Andrea Fabozzi sul ‘manifesto’, a proposito dei fatti di Pisa e Firenze

Andrea Fabozzi
https://ilmanifesto.it/

«Trovandone condivisione» è una di quelle formule politiche zoppicanti nella sintassi ma efficaci nella sostanza destinate a essere ricordate a lungo. Il presidente della Repubblica l’ha inventata per sgretolare la linea del ministro di polizia Piantedosi, che ancora l’altro giorno difendeva i pestaggi di Pisa e Firenze, senza umiliarlo ufficialmente.

Mattarella fa sapere di avergli «fatto presente», e anche qui il termine molto pesante è scelto con cura, le regole della nostra Costituzione, ma prima ancora della nostra stessa convivenza civile. Il ministro alla fine, vuole l’ufficialità, ha condiviso. Ma è chiaro che la correzione di rotta del Quirinale non poteva essere più brusca e netta e questa sfiducia di fatto consiglierebbe a chiunque di farsi da parte. È chiarissimo però che Piantedosi non si dimetterà.

Il ministro che doveva essere la versione più accorta di Salvini – e sta invece riuscendo nella missione impossibile di fare peggio – è la conferma della regola aurea per cui alla guida del Viminale non bisogna metterci un prefetto. Imperturbabile quando ha chiamato i migranti «carico residuale» o quando ha dato la colpa dei profughi morti in mare ai loro genitori incoscienti, sopravviverà anche stavolta.

Al «fallimento», come lo ha chiamato senza mezzi termini il capo dello Stato, che è un fallimento doppio. Prima quello dei «manganelli» sui «ragazzi» – nemmeno qui il presidente ha usato metafore – e poi quello della comunicazione successiva, senza una mezza parola di scuse ma solo la rivendicazione delle violenze.

Così ha fatto anche Meloni, silenziosa e poi nascosta dietro lo squallore di una nota anonima del partito in cui però è fin troppo evidente il suo stile di vittima perenne. La colpa anche stavolta sarebbe della sinistra. Una risposta vigliacca con dentro il vecchio tic autoritario e il nuovo oscurantismo calato sulla causa palestinese e su tutto il protagonismo dei giovani.

Ma anche una sfida al presidente della Repubblica che prende corpo giorno dopo giorno quasi inevitabilmente, persino oltre le convenienze immediate della capa del governo. Dimostrazione evidente di dove lei intenda portare il paese con la sua investitura diretta e in quale gabbia voglia rinchiudere il capo dello stato con il passaggio al premierato. Se la risposta più ferma ai manganelli di stato la danno le piazze che si sono immediatamente riempite, l’allarme più forte su dove potrebbe portarci la riforma costituzionale della destra lo suona Mattarella.

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già in slowforward:
https://slowforward.net/2024/02/26/andrea-fabozzi-sul-manifesto-a-proposito-dei-fatti-di-pisa-e-firenze/
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nuovo post sul blog di ‘esiste la ricerca’: testi inediti di alessandro broggi, dalle prose di “sì”


https://www.mtmteatro.it/testi-di-alessandro-broggi/

“l’ordine sostituito”, antologia déclic, è in distribuzione

Il 16 febbraio è uscita, per déclic edizioni, l’antologia L’ordine sostituito.
L’ordine sostituito è il contrario di una mappa. Testi che sfiorano e provocano i generi, li eludono, li confondono, li oltrepassano. Un’antologia che sfida le correnti classificazioni letterarie, dando voce a una contemporaneità che disorienta, indefinita. Ciò che appare come prosa, poesia, racconto, saggio, teatro, parlato, di volta in volta non lo è completamente o lo è in altro modo, è anche o solo qualcos’altro. Liberare le scritture. Smantellare i tramezzi e le gabbie a scaffale: in libreria, in chi legge, in chi scrive, in chi vive. Testi di Angelo Angera, Giovanni Blandino, Sandra Branca, Angelo Calvisi, Leonardo Canella, Gunther Maria Carrasco, Luigi Di Cicco, Paola Silvia Dolci, Arianna Fiore, Gianluca Garrapa, Marco Giovenale, Rosine Inspektor, Alfonso Lentini, Valentina Murrocu, Emanuele Muscolino, Luciano Neri, Eda Özbakay, Cristina Pasqua, Francesca Perinelli, Antonio Francesco Perozzi, Andrea Piccinelli, Maria Teresa Rovitto, Francesco Scapecchi, Roberta Sirignano, Antonio Syxty, Damiano Torre, Antonio Vangone, Luca Zanini.

in risposta a un inaccettabile articolo di fiamma nirenstein

già in https://t.ly/I9rya

l’articolo di Fiamma Nirenstein (https://t.ly/h6wiP) è un concentrato di fantasie già sconfessate (i neonati decapitati, i 1400 uccisi che sono però 1200) e di punti fermi da rappresaglia nazista (i combattenti che non indossano divise, al contrario degli eroi sionisti). (le suggeriremo qualche lettura sulla Resistenza italiana ed europea).

