sul sito del verri:
https://www.ilverri.it/index.php/la-rivista-del-verri/edizione-dal-1996/transocean-un-limited-detail
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Archivi categoria: segnalazioni e avvistamenti
bau @ mart
Presentazione di BAU 19 al Mart – Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto Mart > Archivio del ‘900 domenica 28 gennaio alle 15.
Durante l’incontro, Duccio Dogheria farà gli onori di casa, Antonino Bove e Guido Peruz illustreranno il progetto BAU e il contenitore n. 19 fresco di produzione.
Poi ci saranno in ordine misto proiezioni video (Sara Giordani e Giuseppe Calandriello) e performance più o meno tecnologiche nello spirito interdisciplinare di BAU (Enzo Minarelli, Adolfina de Stefani e Antonello Mantovani, Gustave de Gaston (con interventi di Duccio Scheggi, Szahara Ricci e Luna Cozan), JITT3R (aka Gabriele Menconi, designer della scatola) e Emiliano Zucchini)
Ulteriori info verrano comunicate sulla pagina e sull’evento.
https://www.facebook.com/events/344528531847545/
un buon momento per la sperimentazione
È un buon momento editoriale, direi, per le scritture definibili in senso ampio ‘sperimentali’, in particolare per i percorsi trans-generici / post-generici. Oltre alle case editrici e collane che da più tempo pubblicano scritture ‘eslege’, ossia oltre le edizioni de il verri, Tic, Syn di IkonaLíber, Diaforia, Benway Series, La camera verde, Lacustrine di Arcipelago Itaca, i Manufatti poetici di Zacinto edizioni, si aggiungono sia le iniziative di Carlo Sperduti, come curatore della collana glossa di pièdimosca edizioni e come editor delle nuovissime edizioni déclic, sia ora la collana sconfini diretta da Giorgio Mascitelli per DeriveApprodi.
https://slowforward.net/2024/01/14/sconfini-la-nuova-collana-letteraria-di-deriveapprodi/
https://www.declicedizioni.it/
https://www.piedimoscaedizioni.com/categoria/collane/glossa/
premio nazionale di poesia elio pagliarani: ultimi giorni per partecipare (scadenza 30 gennaio)
L’Associazione letteraria Premio Nazionale Elio Pagliarani –
Centro Studi e biblioteca sulla poesia contemporanea
(https://associazioneletterariapremioeliopagliarani.it – https://premionazionaleeliopagliarani.it)
ha indetto la
IX edizione del PREMIO NAZIONALE ELIO PAGLIARANI
presieduto da Cetta Petrollo Pagliarani
Il Premio ha lo scopo di promuovere e valorizzare, nello spirito sperimentale di Elio Pagliarani, la scrittura poetica e la ricerca letteraria che dimostrino qualità creative ed espressive originali nell’innovazione linguistica.
Scadenza per la presentazione delle opere: 30 gennaio 2024, ore 12.
Tre sono le sezioni del Premio:
1. Raccolta di poesia inedita, 2. Raccolta di poesia edita, 3. Premio alla carriera.
La prima sezione è aperta a raccolte di testi poetici in lingua italiana e/o raccolte di prose poetiche brevi e versi, tassativamente inedite anche in rete, in rivista o in formato ebook.
La seconda è riservata a opere di poesia in lingua italiana pubblicate dal 1° luglio 2022 al 30 novembre 2023. Sono ammesse opere in formato elettronico che sia possibile considerare pubblicate da soggetti editoriali, e non autopubblicate. Non sono ammesse opere di autori che siano stati selezionati nella sezione editi nelle edizioni 2021 e 2022 del Premio. Non sono ammesse opere di autori che siano state selezionate nella sezione inediti nelle precedenti edizioni del Premio. Non possono concorrere al premio le opere inedite per le quali, dal 1° luglio 2022 e fino al 25 maggio 2024, siano state avviate procedure di pubblicazione con altri editori giacché il premio per queste opere consiste nella pubblicazione nella collana del premio curata dall’Associazione Elio Pagliarani per l’editore Zona. È necessario spuntare obbligatoriamente la casella specifica che si trova in calce al modulo per la richiesta di partecipazione. La terza sezione del premio vede il riconoscimento alla carriera di una figura distintasi nella ricerca, nella sperimentazione letteraria o nell’imprenditoria culturale di sostegno alla realizzazione delle opere appartenenti a tale area.
Per questa nona edizione, l’autore al quale viene riconosciuto il premio alla carriera è GIOVANNI FONTANA, scrittore, sperimentatore, artista (verbo)visivo e sonoro, performer e studioso delle avanguardie.
Per le sezioni 1 e 2, l’iscrizione al Premio è ovviamente del tutto gratuita e avviene esclusivamente attraverso il sito del Premio https://premionazionaleeliopagliarani.it, con registrazione attraverso account, compilazione del modulo e con la spunta obbligatoria delle caselle riguardanti l’accettazione e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali.
Lo svolgimento del Premio è seguito da un Comitato organizzativo costituito dal Presidente e da nove componenti ed ha il compito di indirizzare e coordinare ogni attività, anche economica e logistica, concernente il Premio. La Giuria è composta da critici letterari e dai componenti dello stesso Comitato organizzativo.
