Archivi categoria: teoria

today and tomorrow: two events @ the summer school of the swiss institute in rome

Summer School at the Swiss Institute in Rome is taking place.
Here are two public events.

Monday, 5.7.2021, h. 15:30 – 17:45
Rules – Transitions from obvious to unobvious nonsense

A Conversation – Una conversazione (in Italiano), with:

Giuseppe di Giacomo – Università La Sapienza, con Nils Röller

Simona Ferrari – Zurich University of the Arts (MFA),  ludwig’sfloor, 2020 video projection (5 min. loop)

This event is public via Zoom: 
https://us06web.zoom.us/webinar/register/WN_UW1qgVwLTSeUrLe9ekigXQ

and

Tuesday, 6.7. 2021, h. 16:00 – 20:00
From semic to asemic: Writing-Artists-Books

h. 16:00-16:15 – Welcome Adrian Brändli – Nils Röller

h. 16:15-16:30 – Giulio Marzaioli – Benway Series (Opening a translated book)

h. 16:30-17:00 – Presentation of books of the participants

h. 17:30-18:00 – Sara Davidovics– Rome (Azimut.  Libro di vetro e performance)

h. 18:15-18:30 Nils Röller – Zurich University of the Arts (Mundunculum -Dieter Roth’s book)

h. 18:30-19:15 – Marco Giovenale – Rome (Asemic Writing)

h. 19:15-20:00 Apero / Ricevimento / Books from the MFA/ZHdK

This event is public at the Istituto Svizzero and via Zoom: 
https://www.istitutosvizzero.it/conferenza/from-semic-to-asemic-writing-artists-books/

(to attend in presence, please confirm your intention here)

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Istituto Svizzero – ROME, Villa Maraini
Via Ludovisi 48 – 00187 Roma
(Entrance in Via Liguria 20)

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in uscita da tic: jean-marie gleize, “postpoesia e dintorni”

saggi scelti. a cura di Michele Zaffarano

https://ticedizioni.com/

una nota di jean-marie gleize, a margine di una recente lettura al cipm

Nioques n’est pas une revue de poésie, comme son titre l’indique. C’est une revue de poésie après la poésie. Ce titre est  l’un des mots que Francis Ponge utilisait pour désigner ces textes qu’il écrivait en dehors de toute intention esthétique, et de toute espèce de préoccupation poétique ; On  rappelle ici ce qu’il écrivait dans Méthodes en 1948 : « Le jour où l’on voudra bien admettre comme sincère et vraie la déclaration que je fais à tout bout de champ que je ne me veux pas poète, que j’utilise le magma poétique mais pour m’en débarrasser (…) on me fera plaisir, on s’épargnera bien des discussions oiseuses à mon sujet, etc. »

centroscritture, 21 giugno: un incontro su “verso la poesia totale”, di adriano spatola

Dopo la recente conclusione del breve corso su 6 libri fondamentali del secondo Novecento e del nuovo secolo, e in attesa di riprendere le attività in autunno, il CentroScritture propone un seminario consistente in un solo incontro, dedicato a Verso la poesia totale, di Adriano Spatola: https://www.centroscritture.it/eventi.

Lunedì 21 giugno, alle ore 18, il seminario – tenuto da Valerio Massaroni – ripercorrerà le tappe della “poesia totale” a partire dal lavoro teorico di Spatola, pubblicato in prima edizione nel 1969 e fondamentale per l’estetica del Novecento.

Si ragionerà su concetti quali poema-oggetto, poesia concreta, poesia visuale, poesia fonetica e poesia gestuale, per approfondire poi una tendenza all’ibridazione della poesia con le altre arti (plastiche, musicali, performative) nel tentativo, tutt’ora in corso in alcune linee della scrittura contemporanea, di costituire un’arte della parola che superi i confini in cui tradizionalmente è stata concepita e praticata la poesia come letteratura.

Si discuteranno gli esiti di queste sperimentazioni, per valutare quanto aggiungano e quanto invece tolgano alla poesia (tradizionalmente intesa).

Per partecipare basterà essere registrati al sito e associati al CentroScritture (al costo di € 5).

Accedendo poi alla pagina https://www.centroscritture.it/eventi si potrà effettuare la prenotazione, con acquisto di un biglietto (a zero euro): si riceverà così il link Zoom per l’accesso alla classe virtuale e alla registrazione dell’incontro.

CENTROSCRITTURE
www.centroscritture.it

per ogni dubbio e ulteriore richiesta:
info@centroscritture.it

la scrittura di ricerca non esiste, non è mai esistita / differx. 2021

(probabilmente è un trailer. il film completo durerebbe qualche settimana)

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20 giugno, mg a lucca, per una lettura al borda!fest

domenica 20 giugno alle 19:30 MG a Lucca, nel parco davanti al Foro Boario, accanto allo skate park lungo il fiume, @ Borda!Fest – Produzioni Sotterranee (18, 19 e 20 giugno) a leggere e a parlare di scritture di ricerca, prosa in prosa, materiali verbovisivi & scritture asemiche.

pagine da La gente non sa cosa si perde (TIC Edizioni) e Delle osservazioni (Blonk), e inediti da Oggettistica.

in dialogo con Chiara Portesine

non mancheranno materiali asemici, esposti, e osservazioni sull’Enciclopedia asemica (IkonaLiber).

