Gli accadimenti che segnano il nostro tempo, dalla guerra alla crisi climatica, dalla pandemia alla recessione economica, ci trascinano violentemente in uno scenario sconosciuto. Ciò che sembrava stabile vacilla, il mondo nel quale siamo cresciuti e abbiamo messo radici assomiglia sempre di più a quello che Stefan Zweig definiva “il mondo di ieri”. Durante transizioni e scosse tragiche come quelle che stiamo vivendo, l’alternativa sembra inevitabile: rassegnarsi all’impotenza, essendo troppo grandi e violenti gli accidenti; o riattivare la forza critica del pensiero, cogliere i fatti nella loro contingenza, desiderare un mondo diverso. Tre libri fra loro diversi, ma con una comune radice, l’anno 1923 e la nascita dell’Institut für Sozialforschung di Francoforte, ci spingono ad affilare nuovamente le armi della critica: Il palinsesto della modernità. Walter Benjamin e i Passages di Parigi (Mimesis) di Marina Montanelli; Ritorno a Francoforte. Le avventure della nuova teoria critica (Castelvecchi) di Giorgio Fazio; la nuova edizione dei saggi di Hans-Jürgen Krahl, L’intelligenza in lotta (Ombre Corte), a cura di Nicolas Martino e Francesco Raparelli. Ne discuteremo sabato 29 aprile a partire dalle 16, evento organizzato dalla Libera Università Metropolitana in cooperazione con l’Associazione Italiana Walter Benjamin, che ringraziamo.
Continua a leggereArchivi tag: Francesco Raparelli
a roma, 25-26-27 novembre, “walter benjamin e antonio gramsci: dialettiche di un incontro mancato – attualità di un confronto”
20 novembre: presentazione di “avere. sulla natura dell’animale loquace”, di paolo virno
Venerdì 20 novembre, ore 18, in diretta streaming su DINAMOpress
LUM presenta:
Avere. Sulla natura dell’animale loquace (ed. Bollati Boringhieri)
di Paolo Virno
Ne discutono con l’autore:
Marco Mazzeo, Francesca Piazza, Francesco Raparelli
***
Il verbo avere risiede al cuore del nostro linguaggio. Diciamo continuamente che gli esseri umani hanno pensieri, desideri, dolori, esperienze, beni, paure. Ma che cosa intendiamo? Quali implicazioni nascondono queste frasi così familiari? Ce lo spiega Paolo Virno, che partendo dal verbo avere ci guida in un viaggio denso e suggestivo all’interno della natura del linguaggio, chiave privilegiata per comprendere poi quella dell’uomo. Muovendo da una verità fondamentale: chi possiede qualcosa non è mai un tutt’uno con la cosa posseduta. Se anzi possiamo avere qualcosa, è proprio perché non siamo quella cosa. L’animale umano non coincide mai del tutto con l’insieme di facoltà, disposizioni ed esperienze che possiede, e che lo distinguono dagli altri viventi. Questa «scissione» ci consente di riflettere su noi stessi, su ciò che pensiamo e facciamo, e di avere quindi una coscienza. Ma anche di essere liberi: non essendo un tutt’uno con la nostra vita, né con nessuna delle nostre capacità, possiamo decidere che cosa farne. Abbandonare ciò in cui non ci riconosciamo più, e desiderare ciò che non abbiamo ancora – un amico intimo, un lavoro più gratificante, una comunità di cui sentirci parte. Proprio perché l’uomo partecipa di molte cose (pensieri, progetti, relazioni) senza coincidere con nessuna di queste, il verbo avere è il termine che incarna perfettamente la sua natura relazionale, sempre in comunicazione con l’altro da sé. E Virno è maestro nel raccontare le tante voci di questo dialogo.
ricordo di nanni balestrini: letture, testimonianze, materiali: a roma oggi, 19 giugno, al teatro argentina
Roma, Teatro Argentina
OGGI, mercoledì 19 giugno 2019
Dalle 17 alle 23, fra Sala Squarzina e Sala Grande, una kermesse
a cura di alfabeta2: conversazioni letture proiezioni performance e musiche
per Nanni Balestrini
«artista totale della parola» (1935-2019)
illustreranno la sua figura tra editoria e comunicazione, politica e società,
immagini e video, poesia e narrativa, musica e teatro.Sala
Intervengono fra gli altri, in ordine di apparizione (più o meno!):
Paolo Fabbri, Gino Di Maggio, Romano Luperini, Renato Parascandolo, Vittorio Pellegrineschi, Renato Barilli e Silvia Ballestra; Franco Berardi “Bifo”, Paolo Virno e Francesco Raparelli; Valentina Valentini, Michele Emmer, Paolo Bertetto, Gianfranco Baruchello, Carla Subrizi, Achille Bonito Oliva, Patrizio Peterlini e Manuela Gandini; Roberto D’Agostino; Alberto Capatti; Flavia Mastrella e Antonio Rezza; Fausto Curi e Niva Lorenzini; Rachel Kushner; Giovanni Fontana, Cecilia Bello Minciacchi, Marco Giovenale e Michele Zaffarano; Silvia Tripodi; Tommaso Ottonieri, Marco Palladini ed Emanuele Trevi; Gilda Policastro e Cetta Petrollo Pagliarani; Florinda Fusco e Franca Rovigatti; Maria Grazia Calandrone, Laura Cingolani, Fiammetta Cirilli, Elisa Davoglio, Fabio La Piana, Massimiliano Manganelli, Vincenzo Ostuni, Lidia Riviello e Sara Ventroni; Mario Gamba, Alvin Curran, Iaia Forte, Fabrizio Parenti con Josafat Vagni, Ilaria Drago con Luigi Cinque e Gianluca Ruggeri; Peppe Servillo
Conducono
Maria Teresa Carbone e Andrea Cortellessa