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milano, settembre 2023, foyer del teatro litta: esiste la ricerca / editoria (e) critica

Milano, secondo appuntamento:
Editoria
 (e) critica

1 / 2 / 3 settembre 2023 @ MTM Manifatture Teatrali Milanesi
foyer del Teatro Litta, Milano, corso Magenta 24
https://www.mtmteatro.it/progetti/esiste-la-ricerca/
INGRESSO LIBERO, nessun bisogno di prenotazione

venerdì 1 settembre h. 16-19
sabato 2 settembre h. 10-19
domenica 3 settembre h. 10-13

Dopo gli incontri che si sono svolti nel giugno 2022 a Roma e nel marzo 2023 a Milano, Esiste la ricerca ritorna a settembre 2023, per la seconda volta a Milano, nel foyer del Teatro Litta. La partecipazione è a ingresso libero, non ci sono biglietti né alcuna necessità di prenotazione.

L’iniziativa sorge dal desiderio di offrire uno spazio pubblico alla discussione sulle intenzioni, i valori, le relazioni e i contesti operativi delle nuove generazioni della scrittura e della critica di ricerca.

L’appuntamento sarà bipartito: da una parte, i tre giorni di confronti aperti si concentreranno sul mondo dell’editoria e della critica legate alla letteratura sperimentale. Le case editrici e collane invitate potranno parlare del proprio progetto, delle direzioni della ricerca che promuovono, ed esporre e vendere i libri pubblicati.

Dall’altra, il momento dedicato alla critica letteraria (il 2 settembre) vedrà diverse voci a confronto, e consisterà in un libero scambio di idee a partire da alcuni quesiti fondamentali, un dialogo aperto e orizzontale in cui potranno prendere la parola sia gli ospiti che il pubblico.

L’incontro sull’editoria sarà curato da
Marco Giovenale, Antonio Syxty e Michele Zaffarano

L’incontro sulla critica sarà curato da
Lorenzo Basile BaldassarreMarilina CiacoRiccardo Innocenti, Chiara PortesineIsabella Tomei

Per tutti e tre i giorni saranno presenti i cataloghi di Benway Series (Edizioni Tielleci), [dia•foria (Edizioni dreamBOOK), glossa (pièdimosca edizioni), Syn _ scritture di ricerca (IkonaLíber edizioni), il verriTICManufatti poetici (Zacinto/Biblion) e alcuni titoli di A27 (Amos), Arcipelago ItacaArgoAssemblaggi e sdoppiamenti (Scalpendi), BlonkDeriveApprodiFalloneIfixLaboratorio (L’Arcolaio editore), La Camera VerdeNEM – Nuova Editrice Magenta. Non mancherà la presenza di alcuni dei responsabili delle collane o case editrici.

Tra gli autori, critici e studiosi presenti:
Barbara Anceschi, Francesco Aprile, Marco Ariano, Mariasole Ariot, Alessandro Baldacci, Filippo Balestra, Andrea Balietti, Daniele Bellomi, Isacco Boldini, Gherardo Bortolotti, Emanuele Bottazzi Grifoni, Alessandro Broggi, Leonardo Canella, Massimiliano Cappello, Fiammetta Cirilli, Stefano Colangelo, Morena Coppola, Mario Corticelli, Florent Coste, Marzia D’Amico, Alessandro De Francesco, Chiara Decaprio, Francesco Deotto, Luigi Di Cicco, Laura Di Corcia, Paola Silvia Dolci, Gabriele Doria, Giovanna Frene, Niccolò Furri, Florinda Fusco, Carmen Gallo, Allison Grimaldi Donahue, Mariangela Guatteri, Andrea Inglese, Fabio Lapiana, Alfonso Lentini, Laura Liberale, Lorenzo Mari, Francesca Marica, Giulio Marzaioli, Valerio Massaroni, Marco Mazzi, Luciano Mazziotta, Simona Menicocci, Renata Morresi, Alessandro Moro, Valentina Murrocu, Francesco Muzzioli, Luciano Neri, Vincenzo Ostuni, Anna Papa, Francesca Perinelli, Gian Luca Picconi, Andrea Pitozzi, Daniele Poletti, Gilda Policastro, Pasquale Polidori, Andrea Raos, Gian Paolo Renello, Silvia Righi, Lidia Riviello, Sergio Rotino, Claudio Salvi, Francesco Scapecchi, June Scialpi, Luigi Severi, Carlo Sperduti, Fabrizio Maria Spinelli, Gregorio Tenti, Fabio Teti, Mariagiorgia Ulbar, Eva Vanacore, Fabrizio Venerandi, Alessio Verdone, Stefania Zampiga, Luca Zanini, Fabio Zinelli, e , poet.-


comunicazione@mtmteatro.it
promozione@mtmteatro.it
stampa@mtmteatro.it

https://www.mtmteatro.it/progetti/esiste-la-ricerca/

audio completo della presentazione di “cose chiuse fuori”, di mg, a roma, libreria panisperna, 17 lug. 2023