Sempre per le sezioni Poesia edita e Poesia inedita, la rosa delle opere candidate al premio verrà annunciata dal comitato organizzativo entro il 30 marzo 2024. Di seguito, la giuria entro il 15 maggio 2024 voterà le opere finaliste. I giurati che vorranno ricevere una copia cartacea dei libri candidati al premio dovranno presentare richiesta all’indirizzo e-mail uffstampapremioeliopagliarani@gmail.com entro il 15 aprile 2024. Gli editori dei libri candidati invieranno a proprie spese, entro il 30 aprile 2024 ai giurati che la abbiano richiesta la copia cartacea (o stampata, nel caso di libro elettronico) del libro candidato.
Entro il 30 gennaio 2024, ore 12, attraverso il sito del Premio dovranno pervenire al Comitato organizzativo, in formato PDF e in file unico le raccolte edite e quelle inedite previa registrazione dei partecipanti e compilazione di tutte le caselle del modulo di accettazione del bando e autorizzazione al trattamento dei dati secondo le modalità previste dal sistema. La compilazione integrale di tutte le caselle del modulo è condizione indispensabile per poter ultimare la procedura di iscrizione al Premio. Non saranno ammessi autori che non abbiano inviato le loro raccolte in formato PDF. Le raccolte inedite dovranno essere di almeno 30 componimenti. Tutte le raccolte edite proposte al premio potranno anche pervenire in numero di una copia cartacea, entro il 30 gennaio 2024, all’indirizzo postale Premio nazionale Elio Pagliarani – presso Poste Centrali, Via Marcantonio Bragadin 107, 00136 Roma.
Il vincitore della sezione Poesia edita riceverà un premio del valore economico lordo di 2000 (duemila/00) euro.
L’opera del vincitore della sezione Poesia inedita sarà pubblicata dall’editore Zona.
Il vincitore del premio alla carriera, in questo caso Giovanni Fontana, entrerà a far parte della giuria come presidente onorario della successiva edizione.
La cerimonia di premiazione si terrà il 25 maggio 2024 a Roma presso la sala Cinema del Palazzo delle Esposizioni di Roma. Alla cerimonia debbono partecipare tutti i finalisti. Continua a leggere
staircase / grant guy. 2024
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‘antinomie’: un testo di andrea cortellessa su maria callas e le mostre recenti
“écritures en errance”, 18 janvier 2024, aix-en-provence
ÉCRITURES EN ERRANCE
Le jeudi 18 janvier 2024 à 18h30
Galerie de La Manufacture
8 – 10 rue des Allumettes
Aix-en-Provence
La Galerie de La Manufacture est accessible en entrée libre
du mardi à samedi de 13h à 18h
Avec le soutien de:
Ville d’Aix-en-Provence, La Maison de Gardanne, Fondation Guignard
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Sic12 – di Gustavo Giacosa e Fausto Ferraiuolo
https://www.sic12.org/so/79OpVqhOG
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oggi a roma, v. flaminia 58: ‘deposito solventi’ e aocf58 presentano “cut>outs”, di antonio syxty. a cura di pasquale polidori
americans in jerusalem are helping kick out palestinians
non in nostro nome. lettera aperta al presidente sergio mattarella
Signor Presidente, noi sottoscritti cittadini e cittadine Suoi connazionali, impegnati nel mondo della cultura, dell’insegnamento, dell’associazionismo, ci permettiamo di ricordarLe la situazione in atto in Palestina: circa 30.000 vittime civili a Gaza, senza contare i presumibili 10.000 sotto le macerie. 70.000 feriti che non possono essere adeguatamente curati in ospedali distrutti da Israele.
1000 bambini che hanno perso uno o entrambi gli arti inferiori o superiori. 90% degli edifici rasi al suolo: “non è rimasto brandello di muro”, dichiarano i pochi osservatori ONU rimasti sul campo.
Una economia, una società, un paesaggio annichilati. Oltre 2 milioni di persone sono senza un tetto, né acqua, né cibo, né medicinali, né carburanti, e sono spinte dall’esercito israeliano in una piccola sacca a Gaza sud, che peraltro continua ad essere bombardata. Intanto si susseguono dichiarazioni di governanti israeliani sulla necessità di espellere dal territorio di Gaza i palestinesi sopravvissuti, e sul progetto di ricolonizzazione di Gaza da parte dei coloni israeliani, mentre addirittura si pubblicano annunci di lussuosi villaggi turistici da costruire sulle macerie e sui corpi insepolti della popolazione palestinese.
In Cisgiordania (secondo l’ONU, “Territori Occupati”) gli oltre 700.000 coloni israeliani, che hanno occupato illegalmente il territorio e rendono molto problematica, per non dire impossibile, la soluzione “due popoli, due Stati”, spalleggiati dall’esercito di Israele, attaccano quotidianamente e uccidono i contadini palestinesi, compresi donne, anziani, adolescenti.
