Archivio mensile:Giugno 2024

alcune immagini e video dalla palestina, maggio e giugno 2024

Si tratta di non pochi materiali, ma infinitamente minori rispetto a una rassegna rigorosa. Nessuna immagine o video ha subìto censura. Chi decide di prenderne visione o scaricarli è libero di farlo, responsabilmente, ossia sapendo che si tratta di materiale sensibile, da non mostrare in nessun caso a bambini o a persone impressionabili. La documentazione è senza filtri e riguarda gli orrori perpetrati dall’odio sionista in Palestina.

Questo il link:
https://mega.nz/folder/X9knRLhY#sFFkCRPIue1g__UFNl132Q

N.b.: La cartella potrà essere eventualmente aggiornata con ulteriori testimonianze

FREE PALESTINE

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Bologna, 30 giugno, presentazione del libro “Dal fiume al mare. Racconti e poesie dalla Palestina”

“La resistenza palestinese dimostra che il motore di qualunque resistenza è l’aspetto politico. Quale che sia il grado di brutalità raggiunto sul piano poliziesco, repressivo e militare, lo Stato sionista non riuscirà mai a debellare la resistenza palestinese. Questo perché la resistenza nasce precisamente dall’occupazione sionista e rinascerà infinte volte, nonostante le eventuali e temporanee sconfitte, sotto le macerie della Palestina sventrata, fintanto che che durerà l’occupazione.
[…] I successi e le sconfitte della mobilitazione popolare non dipendono MAI dalle forze del nemico. Dipendono sempre, in tutto e per tutto, della caratteristiche e dalle capacità di chi la dirige. La resistenza del popolo palestinese dimostra che si può tenere testa a un nemico enormemente più forte a patto di voler combattere, voler vincere.
Ecco un messaggio che potrete leggere fra le righe di questo libro: il popolo palestinese insegna che bisogna osare vincere, bisogna lottare fino alla vittoria”.

Dalla Presentazione di Dal Fiume al mare.

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oggi, h. 14 @ radio onda rossa: “gazart” – ceasefire now – intellettual* e artist* per gaza

Tutta Scena Teatro ★ Radio Onda Rossa 87.9 fm

martedì 25 giugno 2024, ore 14

estratti di
● GAZART
ceasefire now

intellettual* e artist* per Gaza

ideatori e organizzatori: Angelo d’Orsi e Alessandro Negrini
interventi di: Laura Morante, Barbara Scoppa, Michele Cantoni, Raffaele
Crocco, Laura Frascarelli, Arianna Porcelli Safonov, Claudio Silighini,
Moni Ovadia, Angelo d’Orsi
riprese video dell’evento: Mauro Conciatori

A che serve fare arte, parlare di bellezza o crearla, tacendo
sull’abominio? Questo evento, nato come conseguenza dell’Appello dello
storico e giornalista Angelo d’Orsi e del regista Alessandro Negrini,
rivolto al mondo della cultura sull’assordante silenzio nei confronti
dello sterminio in atto a Gaza e in Cisgiordania, vuole sollecitare chi
fa arte e produce cultura a uscire dal silenzio o dal proprio
“particulare”, nella consapevolezza che nessun tipo di cultura
autentica, nessuna forma di arte può estraniarsi dai problemi e
soprattutto dalle sofferenze del mondo: oggi Gaza, e la Palestina tutta,
rappresentano, interamente, il dolore del mondo. Dobbiamo reagire.
Se il nemico più grande è il silenzio, coloro che hanno aderito a questa
iniziativa vogliono aprire una crepa in questo vuoto di parole.
Un incontro fatto di interventi e performance creative che nascono dalle
riflessioni sull’inferno in cui è stata trasformata Gaza dall’attacco
israeliano, e dallo sdegno sul massacro in atto del popolo palestinese.

info:

 

Jim Leftwich: tre link

Come tutte le estati, riprendono meno fuggevolmente, e con miglior ritmo, i miei dialoghi con interlocutori della ricerca letteraria italiana, francese e statunitense. Con Jim Leftwich, per esempio, sodale importantissimo per me, ormai da almeno vent’anni.
Chi volesse leggerlo, lo cerchi su slowforward, per esempio, al tag https://slowforward.net/tag/jim-leftwich/
oppure al suo indirizzo storico: https://jimleftwichtextimagepoem.blogspot.com/
o a quello più recente: https://jimleftwichongoingresearch.blogspot.com/

#JimLeftwich #experimentalwriting
#vispo

Assemblea pubblica: perché parlare delle donne delle borgate?

