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Archivio mensile:Novembre 2023
la situazione in palestina, la posizione di slowforward: i prossimi post
la situazione in Palestina (che esiste, sappiano i lettori sionisti) è di genocidio, e quasi (quasi?) non ha precedenti – anche solo sul piano quantitativo, relativo alle armi impiegate e alle vittime innocenti in una data unità di tempo – per dimensioni e crudeltà.
di conseguenza slowforward, questo sito, che normalmente si occupa di ricerca letteraria, arte contemporanea, glitch, asemic writing, avanguardie e sperimentazione, darà anche notizie relative a quanto sta accadendo in quella parte del medio oriente, visto che una fetta maggioritaria dell’informazione mainstream è – al contrario – centrata su (e obbediente a) quelle che Norman Finkelstein chiama “lacrime di coccodrillo” di quella parte (si spera via via decrescente) dell’elettorato israeliano che ha voluto a capo del suo Stato una compagine di personaggi senza scrupoli.
si offrono qui di séguito alcuni link recenti ae meno recenti episodi e notizie che non hanno bisogno di particolari commenti, e che chiariscono limpidamente i termini delle vessazioni passate e dell’orrore in atto. materiali assai più numerosi sul momento presente possono essere rintracciati quotidianamente sulla bacheca del mio profilo fb.
the decomposing bodies of five premature babies left alone in al nasr hospital after the idf forced the doctors to leave
La situazione che il sionismo omicida ha creato in queste ultime settimane trova qui un esempio (tra migliaia di altri) piuttosto evidente:
https://www.middleeasteye.net/news/israel-palestine-war-gaza-dead-premature-babies-nasr-hospital
https://www.newarab.com/news/israel-left-premature-babies-die-alone-gaza-hospital
Cinque neonati palestinesi sono stati lasciati morire nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale pediatrico Al-Nasr […] A renderlo noto l’Euro-Mediterranean Human Rights Monitor, che ha chiesto l’istituzione di una commissione d’inchiesta internazionale indipendente
Israel left premature Palestinian babies to ‘die alone’ after evacuating Gaza hospital
https://www.instagram.com/reel/C0NIrDGrfn8/
https://www.instagram.com/reel/C0NUspAgrDx/
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Cfr. anche:
Al Shifa, 13 novembre, https://it.euronews.com/2023/11/13/gaza-ospedali-allo-stremo-morti-bambini-prematuri
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3 dicembre, spazio sette: ultima (per ora) presentazione a roma di “aenigma”, di alberto d’amico
est moody’s in rebus / ugo pierri. 2023
oggi, 30 novembre, a roma, alla sapienza: “moviole alfabetiche”, interventi sull’opera di mariano bàino
da oggi, 30 novembre, a roma: “la poesia ti guarda”, omaggio al gruppo 70 [1963-2023]
a torino, oggi, 30 novembre: “16 millimetri alla rivoluzione”, di giovanni piperno, con luciana castellina: première al 41° torino film festival
AAMOD – Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico
Al 41° Torino Film Festival
16 millimetri alla rivoluzione
di Giovanni Piperno, con Luciana Castellina
Un’indagine sull’eredità del PCI e un atto d’amore per il cinema militante
PREMIÈRE OGGI
Giovedì 30 novembre ore 20:00 – Cinema Romano 2
Piazza Castello, 9 – Galleria Subalpina, Torino
Cos’ha significato essere comunisti e cosa può ancora significare? Cosa rimane oggi, a cinquant’anni dalla svolta della Bolognina, dell’esperienza di milioni di iscritti al PCI che hanno provato a trasformare sé stessi e il mondo?
Cercando risposte a queste domande, nasce 16 millimetri alla rivoluzione, prezioso film che riporta alla luce le più belle pagine del cinema militante italiano, prodotto dall’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, in prima mondiale al 41° Torino Film Festival il prossimo 30 novembre.
