






e, se non bastasse il jpg, ecco del testo da sgranocchiare:
incontro/confronto sulle scritture di ricerca nel (drammatico) contesto della poesia recente. allo Studio Campo Boario, giovedì 16 giugno, a partire dalle ore 16, viale del Campo Boario 4a
con la partecipazione di
Luigi Ballerini, Cecilia Bello Minciacchi, Alessandro Broggi, Marilina Ciaco, Stefano Colangelo, Marco Giovenale, Mariangela Guatteri, Andrea Inglese, Luigi Magno, Massimiliano Manganelli, Giulio Marzaioli Renata Morresi, Francesco Muzzioli, Vincenzo Ostuni, Giorgio Patrizi, Chiara Portesine, Luigi Severi, Michele Zaffarano, e degli editori IkonaLíber, Tic, Blonk, il verri, Zacinto / Biblon, [dia•foria
i tag in voce:
l’incontro sarà in presenza. non ci sarà diretta streaming, ma l’audio verrà registrato e successivamente pubblicato in rete su slowforward

Sabato 28 maggio, alle ore 18:00, il Museo CAOS – Centro Arti Opificio Siri (a Terni, via Franco Molé 25) inaugura la mostra Fuoripagina. La collezione Roffi, ultimo evento della artistica iniziata a gennaio 2022 Inside the CAOS.
L’esposizione, nella Sala Carroponte del Museo, curata da Pasquale Fameli, sarà visitabile al pubblico fino a domenica 2 ottobre.
Fuoripagina è il titolo che Gian Paolo Roffi, artista visivo legato all’area della Poesia Totale, ha dato alla sua originalissima collezione, conservata presso l’archivio dello Studio Segni & Segni fondato dallo stesso Roffi. La raccolta conta oltre centoquaranta lavori di protagonisti delle più significative tendenze della ricerca verbo-visiva apparse sulla scena internazionale a partire dalla metà del Novecento. Tra queste spiccano la Poesia Concreta di Augusto e Haroldo De Campos, Eugen Gomringer, Arrigo Lora Totino e Adriano Spatola; il Lettrismo di Maurice Lemaître; la Poesia Visiva di Eugenio Miccini, Lamberto Pignotti, Stelio Maria Martini e Sarenco; la Nuova Scrittura di Ugo Carrega e Vincenzo Accame; la Poesia Sonora di Bernard Heidsieck e Henri Chopin; le scritture Fluxus di Ben Vautier e Giuseppe Chiari; la Mail Art di György Galántai e Vittore Baroni, e molte altre esperienze affini.
Oltre centoquaranta opere per circa cento nomi, da quelli storici a quelli più recenti, radunate con l’intenzione di offrire una cospicua campionatura delle ricerche condotte sul filo della parola, quella che fugge dalla sua sede convenzionale – la pagina – per spaziare oltre i confini della lettura e mostrarsi nel suo aspetto materiale, farsi ascoltare nella dimensione fonetica oltre il silenzio dell’occhio, incontrare l’immagine in un rapporto sinestetico, diventare essa stessa immagine e testare così le sue infinite potenzialità formali. In questo senso, la scelta delle opere è precisa e rigorosa, così da rendere evidente quanto accomuna il lavoro di chi si è sempre collocato nelle zone di confine tra le arti.
In occasione della giornata inaugurale l’ingresso alla mostra sarà gratuito. In tutti gli altri giorni il costo del biglietto è di 5 euro.
https://caos.museum/fuoripagina-la-collezione-roffi/
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(il video è già settato per partire a 21′ e 24”, basta cliccare su play)
il movimento che compie
vale solo per due
Se la tigre fiuta la tigrità
non ci sarà l’agguato
se la tigrità fiuta un gregge
non ci sarà l’agguato
se la classe delle tigri fiuta le classi
degli erbivori
non ci sarà l’agguato
se la tigre fiuterà se stessa
ci sarà l’agguato


Il 18 maggio 2022, mercoledì, si terrà il primo convegno sull’opera e la figura di Adriano Spatola nella letteratura del ‘900 e oltre: Adriano Spatola: molarità nella letteratura del ‘900.
