Archivi tag: mail art

fuoripagina: la collezione roffi al c.a.o.s. di terni

Sabato 28 maggio, alle ore 18:00, il Museo CAOS – Centro Arti Opificio Siri (a Terni, via Franco Molé 25) inaugura la mostra Fuoripagina. La collezione Roffi, ultimo evento  della artistica iniziata a gennaio 2022 Inside the CAOS.
L’esposizione, nella Sala Carroponte del Museo, curata da Pasquale Fameli, sarà visitabile al pubblico fino a domenica 2 ottobre.

Fuoripagina è il titolo che Gian Paolo Roffi, artista visivo legato all’area della Poesia Totale, ha dato alla sua originalissima collezione, conservata presso l’archivio dello Studio Segni & Segni fondato dallo stesso Roffi. La raccolta conta oltre centoquaranta lavori di protagonisti delle più significative tendenze della ricerca verbo-visiva apparse sulla scena internazionale a partire dalla metà del Novecento. Tra queste spiccano la Poesia Concreta di Augusto e Haroldo De Campos, Eugen Gomringer, Arrigo Lora Totino e Adriano Spatola; il Lettrismo di Maurice Lemaître; la Poesia Visiva di Eugenio Miccini, Lamberto Pignotti, Stelio Maria Martini e Sarenco; la Nuova Scrittura di Ugo Carrega e Vincenzo Accame; la Poesia Sonora di Bernard Heidsieck e Henri Chopin; le scritture Fluxus di Ben Vautier e Giuseppe Chiari; la Mail Art di György Galántai e Vittore Baroni, e molte altre esperienze affini.

Oltre centoquaranta opere per circa cento nomi, da quelli storici a quelli più recenti, radunate con l’intenzione di offrire una cospicua campionatura delle ricerche condotte sul filo della parola, quella che fugge dalla sua sede convenzionale – la pagina – per spaziare oltre i confini della lettura e mostrarsi nel suo aspetto materiale, farsi ascoltare nella dimensione fonetica oltre il silenzio dell’occhio, incontrare l’immagine in un rapporto sinestetico, diventare essa stessa immagine e testare così le sue infinite potenzialità formali. In questo senso, la scelta delle opere è precisa e rigorosa, così da rendere evidente quanto accomuna il lavoro di chi si è sempre collocato nelle zone di confine tra le arti.

In occasione della giornata inaugurale l’ingresso alla mostra sarà gratuito. In tutti gli altri giorni il costo del biglietto è di 5 euro.

https://caos.museum/fuoripagina-la-collezione-roffi/

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promemoria: dal 30 aprile 2022_ ray johnson_ relazioni marginali sostenibili_ mostre di materiali inediti

cliccare per ingrandire le immagini

– Galleria:  SANDRO  BONGIANI VR SPACE

– Galleria:  Spazio Ophen Virtual Art Gallery

con pubblicazione dei relativi cataloghi digitali di ogni mostra — entro il 2022.

In attesa del 30 aprile  e del 1 maggio 2022, date delle prime due mostre di R.J., si può vedere qui allego la card 15×21 dedicata.

La prima mostra del 30 aprile su SANDRO BONGIANI VRSPACE presenterà in sette stanze virtuali 184 opere ancora inedite che fanno parte dell’Archivio Coco Gordon di Colorado.

La seconda mostra del 1 maggio 2022  su Collezione Bongiani Art Museum ospiterà in tre stanze virtuali 72 opere del progetto realizzato nel 1987 da Ruggero Maggi per l’Archivio Amazon di Milano.

Successivamente nei primi giorni di  luglio 2022 ci saranno,  sempre nelle due gallerie, altre due mostre collettive internazionali  del progetto add to & return dal titolo: “Banana to Ray Johnson for 59. Biennial of Venice 2022.

Infine l’ultima mostra il 20 settembre fino al 26 novembre 2022 su SANDRO BONGIANI VRSPACE dal titolo “Ray Johnson and Coco Gordon in collaborative collaborations” con lavori inediti dei rispettivi autori americani che per oltre un ventennio hanno collaborato attivamente in interessanti scambi creativi.  

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ray johnson_ relazioni marginali sostenibili_ mostre di materiali inediti

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– Galleria:  SANDRO  BONGIANI VR SPACE

– Galleria:  Spazio Ophen Virtual Art Gallery

con pubblicazione dei relativi cataloghi digitali di ogni mostra — entro il 2022.

In attesa del 30 aprile  e del 1 maggio 2022, date delle prime due mostre di R.J., si può vedere qui allego la card 15×21 dedicata.

La prima mostra del 30 aprile su SANDRO BONGIANI VRSPACE presenterà in sette stanze virtuali 184 opere ancora inedite che fanno parte dell’Archivio Coco Gordon di Colorado.

