dicembre 2023

il nuovo album di marco ariano: “from dance (to dance)?”

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https://folderolrecords.bandcamp.com/album/from-dance-to-dance

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Viene, non si contiene, non è contenuto.
Si depone come lascito.
Dal lavoro con i corpi. Corpi danzanti, corpi-suono – from dance.
Se c’è una successione è corpo-segno-suono (e forse adesso dai suoni l’appello a ritornare ai corpi – to dance?)
Dalla smemoratezza dell’improvvisazione. Dai vuoti di memoria (è su questo che lavoro – lavoro radicale, pericoloso – sulla sospensione dei linguaggi, il farsi fuori, lo smisurato… orizzonti problematici, controversi, im-possibili – da esperire/spensare, e non può essere altrimenti).
Da raccolta di grafiche private (in quaderni di appunti) ad es-posizione de-privata in partizioni (non partiture).
Segnature dinamiche poste in comune come quadri/partizioni mutabili.
Non c’è niente di affermato, sono tracce nolenti prive di forza coercitiva, scritture rimesse in gioco come pre-testi illeggibili (ed è evidente che soltanto pochi possono suonare con “assoluta precisione” l’illeggibile).
Inviti, semplici inviti.
Lasciarsi provocare, accettare le provocazioni.
Suggerisco(no) atmosfere, accadimenti.
Non ho mai detto cosa fare, cosa suonare, (cosa danzare).
La strategia delle partizioni gioca sul multiverso, le sovrapposizioni, sulle sconnessioni spaziotemporali, le possibili composizioni e ricomposizioni.
Amo gli accidenti, le coincidenze impreviste. Tutto Qui.
OrecchiOcchio ContemplazioneAscolto.
Tutto si cancella e si riscrive in paesaggi della risonanza.

M.A.

[From dance (to dance)?]

released December 22, 2023

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il 2024 di deriveapprodi: nuove collane, nuovi titoli

Il 2024 per DeriveApprodi non sarà un anno come gli altri, ma di grandi novità e salto in avanti  !

Nel pdf leggibile qui è possibile trovare le anticipazioni di pubblicazione per il primo quadrimestre. Accanto ai temi consolidati e recenti della storia editoriale di DeriveApprodi quali l’attenzione ai movimenti, la tradizione operaista, il femminismo, le nuove ecologie, la ricerca filosofica e politica, il postumano, la formazione e i saperi non omologati, da quest’anno verranno lanciate delle nuove collane: «hic sunt leones», dedicato ai temi della razza e dell’antirazzismo; «materialismi», per ripercorrerne la lunga genealogia filosofico-politica; «sconfini», collana di sperimentazione letteraria.

Inoltre, grande novità, verrà inaugurato il nuovo marchio editoriale della community di DeriveApprodi, MachinaLibro, fondato sull’esperienza ormai più che triennale della rivista Machina, e sulla scommessa di una radicale sperimentazione nei contenuti, negli stili e nei linguaggi.

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support bds now

We haven’t had time to work on the regular BDS end-of-year fundraiser this year, as we’ve been, like many Palestinians and solidarity activists everywhere, overwhelmed with the necessary response to Israel’s ongoing #GazaGenocide.

But we know that our work and the global demand for effective, principled and strategic BDS campaigning and pressure have grown enormously. When we collectively succeed in imposing a permanent ceasefire and lifting the siege, our work will increase even more. Israel’s genocidal policies will only end once its 75-year-old regime of settler-colonialism and apartheid is dismantled. To that end, pushing for unprecedented accountability will become our top priority. 

Israel’s live-streamed genocide is unprecedented in history. It has banned the entry of live-sustaining food, water, fuel and medical supplies to 2.3 million Palestinians in the occupied and besieged Gaza Strip. In parallel, it has deliberately destroyed hospitals, universities, schools, UN shelters, bakeries, solar panels, carpet-bombing residential neighborhoods, telecommunications facilities, water and sewage treatment infrastructure. 

Based on the depraved, dehumanizing statements and revealed plans of its fascist leaders, Israel is “rolling out” a “second Nakba,” ethnically cleansing Indigenous Palestinians en masse, and as admitted by Israeli military officials, “everything is intentional.” This has prompted UN experts to warn of a “genocide in the making” and forced the timid UN Secretary General to accuse Israel of turning Gaza into a “graveyard for children” and of posing a serious threat to world peace and security.

After a critical mass of pressure ultimately stops the genocide, we shall need to escalate BDS like never before to end business-as-usual with this genocidal regime in every field, academic, cultural, sports, economic, military, financial, etc. Apartheid Israel deserves the apartheid South Africa treatment: massive boycotts, divestment and unprecedented lawful sanctions, starting with a comprehensive military embargo.  

Israel’s genocide has been “in the making” for decades. In Gaza, it’s now far deadlier, more visible, and indeed televised. The Palestinian leadership of the global BDS movement promises our people in Gaza, across historic Palestine, and in exile that we shall not rest until we’ve built the necessary people’s power to dismantle Israel’s regime of settler-colonial apartheid, the root cause of this oppression and unspeakable violence.