Interventi critici di Cecilia Bello Minciacchi. Letture dell’autore. Coordinamento di Valerio Massaroni per la serie di incontri “Nuove uscite” di centroscritture.it.
Audio completo: 


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(Video dell’incontro a questo link)

Scheda del libro sul sito dell’editore Aragno:
https://www.ninoaragnoeditore.it/opera/cose-chiuse-fuori

Per acquisti:
https://www.ninoaragnoeditore.it/contatti
e https://www.facebook.com/libreriapanisperna220/
(Libreria Panisperna, via Panisperna 220, Roma, t. 06 8837 2870)

Link e materiali ulteriori sul libro:
https://slowforward.net/2023/06/18/link-e-materiali-da-per-cose-chiuse-fuori-aragno-collana-i-domani-2023/

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oggi, lunedì 17 luglio, a roma: presentazione di “cose chiuse fuori”, di marco giovenale, alla libreria panisperna

OGGI, lunedì 17 luglio, alle ore 18:30
presso la Libreria Panisperna
(via Panisperna 220, Roma)

nel contesto della serie di incontri “Nuove uscite”
a cura di centroscritture.it

presentazione di

Marco Giovenale
COSE CHIUSE FUORI

Una autobiografia semivera
degli anni Dieci (e poco dopo)

Nino Aragno Editore, Torino, 2023
Collana “i domani”, diretta da
A.Cortellessa, M.G.Calandrone, L.Pugno
ninoaragnoeditore.it/opera/cose-chiuse-fuori

Interventi critici di Cecilia Bello Minciacchi
Coordinamento di Valerio Massaroni

Sarà presente l’autore

Evento facebook:
https://www.facebook.com/events/1671673910020204

*

Dalla quarta di copertina:
Cose chiuse fuori sembra reinventare una forma di cinema nel senso primario di narrazione per luci e ombre, con luci e ombre trattate in un cut up, come se fossimo all’inizio dell’uso del mezzo, in un territorio di sperimentazione, anch’essa, primaria. E la parola narrazione non stoni, ma sia anzi intesa nel senso più vasto, dilatato e sfrangiato possibile: come sinonimo di allucinazione. […] Ciò che in Shelter (Donzelli 2010) era protetto, racchiuso, separato, ora è sparso e all’aperto, irrimediabilmente senza dimora, se tutto è all’esterno, e da questo esterno si irraggia e irradia, si dilania.
(Laura Pugno)

Marco Giovenale vive a Roma. È tra i fondatori di gammm.org (2006), sito di materiali sperimentali, e cura spazi web italiani e non. In versi: La casa esposta (Le Lettere 2007), Criterio dei vetri (Oèdipus 2007), Shelter (Donzelli 2010), Delvaux (Oèdipus 2013), Maniera nera (Aragno 2015), Strettoie (Arcipelago Itaca 2017), Delle osservazioni (Blonk 2021). In prosa: Lie lie (Camera verde 2010), Quasi tutti (Polìmata 2010, edizione definitiva: Miraggi 2018), Il paziente crede di essere (Gorilla Sapiens 2016), La gente non sa cosa si perde (Tic 2021), Il cotone (Zacinto 2021), Statue linee (pièdimosca 2022). Ha tradotto Jack Spicer e altri autori anglofoni. Il suo sito è slowforward.net

roma, lunedì 17 luglio, presentazione di “cose chiuse fuori”, di marco giovenale, alla libreria panisperna

Lunedì 17 luglio, alle ore 18:30
presso la Libreria Panisperna
(via Panisperna 220, Roma)

nel contesto della serie di incontri “Nuove uscite”
a cura di centroscritture.it

presentazione di

Marco Giovenale
COSE CHIUSE FUORI

Una autobiografia semivera
degli anni Dieci (e poco dopo)

Nino Aragno Editore, Torino, 2023
Collana “i domani”, diretta da
A.Cortellessa, M.G.Calandrone, L.Pugno
ninoaragnoeditore.it/opera/cose-chiuse-fuori

Interventi critici di Cecilia Bello Minciacchi
Coordinamento di Valerio Massaroni