Ricevo e diffondo:

Perché parlare delle donne delle borgate? In che modo abbiamo finora parlato di loro e con loro? Come fare un passo in avanti in questo progetto?

Sono queste le domande su cui ci vogliamo confrontare, insieme a tutte le persone che abbiamo incontrato lungo il nostro percorso negli ultimi due anni e con chi vuole contribuire nel continuare a costruirlo.

Per questo vi invitiamo a venire il 28 giugno, alle ore 17:30 al circolo Arci di Pietralata (via Silvano 15).
Non a caso, abbiamo deciso di incontrarci a un anno dal femminicidio della 17enne Michelle Causo, una di noi, una ragazza di borgata uccisa dall’abbandono delle periferie da parte delle istituzioni e da una società basata su prevaricazione, individualismo e violenza.

Questa iniziativa vuole essere un punto di partenza per ragionare insieme su alcune questioni per noi fondamentali. Parafrasando il programma in dieci punti delle Black Panthers, vogliamo definire i nostri “10 punti” per un programma permanente che parli a tutte le donne e soggettività non conformi delle periferie che non si sentono rappresentate da nessuno, soprattutto dalle donne che ci governano e che ci stanno togliendo pezzo a pezzo i nostri diritti e peggiorando le nostre condizioni di vita.

Al termine dell’assemblea, ci sarà poi un momento in ricordo per Michelle, un aperitivo di sostegno per le attività di Donne de Borgata e la possibilità di prendere il nostro merchandising… Vi aspettiamo!

Testo completo per l’assemblea:
https://contropiano.org/news/politica-news/2024/06/20/perche-parlare-delle-donne-delle-borgate-0173576

Due testi da “Diario da Gaza”: Rami Abu Jamous per ‘Orient XXI’

DIARIO DA GAZA
[trad. it. di Luigi Toni]

Rami Abu Jamous scrive il suo diario per Orient XXI. Giornalista fondatore di GazaPress, un’agenzia di stampa che forniva aiuto e traduzioni ai giornalisti occidentali, Rami ha dovuto lasciare il suo appartamento a Gaza con la moglie e il figlio Walid di due anni e mezzo. Ora condivide un appartamento con due camere da letto con un’altra famiglia. Nel suo diario, racconta la sua vita quotidiana e quella degli abitanti di Gaza a Rafah, bloccati in questa enclave miserabile e sovraffollata. Questo spazio è dedicato a lui.

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“La gente ha perso la speranza di vivere su questa terra”
https://orientxxi.info/dossiers-et-series/la-gente-ha-perso-la-speranza-di-vivere-su-questa-terra,7371

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“Un vortice che gira, gira e ci porta via”
https://orientxxi.info/dossiers-et-series/un-vortice-che-gira-gira-e-ci-porta-via,7401
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#RamiAbuJamous #Gaza #genocidio #OrientXXI #diario

Per l’uso dei *veri* social media nelle università

La New Social Media Action Alliance chiede la chiusura degli account su X/Twitter e la gestione della comunicazione digitale nel Fediverso

https://feddit.it/post/8580540

Nell’appello “Per l’uso dei veri social media nelle università”, la Neue Soziale Medien chiede la chiusura degli account su X/Twitter e la gestione della comunicazione digitale nel Fediverso. Uno dei primi firmatari descrive il contesto.

Negli ultimi vent’anni la comunicazione delle università con il pubblico ha subito una progressiva rivoluzione. I comunicati stampa che allora venivano diffusi con grande entusiasmo sono stati sostituiti dalla pubblicazione di notizie sulle principali piattaforme Internet Twitter e Facebook. Entrambi i canali sono stati integrati negli anni da Instagram, YouTube e, più recentemente, TikTok.

Le università sono sempre ansiose di presentare sulle loro homepage il prossimo logo di una grande azienda monopolistica. Quindi, passo dopo passo, siamo finiti in una situazione in cui sembra che il lavoro delle pubbliche relazioni non possa più essere immaginato senza questi media.

#fediverso #feddit #socialmedia

“Mannaggia – Libri da un altro mondo”

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di Carlo Sperduti e Francesca Chiappalone

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