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in chiesa per un viaggio con gysin e burroughs

One of Belfast’s oldest former churches has been transformed into a powerful new immersive art experience.

Carlisle Memorial Church has become the latest venue in the UK to host a giant version of Brion Gysin’s Dreamachine, where audiences lie back and close their eyes for a performance of sound and white light.

—> https://uk.news.yahoo.com/former-belfast-church-hosts-immersive-134012973.html

till Sept. 4th !

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see also:

https://unboxed2022.uk/dreamachine

https://thethinair.net/2022/07/dreamachine-at-carlisle-memorial-church-belfast/

https://belfastmedia.com/arts-i-have-a-dreamachine

https://www.gla.ac.uk/schools/humanities/research/philosophyresearch/newsandevents/headline_849559_en.html

https://centralrecorder.com/dreamachine-is-an-immersive-art-experience-in-a-former-belfast-church/
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julia born: “all capitals” @ macro _ fino al 9 ottobre 2022

Sandro Ricaldone

JULIA BORN
All Capitals
MACRO – Roma
21 giugno – 9 ottobre 2022

La designer Julia Born, seguendo il suo interesse per le diverse forme di scrittura come mezzo di espressione, ha raccolto i frammenti di un vocabolario diffuso in tutta la città di Roma, trasformando le pareti della sezione IN-DESIGN del MACRO in un’esposizione monumentale di iscrizioni, segni, etichette, impronte, scarabocchi e disegni trovati, sia ufficiali che anonimi e non autorizzati.

Le parole sono legate allo scorrere del tempo, perché di fronte a loro siamo portati a riconoscere, con una certa umiltà, che sopravvivranno, riconfigurandosi costantemente. Ma quale idea di tempo, o di tempi, stiamo considerando? “Scolpire qualcosa nella pietra” significa renderla immobile e immutabile, ma non atemporale. Per sottolineare questo paradosso, nomi, parole e testi di rilevanza storica sono affiancati nel progetto espositivo da segni e tracce mobili del paesaggio romano come gli stormi di uccelli o le crepe in cui a volte capita di inciampare sui marciapiedi.

Le parole raccolte dalla designer seguendo il suo impulso personale non aspirano a rappresentare l’intera storia della città e delle trasformazioni che ha subito. Si tratta piuttosto di un montaggio di vocabolari destinati a mettere in luce il potere della parola scritta, l’attribuzione di un titolo o della proprietà di un luogo, la relazione tra potere e spazio pubblico, la volontà di lasciare una traccia. Il titolo della mostra, All Capitals, indica come questi temi siano enfatizzati dalla scelta della designer di selezionare solo frammenti scritti in maiuscolo.

Nella maggior parte dei casi riprodotte nelle loro dimensioni originali, le scritte sulle tre pareti della sala travolgono il visitatore con la loro monumentalità sottolineando una nuova sensazione di distanza e vicinanza. Estrapolate appunto dai loro contesti, le parole si distaccano dal loro significato primario invitando il pubblico ad assumere un ritmo di posizioni alterne: istintive, cogliendo l’impatto visivo di frammenti linguistici trasformati in immagine, e di distanza critica, analizzando loro monumentalità incise e scomposte.

La mostra sarà accompagnata da un booklet che presenta le schede informative dei frammenti verbali selezionati al fine di restituire al pubblico uno strumento che illustri le storie dietro a ognuno di essi. Parte della pubblicazione sono anche due brevi saggi di Salvatore Lacagnina e Ari Ray, figure incontrate a Roma dalla graphic designer.

gammm @ discord per la ricerca (letteraria)

https://discord.gg/7qxE5QnbwP

in inglese su discord esistono vari server di letteratura. ma nessuno che, in italiano, si occupi di ricerca letteraria.

ora c’è: https://discord.gg/7qxE5QnbwP

in qualche modo prosegue l’iniziativa (indipendente e in fieri) “Esiste la ricerca?”, avviata con l’incontro allo Studio Campo Boario (Roma) il 16 giugno 2022: https://slowforward.net/2022/06/16/oggi-16-giugno-a-roma-esiste-la-ricerca-incontro-allo-studio-campo-boario/

la scelta di prendere “gammm” come incipit del nome (invece di usare semplicemente “scritture di ricerca”) è dirimente per delimitare gli ambiti tematico-formali che sono in campo.

quindi le zone di sperimentazione di cui il sito https://gammm.org si occupa da sedici anni in qua: montaggio, cut-up, googlism, scritture concettuali, uncreative writing, littéralité, post-poesia, prosa in prosa(-e), flarf, scritture installative, generatori di testo, scritture frammentate / disturbate, minimal writing, found texts, sought texts, percorsi procedurali, scritture non assertive, musica sperimentale, critica non stilistica.
anche, ma in misura forse minore, materiali verbovisivi, asemic writing, glitch, arte contemporanea (più o meno in rapporto col fronte della testualità).
tendenzialmente non ci si occupa invece di performance, di videopoesia, di poesia visiva, di poesia sonora, di letteratura interattiva, di programmazione, di romanzo, di teatro, di cinema, di animazioni.

“libridine”, allo studio campo boario (roma): da oggi, 22 aprile, a fine giugno

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PDF del dépliant:
https://slowforward.files.wordpress.com/2022/04/pieghevole-libridine_-aprile-giugno-2022.pdf

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