Sarà presente l’autore

Evento facebook:
https://www.facebook.com/events/1671673910020204

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Dalla quarta di copertina:
Cose chiuse fuori sembra reinventare una forma di cinema nel senso primario di narrazione per luci e ombre, con luci e ombre trattate in un cut up, come se fossimo all’inizio dell’uso del mezzo, in un territorio di sperimentazione, anch’essa, primaria. E la parola narrazione non stoni, ma sia anzi intesa nel senso più vasto, dilatato e sfrangiato possibile: come sinonimo di allucinazione. […] Ciò che in Shelter (Donzelli 2010) era protetto, racchiuso, separato, ora è sparso e all’aperto, irrimediabilmente senza dimora, se tutto è all’esterno, e da questo esterno si irraggia e irradia, si dilania.
(Laura Pugno)

Marco Giovenale vive a Roma. È tra i fondatori di gammm.org (2006), sito di materiali sperimentali, e cura spazi web italiani e non. In versi: La casa esposta (Le Lettere 2007), Criterio dei vetri (Oèdipus 2007), Shelter (Donzelli 2010), Delvaux (Oèdipus 2013), Maniera nera (Aragno 2015), Strettoie (Arcipelago Itaca 2017), Delle osservazioni (Blonk 2021). In prosa: Lie lie (Camera verde 2010), Quasi tutti (Polìmata 2010, edizione definitiva: Miraggi 2018), Il paziente crede di essere (Gorilla Sapiens 2016), La gente non sa cosa si perde (Tic 2021), Il cotone (Zacinto 2021), Statue linee (pièdimosca 2022). Ha tradotto Jack Spicer e altri autori anglofoni. Il suo sito è slowforward.net

un articolo del 2022 su “the reappearing pheasant”, il convegno/reading svoltosi a novembre a new york

articolo di Luciana Capretti:

in video: Francesco Muzzioli; al tavolo, da sinistra a destra: Fabrizio Bondi, Marco Giovenale, Daniele Poletti; foto di Terry W. Sanders

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poesia sulle case 1-2 / differx. 2023

1

oggi pomeriggio c’è l’apertura del testamento del piduista
sull’antenna del serpente si vedono le foto della faccia
le case stanno sui 2,9 miliardi di euro di valore
su un totale di 6,9 miliardi di patrimonio
(https://quifinanza.it/editoriali/silvio-berlusconi-impero-patrimonio-quanto-vale/721816/)
in mezzo c’è ovviamente anche una piccola casa editrice
(su quest’ultima cfr. https://www.istrevi.it/de-jure-condito/il-lodo-mondadori-e-le-troppe-critiche-fuori-luogo o la voce wikipedia come promemoria)
una delle case se l’era comprata a lampedusa
una volta ci è stato in vacanza il figlio minore con gli amici

*

2

coincidenza oggi c’è anche lo strega off
(https://theparallelvision.com/2023/06/23/eventi-a-roma-strega-off-monk/)
quando avremo un video faremo l’embedding e per ora accontentiamoci
di uno che non c’entra: https://youtu.be/gm-fIMgN5uQ
una sequenza di mediazioni decolora le macchie
un po’ come i passaggi di palla tra le holding
alla fine sembra che non si capisce e conta il risultato
chissà chi vince

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nanni, 88 oggi

new book by jim leftwich: “public displays of affection” (luna bisonte ed.)

jim leftwich, public displays of affectionThis unique book, written while the author and his wife have been moving around the Western USA, is full of references to place names, and flora and fauna of California, which reminds one of Californian writing of the 1960s, when poets, beats, and hippies were hanging out in places like Big Sur, Bolinas, Venice, and San Francisco. That resonance brings a level of lyricism to Leftwich’s work. But his writing is very different from those halcyon days, though there is a similarity in the attention paid to common moments and things, a Zen-like attitude. But here, words are often juxtaposed with little apparent semantic relationship, making for phrases and lines that create multiple possibilities of meaning and resonance. In Part One of this book especially, each of Leftwich’s “stanzas” are separate poems/ worlds/ perceptions/ and each rewards attention. They are not “thought”, but mirrors of attention, blank minds open – not like the Californian 1960s at all, where such things were talked about but not manifested so much. Leftwich manifests that kind of mind, as in a classical Japanese Haiku sequence. It requires a kind of open and shifting attention of the reader, an attention that does not include any kind of searching for facile instructions about how to live. It is, rather, documentation of an acceptance and exploration of the relationship between mind and world.

(John M. Bennett)

this week the role of shoes
images of hats and nostrils
insomuch as the map pages
are unreadable illegible
desemantized & repetitive

https://www.lulu.com/shop/jim-leftwich/public-displays-of-affection/paperback/product-6nyj25.html

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