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qui il programma dei tre giorni del festival: https://bordafest.noblogs.org/

https://instagram.com/bordafest

il collettivo lals intervista gammm (28 mag. 2021)

Intervista audio a Marco Giovenale, Mariangela Guatteri e Michele Zaffarano, tre dei quattro redattori di gammm.org.

Realizzazione del collettivo LALS, Laboratorio Letterario di Siena (https://www.facebook.com/collettivolals), nel contesto del progetto “Millytanti”:

“Con il progetto *Millytanti* LALS dialoga con le redazioni di alcune riviste letterarie, blog e gruppi culturali dell’attuale panorama italiano, discutendo dei loro manifesti programmatici e del loro personale rapporto con il concetto di militanza” (https://www.facebook.com/collettivolals/posts/297021561983283)

Video di LALS, online dal 28 maggio 2021 all’indirizzo youtu.be/tP1xOzemeCI

Progetto fotografico: Giacomo Ciolfi

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lals: intervista a gammm

tutto quello che avreste sempre voluto sapere su gammm.org e non avete mai osato chiedere:

#scritturadiricerca #installazione #googlism #flarf #traduzioni #testiinstallativi #experimentalwriting #GAMMM #ricercaletteraria #cambiodiparadigma #chapbooks #LALS

“o curvi dimandanti…” (un post su fb) / differx. 2019

O curvi dimandanti che nobilmente & attempatamente salendo l’escalina chiedete a me conto di Perec e Ponge (voi per vent’anni imperíti nel pronunziare il nome di questo, e schivando quello), vi fia noto che non nella sola petrarcaica scuola esiste la traditio.

Oltre a militare, a Sparta anco si procrea.

Lo disse il Cristo medesimo: “non di solo Sereni vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce da radio e tv e google, cioè dall’uomo istesso”. E anche disse: “non sono venuto a portare il poetare, ma la spada, zac”. (San Giovanni scrive “ZAC” maiuscolo, mi pare).

Uscite dagli anni Trenta del Novecento, o nobili. Ma anche dal 1525, sì parva lince omai Bembo cantante pare, agli occhi smagati dei ventenni del secolo ventuno, venturo già arrivato.

Poi ci sarebbe il discorso dell’ironia, del gioco, del “linguaggio e opposizione” di cui NB ha scritto cose che vi furon lette al desco quando ancora bagnavate le fascioline.

Mai però vorrei vi gittasse in panico l’elenco. Lo interrompo.

of course the asemic is absurd / jim leftwich. 2021

If I am writing about the word “asemic”, I am thinking about patience and persistence. I am thinking about failure as a source of energy, as that which keeps an absurdist idea of enlightenment alive and almost thriving. Standing in the absurd center of the asemic universe, we are surrounded by unexamined exits and entrances, unexplored starting-points, multiple escape-routes leading out in all directions. 
We need to synchronize our watches, then throw them all away. We need to get on the same page of the same map-book, then throw all the maps away. We need to set our compasses, and throw them away. We must promise each other to get together, at some unspecified time and place, later in our lives, to define our terms and make public our consensus definitions. Until then, we have some exploring to do, some making and some thinking, some reading and some writing.
Tim Gaze wrote, in an email responding to my recent texts (05.21.2021), that “asemic is an absolute state, whereas desemantizing is a process or matter of degree”.
He also wrote in the same email that he “consciously let go of asemic writing several years back”.
On January 27, 1998, I wrote to Tim, saying “the asemic text would seem to be an ideal, an impossibility, but possibly worth pursuing for just that reason.”
Desemantized writing is not an ideal, is not an impossibility. It is a very specific kind of writing, produced for very specific reasons. To desemantize writing is to intentionally make it less readable, less capable of participating in the language-game of giving information. 
We might aspire to the absolute state of asemic writing, producing beautiful and/or provocative failures in our quest, but we achieve desematized writing, to one degree or another, whenever we choose to do so.
In response to my recent texts, John M. Bennett wrote (05.20.2021) “i like ‘desemanticized’ better than ‘asemic’ myself; the latter term was always a bit misleading, even downright wrong sometimes, I thought; except perhaps in a few situations…”
In the late 1990s, “asemic” was not the word I wanted or needed, but it was the best I had at the time. For the past 20 years or so I have been exploring alternatives to the word “asemic”. For now, and for my purposes (which are not necessarily the same purposes as those of some likely readers of this text), “desemantized” (or “desemanticized”) is an improvement, a step in the right direction. It is a provisional solution to a problem.
These days, the term “asemic writing” is very widely used, and is surely in no danger of being discarded or replaced. My thoughts about the term “desemantized writing” will circulate, if at all, within the context of the global asemic writing community. As I write this, in the late spring of 2021, the theory and practice of asemic writing are not in any sense dead, the possibilities have not been exhausted. The Sisyphean struggle to attain the absolute state of asemic writing, absurd though it may be, continues to yield moments of existential fulfillment, and perhaps every now and then even a kind of happiness. 
My hope for my recent writings is that they might invigorate an increasingly faceted vision of the world of all things asemic.

jim leftwich, may 2021