Help the BDS movement grow our impact to honor this promise

[replica] caro babbo natale 2012

21 dicembre 2012
(dunque 1 mese di ritardo)

Caro Babbo Natale,
anche quest’anno mi fa male l’ombrello quando mi siedo. (Nonostante io sia stato miracolosamente accolto già da due anni e mezzo nell’argenteo [dorato sarebbe troppo] mondo della disoccupazione).

Bon. In ogni caso, dato che il mondo non è finito oggi, 21 dicembre, oso sperare che tu il 25 almeno quest’anno ti faccia vivo, non col solito carbone.

Chiedo – a nome di tutti gli ombrellizzati – non dico doni, ma una minima percentuale di felicità e qualche doloretto in meno negli ospedali e nelle varie forme di carcere di cui l’occidente è prodigo.

Sii sereno e, considerato che di rosso sei già vestito, cerca di trarne qualche conseguenza politica.

Walserianamente tuo

Mog

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[da una mail a Ugo Pierri, pittore in Trieste]

pod al popolo, #024: notilla con apertura nomenclativa, sulle scritture complesse – eccetera

Alcune riflessioni dopo l’incontro Scritture complesse, a Parma, Abbazia di Valserena, 16 dicembre 2023, soprattutto intorno all’intervento di Luigi Severi. Ora su Pod al popolo. Il podcast irregolare, ennesimo fail again fail better dell’occidente postremo. Buon ascolto.

giometti & antonello, l’incipit

In un’epoca in cui la produzione e il consumo di testi conosce un ampliamento senza precedenti, ma al contempo l’autorevolezza di autori e opere vacilla in modo quasi irreversibile e la critica tradizionale e le accademie hanno totalmente smarrito la loro funzione di filtro e di indirizzo, il ruolo dell’editore diviene quanto mai centrale. Per questo motivo azzardiamo la creazione di un nuovo marchio editoriale in cui confluiscono due traiettorie diverse: quella di Gino Giometti, filosofo, co-fondatore e co-direttore per vent’anni della casa editrice Quodlibet, e quella di Danni Antonello, poeta, comparatista, e creatore in pochi anni della libreria antiquaria Scaramouche di Macerata. Questi due tipi di percorso ci consentono di osservare la mutevole natura del testo secondo un’ottica capace di creare uno stacco, una visione in prospettiva rispetto a un mondo che, soprattutto in Italia, sembra conoscere solo la monodimensionalità del consumo, e dove ogni testo nasce, per così dire, già morto. Proveremo a selezionare quei testi che, in tutta la tradizione scientifica e letteraria, trovano proprio oggi – e forse per la prima volta, e forse all’oscuro dei più – il loro momento privilegiato di leggibilità. Scritti che sfuggono di mano al loro autore, pagine postume, anche se “pubblicate in vita”, lettere e diari, “appunti sparsi e persi”, e tutti quei frammenti di scrittura che puntellano le rovine della moderna letteratura d’Occidente.

Non è più il tempo dell’editore come archivista, la cui funzione era di riempire le biblioteche di volumi in attesa di un lettore che, non importa quando, li avrebbe salvati dalla polvere. Oramai i magazzini digitali sono più che sufficienti. L’editore deve trovare il coraggio di riproporsi come guida.



Giometti & Antonello

mg @ threads &tc. [see you here and around]

a prescindere da slowforward, e insieme a slowforward, chi volesse può seguire gli altri materiali e le notizie (politiche, anche) su Threads: https://www.threads.net/@marco.giovenale (dove, pure, inserisco e inserirò riferimenti e link a slow, ma anche molto altro).

sembra, al momento, un ambiente meno arido e ‘colonizzato’ di Twitter, e meno povero, caotico e litigioso di Facebook. oltretutto, permette di caricare brevi audio, dunque funziona anche come micro-podcasting.

con una certa cautela, mi sentirei per il momento di suggerirlo.
tra l’altro è legato a Instagram, quindi a un social network meno obsoleto degli altri due appena nominati.

le mie linee di interesse su Threads – come qui su slowforward – sono e restano le scritture eslege, quindi la ricerca e la sperimentazione in letteratura, la prosa in prosa, la testualità ‘disturbata’, il plurilinguismo, e poi la critica letteraria, la cultura della complessità, la politica, la Palestina, la fotografia, il disegno, la teoria estetica, le traduzioni, l’arte contemporanea (-issima), il glitch, la musica d’improvvisazione e sperimentale, il teatro di ricerca, le avanguardie storiche e quelle attuali, la poesia concreta, l’asemic writing, il flarf, il googlism, gli sviluppi di Fluxus, l’arte e le operazioni concettuali passate e presenti, la videoarte, gli scritti di poetica, e in assoluto – insisto – la scrittura non assertiva. (anche la scrittura assertiva, se fatta bene). (mai quella asservita).

e comunque, per un riepilogo:

slowforward
slow whatsapp
slow telegram
slow tumblr
+
marco / instagram
marco / threads
marco / twitter
+
differx / tumblr
differx / instagram
differx / bluesky

see you around

nuovo post sul blog ‘esiste la ricerca’: le risposte di marilina ciaco al questionario in 9 domande

 

https://www.mtmteatro.it/marilina-ciaco-risponde-a-9-domande-su-per-esiste-la-ricerca/