Il Convegno è organizzato dal Collettivo LALS (Laboratorio Letterario di Siena) in collaborazione con il Dipartimento di Filologia e Critica delle Letterature Antiche e Moderne dell’Università degli Studi di Siena e la casa editrice [dia•foria.
Oltre al Convegno è prevista una mostra propedeutica ed esplicativa di materiali spatoliani (opere visuali, manifesti, libri e un percorso biobibliografico), a cura di LALS (Laboratorio Letterario di Siena) in collaborazione con il Dipartimento di Filologia e Critica delle Letterature Antiche e Moderne dell’Università degli Studi di Siena e la casa editrice [dia•foria..
La giornata avrà il suo avvio alle ore 10.00, con la presentazione ufficiale del Convegno e gli interventi di:
– Bianca Maria Bonazzi
– Marcello Carlino
– Marilina Ciaco
– Giovanni Fontana
– Clementina Greco
– Francesco Muzzioli
– Valentina Panarella
– Daniele Poletti
– Chiara Portesine
– Gian Paolo Renello
– Marcello Sessa
A seguire, dalle 19.30, si terrà la serata performativa in omaggio ad Adriano Spatola, con le seguenti presenze:
– Paolo Albani
– Francesco Aprile
– Julien Blaine
– Ophelia Borghesan
– Sara Davidovics
– Giovanni Fontana
– Fumofonico
– Gian Paolo Guerini
– Rosaria Lo Russo
– Massimo Mori
– Gian Paolo Roffi
– Fabio Teti
– Paul Vangelisti
In occasione del Convegno sarà presente il libro OPERA di Adriano Spatola, contenente tutta l’opera poetica dell’autore e la riedizione del romanzo L’oblò, per le edizioni [dia•foria, in collaborazione con dreamBOOK edizioni.
Per qualsiasi informazione potete scrivere a:
info@diaforia.org
collettivolals@gmail.com
asemic.net (Tim Gaze): http://asemic.net/
notes by Jim Leftwich: https://slowforward.net/2016/03/13/jim-leftwich-asemic-writing-definitions-and-contexts-1998-2016/
& https://archive.org/details/AsemicWritingDefinitionsAndContexts19982016/
ongoing notes… by Jim Leftwich: https://scriptjr.nl/ongoing-notes-on-asemic-writing-jim-leftwich-2015/3336#.Ym5yZ2hBzIU
& https://slowforward.net/2015/07/03/ongoing-research-in-and-around-asemic-writing/
wiki (.en): https://en.wikipedia.org/wiki/Asemic_writing
wiki (.it): https://it.wikipedia.org/wiki/Scrittura_asemica
Telegram: t.me/asemic
GoogleGroup: https://groups.google.com/g/asemic
The New Postliterate: http://thenewpostliterate.blogspot.com/
Post-Asemic Press: http://postasemicpress.blogspot.com/
A list of asemic books (by M. Jacobson): https://slowforward.net/2018/08/22/lots-of-asemic-books-are-actually-available/
Codex Seraphinianus
https://www.google.com/search?q=codex+seraphinianus
Asemics Magazine: http://asemics.com/
ExtrAsemics: https://slowforward.net/2022/01/30/accesso-temporaneo-alla-cartella-extrasemics/
Líquido como el tiempo: http://liquidocomoeltiempo.blogspot.com/search/label/ESCRITURA%20AS%C3%89MICA
Extreme Writing Community: http://seks-ua.blogspot.com/
Synapse International: https://synaptry.blogspot.com/
Asemic Writing for mail artists: https://iuoma-network.ning.com/group/asemicwritingformailartists
asemicnet: https://asemicnet.blogspot.com/
aemicnet / links: https://asemicnet.blogspot.com/p/links.html
asemicnet / mags, groups: https://asemicnet.blogspot.com/p/mags-groups.html
asemicnet / publishing houses, e-books, books: https://asemicnet.blogspot.com/p/publishing-houses-e-books-books.html
asemicnet / interviews: https://asemicnet.blogspot.com/p/interviews.html
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Per certi aspetti sembra che il sistema immunitario del mainstream, che negli anni Ottanta (per via della vastità delle ricerche letterarie ancora in corso dagli anni Settanta) aveva reagito in ritardo contro la sperimentazione 1963–71–77, si sia invece con gli anni Duemila attrezzato per sovra-reagire, con buona prontezza, e già dal 2003 circa, contro interventi anche minimi, iniziative, incontri, materiali che potevano uscire su vari blog, Splinder e Blogspot, o su Nazione indiana, Absolute poetry, gammm, poi alfabeta2 eccetera; o contro libri come Prosa in prosa (2009).
