Archivio mensile:Luglio 2021

gialli, narrativa / differx. 2021

gialli gialli narrativa narrativa narrativa narrativa gialli narrativa gialli gialli narrativa narrativa narrativa narrativa gialli narrativa narrativa gialli gialli narrativa narrativa gialli gialli gialli gialli narrativa narrativa narrativa narrativa gialli narrativa gialli gialli narrativa narrativa narrativa narrativa gialli narrativa narrativa gialli gialli narrativa narrativa gialli narrativa narrativa narrativa narrativa gialli narrativa gialli gialli narrativa narrativa narrativa narrativa gialli narrativa narrativa gialli gialli narrativa narrativa gialli narrativa gialli gialli narrativa narrativa narrativa narrativa gialli narrativa narrativa gialli gialli narrativa narrativa gialli narrativa narrativa narrativa narrativa gialli narrativa gialli gialli narrativa narrativa narrativa narrativa gialli narrativa narrativa gialli gialli narrativa narrativa gialli gialli gialli gialli narrativa narrativa narrativa narrativa gialli narrativa gialli gialli gialli gialli gialli narrativa narrativa narrativa gialli gialli narrativa narrativa gialli narrativa narrativa narrativa narrativa gialli narrativa gialli gialli narrativa narrativa narrativa narrativa gialli narrativa narrativa gialli gialli narrativa narrativa gialli narrativa gialli gialli narrativa narrativa narrativa narrativa gialli narrativa narrativa gialli gialli narrativa narrativa gialli narrativa narrativa narrativa narrativa gialli narrativa gialli gialli narrativa narrativa narrativa narrativa gialli narrativa narrativa gialli gialli narrativa narrativa gialli gialli gialli.
dietro ci sono gli scaffali dei libri in altre lingue. narrativa e gialli.

jim leftwich @ archive.org

https://archive.org/details/@textimagepoem

Six Months Aint No Sentence, Books 1 – 15, written between 04.24.2011 and 01.13.2012. Originally published by Marco Giovenale at differx hosts as Six Months Aint No Sentence, a Journal: texts and works by Jim Leftwich, 2011 – 2016 Books 1 – 187
https://app.box.com/s/l76xlrg78e5s8evbi4c4
Books 1 – 30 were published by Peter Ganick and Jukka-Pekka Kervinen at White Sky E-Books.

poetry, visual poetry, asemic writing, historiography, writing against itself, useless writing, journal, textimagepoem, trashpo, desemantized writing, 21st Century American epic, collage poem, ongoing research

L’antifascismo non si arresta (aggiornamento sul processo di Modena)

20 LUG 2021 —

Il 16 luglio, presso il Tribunale di Modena è stata pronunciata l’attesa sentenza di primo grado del processo a carico delle/dei 26 antifascistə che nel 2017 contestarono pacificamente un presidio di Forza Nuova a Carpi.
Il Giudice Francesco Cermaria ha innanzitutto condannato a 6 mesi di arresto e 2 mila euro di ammenda un compagno per aver impugnato per qualche secondo un moschettone (normalmente utilizzato come portachiavi) come deterrente di fronte all’improvvisa aggressione dei forzanovisti.
A lui va la nostra piena solidarietà. Solidarietà che si concretizzerà fin da subito con la copertura delle spese legali per ricorrere in Appello.
Ribadiamo forte e chiaro: nessuno resta solo di fronte alla repressione!
Poi, 5 minuti di teatro dell’assurdo: Cermaria è riuscito a demolire la linea d’accusa proposta dalla Pm ignorandone il principale capo d’imputazione, ovvero l’aver preso parola durante una manifestazione non autorizzata (comma 3 dell’art. 18 TULPS), coprendo di ridicolo l’intera Procura di Modena e trascinandola in un nuovo teorema giudiziario a dir poco grottesco con ipotesi di reato ancora più gravi e pene ancora più pesanti.
In un delirio repressivo quella che è stata una contestazione pacifica – in cui il dissenso verso chi propaganda odio razziale e xenofobo è stato espresso attraverso canti della Resistenza e slogan – diventa un’adunata sediziosa armata con lo scopo di sovvertire l’ordine pubblico (art. 655 del Codice Penale, arresto fino a 1 anno e comunque non inferiore a 6 mesi).
A tutte le 26 persone coinvolte vengono inoltre imputate grida sediziose o lesive del prestigio dell’autorità (art. 20 TULPS), oltre che il rifiuto di obbedire all’ordine di discioglimento della manifestazione (art. 24 TULPS, arresto da 1 mese a 1 anno e ammenda fino a oltre 400 euro).
Per due compagni le ipotesi di reato prevedono anche porto di armi o oggetti atti ad offendere (art. 4 della L. 110/75, arresto da 3 a 6 mesi e ammenda fino a 20 mila euro). Elemento – quest’ultimo del possesso di armi – del tutto inedito, mai emerso né dalle indagini del Gip né da quelle della Pm e nemmeno da precedenti udienze.
Attendendo le motivazioni della sentenza per capire quali fossero queste famigerate armi, ci preme porre l’accento su altri elementi che aiutano a comprendere l’assurdità della questione.
Stupendoci con effetti speciali, tra i/le 26 antifascistə per i quali sono ipotizzati i suddetti capi d’accusa continua a figurare un ragazzo che, come emerso in fase di udienza, la sera del 4 agosto 2017 non si trovava in Via Marx a Carpi e che è stato erroneamente identificato mediante confronto tra i filmati della Digos e il suo documento d’identità risalente a svariati anni prima.
In ultimo, tra tuttə coloro che da testimoni hanno confermato di aver partecipato alla contestazione, l’unica ad essere inserita nell’elenco dei/delle 26 è colei che ha anche ammesso di aver intonato canti della Resistenza, in particolare “Bella Ciao”.
Il canto continua quindi ad essere una discriminante nel definire i/le partecipanti alla presunta adunata sediziosa ARMATA.
Il quadro che emerge, che da un lato non può che lasciare allibiti, non è che la conferma di ciò che andiamo dicendo da tempo: in un Paese che si è dotato di una Costituzione che poggia le basi su valori e ideali della Lotta di Liberazione dal nazifascismo è vergognoso che Questure e Prefetture continuino a legittimare gruppi o partiti dichiaratamente neofascisti concedendo loro agibilità politica e spazi pubblici, mentre Procure e Tribunali si accaniscano contro gli antifascistə ricorrendo agli articoli del TULPS e del Codice Penale ereditati rispettivamente dal Regio Decreto del 1931 e del Codice Rocco di epoca fascista.
Un accanimento giudiziario sempre più palese che non può lasciare indifferente chiunque si riconosca in quei valori e ideali dell’antifascismo.
Come assemblea #lantifascismononsiarresta rinnoviamo l’impegno ad alimentare ed allargare quella rete solidale sempre più ampia e variegata costruitasi negli anni intorno alle persone coinvolte in questo assurdo e rocambolesco processo, rivendicando le pratiche dell’antifascismo militante.
In un clima da Ventennio fascista continuiamo a Resistere.
Continuiamo a contrastare con ancora più forza e ostinazione ogni fascismo e ogni discriminazione, continuiamo a lottare unitə contro la repressione di Stato.
Se ne faccia una ragione la Magistratura tutta: qui non si arretra di un millimetro!
L’ANTIFASCISMO NON SI ARRESTA!

