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venerdì 25 novembre, charles bernstein a napoli, alla fondazione morra

Charles Bernstein alla Fondazione Morra, Napoli, 25 novembre 2022

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l’evento facebook:
https://www.facebook.com/events/868500680946470

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ECO /ECHO
https://www.ilverri.it/index.php/le-collane/in-evidenza/eco-echo-detail

Traduzioni di Luigi Ballerini, Gherardo Bortolotti, Carla Buranello, Marco Giovenale, Milli Graffi

Eco/Echo raccoglie le poesie scelte dall’autore a partire da Senses of Responsibility del 1979 fino agli ultimi testi usciti quest’anno negli Stati Uniti in Topsy-Turvy. Ma non è un’antologia con testo a fronte. È un libro bifronte: da una parte i testi in inglese, dall’altra, capovolto il volume, le traduzioni curate dai poeti italiani che hanno collaborato con Bernstein nel segno di una poesia sperimentale e d’invenzione. Il volume accoglie inoltre un saggio di Bernstein sui rapporti tra poesia americana contemporanea e poesia italiana. Per Bernstein la eco/echo-poetica è pensare alla scrittura ­come forma di ascolto verso una “risonanza non lineare di un motivo che rimbalza su un altro. Ancora di più, è la sensazione di allusione in assenza di allusione. In altre parole, l’eco che sto cercando – è lo stesso Bernstein a dircelo – è uno spazio vuoto: l’ombra di una fonte assente”.

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Charles Bernstein (New York, 1950) poeta e saggista statunitense, fondatore e redattore con Bruce Andrews della rivista «L=A=N=G=U=A=G=E» (1978-81) e esponente di punta dei Language poets, ha insegnato alla State University of New York a Buffalo e alla University of Pennsylvania, dove è stato professore emerito in inglese e letteratura comparata. È co-fondatore e co-curatore, assieme ad Al Filreis, di PennSound (writing.upenn.edu/pennsound) e curatore e co-fondatore, con Loss Pequeño Glazier, di The Electronic Poetry Center (writing.upenn.edu/epc). Tra i libri più recenti: Topsy-Turvy (2021), Near/Miss (2018), Pitch of Poetry (2016), Recalculating (2013), Attack of the Difficult Poems: Essays and Inventions (2011), All the Whiskey in Heaven: Selected Poems (2010).

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links:

@ pennsound: https://writing.upenn.edu/pennsound/x/Bernstein.php

@ poetry foundation: https://www.poetryfoundation.org/poets/charles-bernstein & https://writing.upenn.edu/pennsound/x/Bernstein-readings.php

@ poets.org: https://poets.org/poet/charles-bernstein

@ poetry international: https://www.poetryinternational.com/en/poets-poems/poets/poet/102-29694_Bernstein

posts @ jacket2: https://jacket2.org/commentary/charles-bernstein

@ gammm.org:
https://gammmorg.files.wordpress.com/2013/03/Bernstein_Recantorium.pdf  https://gammm.org/2006/10/29/da-parsing-charles-bernstein-1976/ https://gammm.org/2014/03/31/what-makes-a-poem-a-poem-charles-bernstein-2004/ https://gammm.org/2014/02/06/la-contraddizione-diventa-rivalita-charles-bernstein-1983/

about Eco / Echo, in English:
https://slowforward.net/2022/06/19/new-from-il-verri-editions-eco-echo-poems-of-charles-bernstein-translated-into-italian/

marco ariano: “larve/ninfe(?)”, 13 ottobre @ mac (musica arte cultura)

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esce il nuovo numero di ‘container’ – osservatorio intermodale di [dia•foria

La rivista CONTAINER – osservatorio intermodale esce con il secondo numero (B). Dopo due anni di lavori, covid compreso, finalmente vede la luce una pubblicazione ancora più ricca e articolata della precedente. Sono state inaugurate al suo interno nuove rubriche per permettere di ordinare al meglio la multifocalità di queste 84 vulcaniche pagine. Si va dalla critica letteraria, alle arti visive, passando per glossolalia, Carmelo Bene, Adriano Spatola, pornografia e critica radicale.

Caratteristiche tecniche:

Formato chiuso a doppia piegatura: 165×310 mm.
Formato chiuso: 330×310 mm.; formato apero: 660×310 mm.
Pagine: 84
Stampa: b/n
Prezzo: euro 15,00
[dia•foria, 2022

La rivista è divisa in quattro fascicoli, e si pregia anche per questo numero di un nutrito laboratorio dedicato alle traduzioni (tutte prime italiane). Può essere richiesta direttamente all’indirizzo: info@diaforia.org

http://www.diaforia.org/diaforiablog/2022/10/05/container-b-osservatorio-intermodale/

teresa macrì: “slittamenti della performance”, vol. 2

Sandro Ricaldone

teresa macrì_ slittamenti della performance_ vol. 2

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TERESA MACRÌ
Slittamenti della performance.
Volume 2. Anni 2000-2022
postmedia books, 2022
http://www.postmediabooks.it/2022/340slittamenti2/9788874903405.htm