Dal 2009 in avanti direi che autori, editori e critici mainstream o sottoboschivi, concordi, non abbiano fatto altro che alzare il tiro, e ridimensionare ogni centimetro possibile del territorio sperimentale. (Che infatti attualmente può contare solo su quattro-cinque collane o editori).
Già su un piano primario, quello lessicale, si può dire che è da definire oggettiva l’opposizione, nel corso degli anni, a un discreto numero di espressioni e ipotesi critiche: “scrittura di ricerca” (da taluni deformata insistentemente in poesia di ricerca), “cambio di paradigma”, “non-assertività”, “scritture installative”, “post-poesia”, “letteralismo”, “prosa in prosa” (intenzionalmente misinterpretata e normalizzata come poesia in prosa).
Questo, fino a negare l’evidenza. Fino, cioè, a negare che gli anni più vicini a oggi abbiano visto non un attenuarsi ma uno stabilizzarsi e perfino crescere delle scritture non allineate, e della loro varietà. (Pensiamo solo all’exploit di Tic Edizioni, recentissimo). Dire che la sperimentazione al principio degli anni Venti del XXI secolo stia ripiegando le vele mi sembra una grossa imprecisione, eufemisticamente. Anche solo pensando al lavoro su autori nodali del passato che Diaforia (Agnetti, Spatola, Diacono) e Argo (Villa, Costa) hanno fatto e fanno con alacrità.
Al contrario, le vele sono tutt’altro che ammainate. Solo (ed è tantissimo) editoria e accademia pensano ad altro.
– Galleria: SANDRO BONGIANI VR SPACE
– Galleria: Spazio Ophen Virtual Art Gallery
con pubblicazione dei relativi cataloghi digitali di ogni mostra — entro il 2022.
In attesa del 30 aprile e del 1 maggio 2022, date delle prime due mostre di R.J., si può vedere qui allego la card 15×21 dedicata.
La prima mostra del 30 aprile su SANDRO BONGIANI VRSPACE presenterà in sette stanze virtuali 184 opere ancora inedite che fanno parte dell’Archivio Coco Gordon di Colorado.
La seconda mostra del 1 maggio 2022 su Collezione Bongiani Art Museum ospiterà in tre stanze virtuali 72 opere del progetto realizzato nel 1987 da Ruggero Maggi per l’Archivio Amazon di Milano.
Successivamente nei primi giorni di luglio 2022 ci saranno, sempre nelle due gallerie, altre due mostre collettive internazionali del progetto add to & return dal titolo: “Banana to Ray Johnson for 59. Biennial of Venice 2022.
Infine l’ultima mostra il 20 settembre fino al 26 novembre 2022 su SANDRO BONGIANI VRSPACE dal titolo “Ray Johnson and Coco Gordon in collaborative collaborations” con lavori inediti dei rispettivi autori americani che per oltre un ventennio hanno collaborato attivamente in interessanti scambi creativi.
cosa dice Aldo Tagliaferri nel catalogo Vuoto di memoria (Edizioni Fuoricentro, Roma 2001) a proposito delle varie opere di Villa esposte? questa la chiusa dell’introduzione al volumetto:
non v’è chi non veda le affinità tra Villa e Bene. a partire dal corretto vocabolo impiegabile per una precisa descrizione delle operazioni villiane: “atto”.