28 luglio, luisa viglietti a bologna, per “cominciò che era finita”

Bologna, chiostro dell’Arena del Sole, 28 luglio, ore 21:30

Cominciò che era finita

di Luisa Viglietti

in dialogo Bruna Filippi e l’antropologo Piergiorgio Giacché.

modera Massimo Marino.

a seguire, sonorizzazione a cura di Neu Radio.

“qualche uscita. postpoesia e dintorni” di jean-marie gleize : ora disponibile presso tic edizioni

La poesia è per noi oggi innanzitutto lapoesia, un grande totem storico che continua ad attraversare le istituzioni scolastiche e i mezzi d’informazione e a imporre termini chiave come espressivitàarmoniasinceritàautenticitàvisione. D’altro canto, anche la repoesia, rovistando il quotidiano alla ricerca delle tracce di un canto essenziale, non rappresenta altro che l’ennesimo nostalgico avatar di quello stesso totem. Quanto alla neopoesia, apparentemente più in fase con il presente grazie ai suoi sempre aggiornati e spettacolari artifici tecnico-retorici, essa punta soprattutto a moltiplicare l’effetto “fantasmagorico”.

Dalla fine dell’Ottocento (dopo Rimbaud, per intenderci), alcuni autori hanno cercato di “liberare” la poesia da sé stessa, per riconcepirla sotto altre latitudini. Pensandola prima di tutto come un modo per comprendere la realtà, questi altri autori si sono consequenzialmente impegnati a ricercare gli strumenti concettuali, verbali e formali più adatti a tale nuova intesa.

I quindici interventi raccolti in questo volume partono tutti dal presupposto che esista un fuori e un dopo. E che non ci sia solo un modo per uscirne, ma che si possa contare su una pluralità di gesti, di atteggiamenti e di disposizioni (alla fuga), secondo le diverse maniere con cui può essere pensata una rifondazione (una riconversione) dell’“industria logica” letteraria. I cantieri postgenerici che questo libro descrive (nel loro contesto e considerandone le finalità “politiche”) sono vasti. Si tratta in fondo di atti e di azioni: d’insubordinazione.

*

Libro a cura di Michele Zaffarano

sulla luna / marco giovenale. 2015-2021

https://slowforward.files.wordpress.com/2021/07/mgiovenale_-sulla-luna_-02-dic-2015-18-lug-2021.pdf

*

audio (da una versione precedente):
https://www.raiplayradio.it/audio/2019/06/3-sulla-Luna-Poeti-sulla-Luna-18822373-d7b7-4f1d-932f-960d4cd05f29.html = https://www.raiplaysound.it/audio/2020/02/3-sulla-Luna-Poeti-sulla-Luna-5a7c1671-39ca-4e04-92d2-d4434c5180cb.html

cfr.
https://slowforward.net/2019/07/24/sulla-luna-_-lettura-radio-tre/

il pdf:
slowforward.files.wordpress.com/2021/07/mgiovenale_-sulla-luna_-02-dic-2015-18-lug-2021.pdf

_