Con il secondo volume di Slittamenti della performance, l’autrice conclude l’analisi sulle storie della performance art iniziata con il primo libro. Quest’ultimo saggio è dedicato alla discontinuità attivata negli ultimi due decenni, in cui l’attitudine performatica, scavalcando l’ortodossia degli anni Settanta si è rigenerata grazie all’innesto della delegated performance e all’appropriazione dello spazio pubblico. Rivitalizzata da nuovi comportamenti e differenti metodologie, la performance contemporanea offre delle visioni del mondo che vengono declinate sia attraverso le mega-produzioni istituzionali sia attraverso forme indipendenti e svincolate. Esse si interpellano sulla complessità dell’esistente. In un’avvincente indagine, l’autrice analizza i paradigmi dei più importanti artisti internazionali come Tino Sehgal, Nico Vascellari, Cesare Viel, Vanessa Beecroft, Sissi, Alessio Bolzoni, Anne Imhof, Marcello Maloberti, Ragnar Kjartansson, John Bock, Francesco Arena, Enzo Umbaca, Jacopo Miliani, Jeremy Deller, Francis Alÿs, Marinella Senatore, Theaster Gates e Andreco.
Avevamo lasciato le mirabilia della performance, nella sua breve ed eccentrica storia e nei suoi infiniti slittamenti, tra spinte rivendicative, azioni autolesioniste e pulsioni psicotiche, quasi sempre ripiegate in logiche solipsistiche. Questi ultimi due decenni evidenziano un progressivo scatto reinventivo oltre ad un’altrettanto insperata attenzione (soprattutto istituzionale) per il medium performatico e marcano, in maniera netta e inconfutabile, la discontinuità che tale medium traccia col passato. Un solco concettuale e metodologico che vuole rendere malleabile il senso del sé e del mondo ed insinuarsi per trasformarlo. (dall’introduzione al libro)

Teresa Macrì è critica d’arte, scrittrice e docente. Si occupa di cultura visuale. Tra gli ultimi libri pubblicati: Io mi manifesto (Gli Ori, 2022); Slittamenti della performance, Vol.1, Anni 1960-2000 (Postmedia Books, 2020); Pensiero discordante (Postmedia Books, 2018), Fallimento (Postmedia Books, 2017), Politics/Poetics (Postmedia Books, 2014). Insegna Fenomenologia delle arti contemporanee all’Accademia di Belle Arti di Roma. Collabora al quotidiano Il Manifesto.

Slittamenti della performance:
vol. 1 http://www.postmediabooks.it/2020/275performance/9788874902750.htm
vol. 2 http://www.postmediabooks.it/2022/340slittamenti2/9788874903405.htm
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22 settembre, fondazione baruchello: “industria indipendente. the truth is a matter of the imagination”

Fondazione Baruchello presenta:

INDUSTRIA INDIPENDENTE
THE TRUTH IS A MATTER OF THE IMAGINATION
con Erika Z. Galli e Martina Ruggeri

Giovedì 22 settembre 2022 // Ore 18:00 – 19:30
Fondazione Baruchello
Via del Vascello 35, Roma 

Sara Basta, Archivio degli oggetti concavi: la sporta (pubblicazione), 2022

Nell’ambito della mostra Il giardino libernautico, progetto nato da un’idea di Elena Bellantoni, la Fondazione Baruchello presenta “INDUSTRIA INDIPENDENTE -THE TRUTH IS A MATTER OF THE IMAGINATION” con Erika Z. Galli e Martina Ruggeri, un live-set legato al testo The Carrier Bag Theory of Fiction della scrittrice Ursula K. Le Guin, tradotto da Giulia Crispiani per l’opera di Sara Basta in mostra. 

Giovedì 22 ottobre alle ore 18 alla Fondazione Baruchello in via del Vascello 35, attraverso un viaggio sonoro fatto di brani inediti, registrazioni vocali, canzoni, field recording, utilizzo di strumenti analogici e voce, Industria Indipendente lavora per la prima volta a una ricucitura, in forma di live-set, del lavoro degli ultimi anni, ispirato alla Ursula K. Le Guin, in particolar modo alla sua scrittura, illuminante e profetica. Allo stesso modo Sara Basta, nell’opera in mostra Archivio degli oggetti concavi: la sporta, sviluppa il proprio lavoro a partire dalla narrazione della scrittrice per rileggere lo strumento della sporta attraverso un’azione di tessitura collettiva.

Industria Indipendente è un collettivo di arti performative e visive fondato da Erika Z. Galli e Martina Ruggeri. Negli anni hanno attraversato linguaggi e pratiche differenti: dalla creazione di performance a happening di lunga durata, dalle installazioni alla scrittura per teatri, musei, spazi indipendenti e non convenzionali. I loro lavori si articolano intorno a diversi temi: il rapporto tra essere umano e natura, la dimensione del tempo “improduttivo”, la costruzione di mondi alternativi e di finzione in cui generare comunità e alleanze, il continuo rovesciarsi e ricrearsi di identità individuali e collettive.

Per scaricare il comunicato stampa della mostra Il giardino libernautico clicca qui

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Il giardino libernautico
Sara Basta, John Cascone, Grossi Maglioni, Jacopo Natoli
A cura di Elena Bellantoni
In collaborazione con Niccolò Giacomazzi e Benedetta Monti
15 giugno – 30 settembre 2022
Dal lunedì al venerdì ore 16 – 19
Fondazione Baruchello
Via del Vascello 35, 00152 Roma

Il progetto Summer Show della Fondazione Baruchello, promosso da Roma Culture, è vincitore dell’Avviso pubblico Estate Romana 2020-2021-2022 curato dal Dipartimento Attività Culturali

“libridine”, allo studio campo boario (roma): da oggi, 22 aprile, a fine giugno

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PDF del dépliant:
https://slowforward.files.wordpress.com/2022/04/pieghevole-libridine_-aprile-giugno-2022.pdf

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