e ovviamente non tiene in minimo conto i pronunciamenti della Corte Internazionale di Giustizia, le ripetute richieste di cessate il fuoco da parte di mezzo pianeta, né tantomeno le verità palesi messe in luce ormai da buona parte del giornalismo *serio*, nel mondo. (tutto questo, sia SOTTOLINEATO, CHIARO E DATO PER ASSUNTO SENZA TRUCCHI SIONISTI, MENTRE TUTTO IL MONDO CONDANNA PIÙ CHE OVVIAMENTE QUALSIASI RITORNO DI ANTISEMITISMO). (ritorni che bizzarramente fanno la storia dei partiti che sostengono, per esempio in Italia, l’attuale governo israeliano sionista).

bisogna conservarlo, l’articolo di Fiamma Nirenstein, salvarlo come documento a testimonianza di quanto gli israeliani di estrema destra si siano ormai sovrapposti e identificati con i massacratori nazisti; con l’unica differenza, rispetto agli hitleriani, di dipingersi impudentemente come vittime.

macellai in pelle d’agnello.

il quarto esercito del mondo e i maggiori servizi segreti del mondo, insieme, avendo per decenni mappato pixel per pixel la Palestina e foraggiato Hamas proprio per avere mano libera per distruggere un intero popolo (in primis donne e bambini “human animals” palestinesi), piangono di non essere in grado di trovare dei buchi nel terreno, e di dover perciò essere costretti a radere al suolo un intero Paese, fare circa 30mila morti e 60mila feriti in 120 giorni, migliaia di amputati con droni testati per l’occasione. ospedali bombardati. neonati lasciati morire nelle incubatrici. medici e giornalisti scientemente eliminati. aiuti umanitari bloccati. medicinali, acqua, elettricità, carburante, reti internet: tutto tagliato. per affamare e distruggere un intero popolo, prescindendo così totalmente da “Hamas”.

soltanto nei primi 5 giorni di genocidio i sionisti hanno sganciato 6.000 bombe per un peso totale di 4.000 tonnellate. davvero un’azione chirurgica, alla ricerca dei tunnel, proprio con le pinzette.

al momento (metà febbraio 2024) siamo a circa 12.000 (dodicimila) bambini uccisi.
appunto: il rapporto di 1/10 delle rappresaglie naziste, essendo di 1.200 il numero delle vittime del 7 ottobre. dieci bambini palestinesi per ogni israeliano. (e, questo, anche contando le vittime del fuoco dell’idf, che in quella maledetta data ha spedito elicotteri e carri armati a sparare all’impazzata, indiscriminatamente, estendendo di fatto ai civili israeliani – massacrati così dai connazionali in divisa – quella “direttiva Hannibal” che già vigeva per i militari).

ovviamente il rapporto cambia se consideriamo le 30.000 vittime (a oggi) del genocidio. in questo caso non più solo bambini ma anche donne, uomini e anziani. si arriva allora a 25 palestinesi assassinati (o smembrati, o fatti esplodere, o seppelliti sotto le macerie, o colpiti dai cecchini mentre cercano acqua o salvano un parente già a terra) per ogni israeliano colpito da Hamas o dall’idf in modalità Hannibal.

e tutto questo mentre agenzie immobiliari israeliane già progettano casette a schiera a schiacciare e scordare le macerie e i morti ammazzati di Gaza. mentre il dittatore israeliano fa affari con l’Occidente vendendo gas palestinese, risorsa rubata (come le terre e le case in Cisgiordania) alle coste di Gaza.

e, Nirenstein, le rammento: la “bambina” che “chiedeva aiuto” (da una macchina crivellata dall’iof, in mezzo ai sei corpi dei suoi familiari già massacrati dai prodi sionisti) aveva un nome, provi a ricordarlo, non faccia come chi cancellava i nomi per sostituirli con numeri. si chiamava HIND. e no, non è “morta sotto le rovine” (dipinte da Carracci?), ma giustiziata da israele. e intende tacere anche dell’ambulanza coi due paramedici andata in suo soccorso? colpita e sventrata sempre dagli stessi eroi del suo esercito in onorevole divisa, secondo tutte le regole internazionali, come lei afferma.

fuori dal perimetro sionista queste cose le sanno tutti, come decine se non centinaia di migliaia di persone hanno ascoltato il frammento di telefonata di HIND registrato dalla Mezzaluna rossa. non lo linko qui, Nirenstein, provi a cercarlo da sé, in rete, scoprirà che esiste il mondo, fuori da israele, e che è maledettamente difficile nascondere 30mila massacrati sotto un tappeto.

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slowforward importato

Ho da poco completato l’importazione di gran parte dell’archivio di slowforward qui su differx (temo non l’intero archivio, probabilmente per le sue dimensioni) .

In questo modo slowforward.net ha di fatto un gemello eterozigote, abbastanza simile e decisamente indipendente, qui su differx, che è uno spazio abbondantemente più anarchico e imprevedibile.

Chi vuole può seguire entrambi. differx ha ovviamente un’impronta politica più marcata.

Proprio per questo pubblico qui su differx ora un pezzo pensato in risposta a un delirante articolo sionista di qualche giorno fa.