La seconda mostra del 1 maggio 2022  su Collezione Bongiani Art Museum ospiterà in tre stanze virtuali 72 opere del progetto realizzato nel 1987 da Ruggero Maggi per l’Archivio Amazon di Milano.

Successivamente nei primi giorni di  luglio 2022 ci saranno,  sempre nelle due gallerie, altre due mostre collettive internazionali  del progetto add to & return dal titolo: “Banana to Ray Johnson for 59. Biennial of Venice 2022.

Infine l’ultima mostra il 20 settembre fino al 26 novembre 2022 su SANDRO BONGIANI VRSPACE dal titolo “Ray Johnson and Coco Gordon in collaborative collaborations” con lavori inediti dei rispettivi autori americani che per oltre un ventennio hanno collaborato attivamente in interessanti scambi creativi.  

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26 aprile, ‘il tavolo dei postali’: bongiani e maggi sulla mail art, in diretta zoom

Lunedì 26 aprile alle ore 18:00, Sandro Bongiani e Ruggero Maggi saranno in diretta Zoom per parlare della libertà della comunicazione creativa e delle nuove strategie virtuali come strumento utile per far conoscere l’arte e gli artisti contemporanei.

Sandro Bongiani Arte Contemporanea

IL TAVOLO DEI POSTALI 2021 – LA POSTA MAI IMMAGINATA IN DIRETTA ZOOM

Da lunedì 12 aprile sei conferenze digitali dedicate al mondo della posta, raccontato da chi lo interpreta come strumento d’arte, conservazione, cultura, intrattenimento. La partecipazione è libera e gratuita

26 aprile – “Mail art per affrancare la libertà della comunicazione creativa”

Relatori: il mailartista Ruggero Maggi e l’ideatore della Galleria virtuale italiana di arte contemporanea Sandro Bongiani

Mail art… comunicazione creativa, artistico, fenomeno sociale, condivisione poetica… l’arte postale è tutto questo. Ma vi è anche un altro importante aspetto: il desiderio di non conformarsi a un mercato (quello dell’arte, per intenderci) che quasi sempre inibisce la vera ricerca artistica. Fin dalla sua nascita, a metà degli anni Sessanta, la mail art grazie soprattutto a Ray Johnson, si è diffusa in tutto il mondo come vera e propria rete internazionale, permettendo la libera circolazione di idee, arte e cultura underground.

Per partecipare all’incontro su Zoom delle ore 18 del 26 aprile – “Mail art per affrancare la libertà della comunicazione creativa” occorre richiedere il link a museo.comunicazioni@mise.gov.it

bélyegfilm – – – stamp film. 1982-1984

World Art Post – from 1982 – was the exhibition of artists stamps which made Artpool internationally well-known. The 750 stamps from 550 artists from all over the world can be seen on video.

https://www.artpool.hu/Artistamp/WAP/default.html

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tecniche d’evasione: conversazione, il 6 novembre al palazzo delle esposizioni

TECNICHE D’EVASIONE | CONVERSAZIONE
6 novembre 2019, 18:00

Palazzo delle esposizioni, via Nazionale, Roma

un evento promosso da

Azienda Speciale Palaexpo, Accademia di Romania in Roma, Accademia d’Ungheria in Roma,
Accademia Tedesca di Roma Villa Massimo, Ambasciata della Repubblica Ceca a Roma-Centro Ceco di Roma, Ambasciata  della Repubblica Slovacca in Italia-Istituto Slovacco a Roma, Istituto di Cultura Lituana in Italia, Istituto Polacco di Roma

 intervengono

Monika Carta, Istituto Slovacco a Roma

Julia Draganović, Accademia Tedesca di Roma Villa Massimo

Laura Gabrielaitytė-Kazulėnienė, Istituto di Cultura Lituana in Italia

Giuseppe Garrera, collezionista e curatore della mostra Tecniche d’evasione

Katalin Ladik, artista, Ungheria

Marek Lehnert, giornalista e scrittore, Polonia

Dalia Poleac, Accademia di Romania in Roma

István Puskás, Accademia d’Ungheria in Roma

Torsten Rasch, compositore, Germania

Helena Schwarzova, Repubblica Ceca

 

modera

Sebastiano Triulzi, critico letterario e curatore della mostra Tecniche d’evasione

 in italiano e inglese, con traduzione simultanea Continua a leggere

“signs and symbols” (october 2013)

Signs and Symbols
October, 2013, Art exhibit at the General Store Community Arts Centre
in the Adelaide Hills of South Australia (organisers: Tim Gaze & Marisa Ala Dea)