Israele ha ucciso 138 funzionari dell’ONU e continua a bombardare i convogli dell’agenzia per i rifugiati dell’ONU. Colpisce le ambulanze che trasportano i feriti. Cattura, e umilia denudandoli e ingiuriandoli, centinaia di cittadini colpevoli semplicemente di essere palestinesi. Israele ha trucidato un centinaio di giornalisti e fotografi nell’esercizio del loro lavoro.
Il segretario generale dell’ONU Guterres ha denunciato ripetutamente la “catastrofe umanitaria”, l’Assemblea generale dell’ONU approva la risoluzione che chiede l’immediato cessate il fuoco.
Alcuni stati, come il Sudafrica deferiscono Israele alla Corte penale internazionale per violazione del diritto internazionale e del diritto umanitario e di fronte alla Corte internazionale di giustizia per genocidio. Migliaia chiedono alla Corte penale internazionale di arrestare, giudicare e condannare Netanyahu e la cupola politico-militare israeliana per questi motivi. Altri Paesi della UE annunciano varie azioni contro Israele, mentre il nostro governo appare silente o complice dei crimini in corso.
Quando l’Armata Rossa sovietica liberò Auschwitz il 27 gennaio 1945 e vennero alla luce gli orrori della Shoah, alcuni giustificarono il loro silenzio e la loro inazione dicendo di ignorare cosa stesse accadendo nei lager nazisti.
Oggi assistiamo in diretta alla pulizia etnica e all’olocausto del popolo palestinese. Nessuno può dire “non so”.
È per noi grave che Ella nel Suo messaggio riduca il genocidio in corso a “un’azione militare [di Israele] che provoca anche [evidenziazione nostra] migliaia di vittime civili e costringe, a Gaza, moltitudini di persone ad abbandonare le proprie case, respinti da tutti”.
Nient’altro.
Ella, Signor Presidente, avrebbe potuto, e riteniamo dovuto, riprendere le dichiarazioni del segretario dell’Onu, le risoluzioni dell’Assemblea generale e levare una voce per l’immediato cessate il fuoco in Palestina. Come anche alcuni leader europei hanno chiesto. Ella, invece, ha taciuto, Signor Presidente.
Nelle Sue parole il genocidio del popolo palestinese in corso (è la definizione dello storico israeliano Ilan Pappé, costretto ad abbandonare il suo paese e la sua università per le minacce di cui è stato oggetto) è stato ridotto alla reazione israeliana “che provoca anche migliaia di vittime civili”.
Durante la Resistenza antifascista i massacri operati dai nazifascisti si chiamavano “rappresaglia”; alle Fosse Ardeatine i nazisti applicarono la formula del “10 italiani per un tedesco”.
La rappresaglia di Israele (se di rappresaglia si può parlare e non di un piano preordinato di svuotare Gaza della popolazione palestinese e riportarla sotto il diretto controllo israeliano) supera di molto il criterio nazista delle Fosse Ardeatine.
Tra l’altro, Ella evita di dare un nome al popolo vittima del massacro: nel Suo discorso sono “moltitudini di persone”. NO, non sono “moltitudini”, “volgo disperso che nome non ha”: è il popolo palestinese che subisce da 75 anni l’occupazione di Israele, è il popolo che si oppone e resiste all’occupazione, come fecero i nostri patrioti nel Risorgimento e i partigiani nella Resistenza antinazifascista italiana.
Ella dice che i giovani vanno educati alla pace, ma non si educa se non si compie un’operazione di verità, e la verità non è solo non dire il falso, ma dare un quadro completo delle cose.
Il Suo discorso – un discorso ufficiale, a reti televisive unificate a tutto il Paese – per quel che dice e per quello che NON dice, viola i principi cui pure Ella dichiara di ispirarsi, non educa alla verità, né alla giustizia, in difesa morale di ogni popolo oppresso.
La parte del Suo discorso dedicata al conflitto in Medio Oriente è in definitiva schiacciata sulla politica bellicistica e disumana del governo di Israele, che annuncia un 2024 di guerra.
Legando mani e piedi il nostro Paese alla politica oltranzista di Israele, Ella rompe con quella politica mediterranea di apertura ed equilibrio con i paesi arabi e di riconoscimento delle ragioni del popolo palestinese, promossa tra gli anni Sessanta e Ottanta del secolo scorso da statisti come Moro, Andreotti, Craxi, o da un sindaco eccezionale testimone di pace e costruttore di ponti fra i popoli, come Giorgio La Pira.
Il Suo discorso, Signor Presidente, non è solo un inaccettabile silenzio sul genocidio palestinese in corso, è anche un tradimento della storia italiana, e un colpo ai nostri interessi nazionali. Ebbene, in piena coscienza, e con il massimo rispetto per la carica che Ella riveste, noi sottoscritti ci permettiamo di osservare e di comunicarLe che Ella ha parlato non in nostro nome.
2 gennaio 2024
Angelo d’Orsi, Storico e giornalista, già Ordinario Univ. Di Torino – Direttore “Historia Magistra” e “Gramsciana”
Fabio Marcelli, Roma, dirigente di ricerca, Istituto di studi giuridici internazionali CNR
Andrea Catone, Bari, direttore editoriale edizioni MarxVentuno