Here’s the whole book/pdf of the works (Tim Gaze, ed.):
http://asemicwriting.files.wordpress.com/2013/12/signs-and-symbols-mail-art-catalogue.pdf
[ 152 Mb ]

@ scribd:
http://www.scribd.com/doc/190979576/SignsSigns-and-Symbols-Mail-Art-Catalogue

General Store’s Facebook:
https://www.facebook.com/GeneralStoreCommunityArtGroupInc

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jim leftwich e la “pansemic playhouse”

In questi anni recenti, oltre a lavorare in numerosi ambiti verbovisivi, e ovviamente nelle aree della poesia concreta e visiva, del glitch, della fotografia, del collage e della mail-art, Jim Leftwich ha ospitato materiali altrui, organizzando veri e propri archivi in rete, tutti o quasi tutti legati ai molti blog a cui collabora, ma soprattutto alle sue pagine http://www.flickr.com/photos/textimagepoetry/ e http://textimagepoem.blogspot.com e ai vari festival e iniziative (collab fests, o marginal arts festivals) di arte e di scritture sperimentali ai quali ha preso parte, a Roanoke (Virginia), la città in cui vive.

L’accumulo di materiali, altrui e propri, che questi anni di lavoro (e i precedenti) hanno portato è impressionante. Molti – degli anni 2005-07 – sono archiviati in un’apposita pagina allestita grazie a John M. Bennett dalla Ohio State University: http://library.osu.edu/finding-aids/rarebooks/TextImagePoemArchive.php.

Molti altri, specificamente di Leftwich, sono spread all over the world, diffusi ovunque nel mondo sia in forma cartacea (spedizioni, invii) sia in blog e siti i più diversi. Anche una superficiale ricognizione su google testimonierà della straordinaria diffusione di opere di Leftwich, o di sue collaborazioni (collab works).

Da circa due anni, da luglio 2011 ad oggi, anche con periodi in cui l’attività di postaggio è quantitativamente minore, Jim Leftwich sta inoltre pubblicando sul suo già ricchissimo e generoso spazio flickr una serie intitolata Pansemic Playhouse. Si può prendere visione dei vari “set” che la compongono a partire dalla pagina citata sopra:

http://www.flickr.com/photos/textimagepoetry/sets/?&page=1

Una playhouse è una casa giocattolo, una casa dei giochi. Nel progetto e idea di una simile casa “pansemantica” molti elementi assai felicemente e positivamente convergono. Per ragionarne, direi di tenere presente sullo sfondo, come elemento differenziale, l’orizzonte della “asemic writing”, ossia della scrittura asemantica. Leftwich, per altro, è stato uno dei primi statunitensi a occuparsi di asemic writing in maniera sistematica, a partire dagli ultimi anni del Novecento (in colloquio con John Byrum e Tim Gaze).

In Pansemic Playhouse, al contrario che nella scrittura asemantica, e – davvero – in rapporto differenziale netto con questa, Leftwich espone/sovraespone, accumula e moltiplica immagini e materiali anche casualissimi (classico e ritornante è lo scatto assolutamente random da cellulare) in cui tutto è semantico, tutto acquista un rilievo di senso, in qualche modo. E, questo, non volontaristicamente, ma come una sorta di emersione (data per oggettiva anche se conscia del fatto che oggettiva non sarà mai) dell’evidenza di senso di ogni nostra percezione. (Insisto: a specchio e differenza dei percorsi asemantici di alcuni segni grafici).

Leftwich è perfettamente cosciente del ‘brutto’ e del ‘non riuscito’ in alcuni scatti e immagini, ma quel che a lui interessa è il versante ‘costruttivo’ dello sguardo stesso di chi apre immagini e sequenze. Al centro del meticoloso progetto di una casa/catasta pansemantica sta insomma un’idea legata all’affioramento non casuale ma quasi cronometrico, prevedibile, inevitabile, di un costante microrilievo di senso, una traccia aggiunta possibile, che sta dunque proprio al fondo di ogni – veramente ogni – cosa ed esperienza). (Tutto ciò ha in parte anche interessanti – pur se non inediti – risvolti etici).

Il progetto di flusso visivo che conserva numerose versioni di uno stesso frame è in fondo analogo al sistema di varianti moltiplicate (e variazioni non necessariamente infinitesimali) apprezzabile nel vasto progetto testuale – e visivo – di Six Months Ain’t No Sentence, per adesso diviso in 50 libri gratuitamente scaricabili dall’indirizzo differxhost seguente: https://app.box.com/s/l76xlrg78e5s8evbi4c4. Altro tassello del colossale lavoro di sperimentazione di Leftwich.

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alcuni link aggiornati:
http://jimleftwichtextimagepoem.blogspot.it/2013/09/pansemic-playhouse-1-600-jim-leftwich.html

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