16 millimetri alla rivoluzione è un film d’archivio per illuminare l’oggi, un viaggio nel tempo, in cui il regista, Giovanni Piperno, parla al presente dialogando con Luciana Castellina, storica dirigente comunista e fondatrice del Manifesto, e tuffandosi nel mare di immagini prodotte per il Partito Comunista tra gli anni ’50 e gli ’80 da grandi registi italiani.
Una riscoperta del fare politica, fatto di impegno, solidarietà, confronto, che riporta inevitabilmente alla luce il cinema di quella generazione: un cinema libero, sperimentale, dal basso, empatico, militante. Zavattini direbbe – e così dice nel film – “un cinema di tanti per tanti”.
Alla proiezione saranno presenti Luciana Castellina, il regista Giovanni Piperno, il presidente dell’AAMOD Vincenzo Vita e la delegazione del film.
Proiezioni:
– 30 novembre ore 19:45, Cinema Centrale Arthouse – proiezione riservata alla stampa accreditata
– 30 novembre ore 20.00, Cinema Romano sala 2 – première
– 1 dicembre ore 14:00, Cinema Romano sala 3 – replica
reem and tareq
source:
https://fb.watch/oDatEVpcCE/
voice:
Jomana Karadsheh
“More than 14,800 Palestinians, including 6,000 children, have been killed in Gaza since” Oct 7th.
another vid:
https://www.facebook.com/reel/719697986363918?s=yWDuG2&fs=e
little Reem: https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid02Dh1c4rWnaUBG2nz81WrWfbYowAvjUwaupUVBpx4uhu3ELSDrkW4jUyWEVeHFdfzLl&id=644982211
+ https://www.facebook.com/reel/1415522112372439
1 dicembre: una giornata per roberto roversi, a catania e a pieve di cento
Il 1 dicembre sarà una giornata roversiana, con ben quattro appuntamenti: a Pieve di Cento un reading, a Catania un convegno, una mostra e uno spettacolo.
Informazioni e locandine qui:
https://t.ly/qcCjs
oggi, 29 novembre, a roma: “oggetti crudeli”, incontro @ spazio pagliarani
chi fosse impossibilitato a venire in biblioteca può assistere tramite questo link : http://meet.google.com/zgd-upmg-nze
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“poetry for revolutions”: fino al 18 feb. 2024 una mostra collettiva all’istituto svizzero a roma
Poetry for Revolutions. A Group Show with Manifestos and Proposals
pdf del programma:
https://www.istitutosvizzero.it/wp-content/uploads/2023/07/TESTO-COMPLETO-1.pdf
Un progetto di collaborazione tra l’Istituto Svizzero (Roma) e il Cabaret Voltaire (Zurigo).
Con: Bassem Saad, Ceylan Öztrük, Guerreiro do Divino Amor, Giorgio Zeno Graf, Industria Indipendente, Ivona Brđanović, Maya Olah, Mathis Pfäffli, Michèle Graf & Selina Grüter, MigrArt/DACZ (Deniz Damla Uz & Niştiman Erdede), Ramaya Tegegne, RM, Sandra Mujinga, Shirana Shahbazi e Ursula Biemann. E una vetrina storica con materiale d’archivio e manifesti di Rivolta Femminile, Le Nemesiache e Anna Oberto.
A cura di Gioia Dal Molin (Istituto Svizzero) e Salome Hohl (Cabaret Voltaire).
Poetry for Revolutions: A Group Show with Manifestos and Proposals è un progetto espositivo nato dalla collaborazione tra l’Istituto Svizzero e Cabaret Voltaire, che si svolge simultaneamente a Roma e Zurigo. La mostra fa riferimento all’importanza storica e al potenziale del manifesto come mezzo di espressione politica e artistica che sfida le strutture di potere dominanti.
In questo contesto, numerose/i artiste/i e scrittrici/scrittori hanno concepito dei manifesti contemporanei affrontando temi di attualità, tra cui la crisi ecologica, il potere del linguaggio e le questioni sociopolitiche contemporanee. I manifesti sono esposti sia nella loro forma originale, sia come copie in bianco e nero che il pubblico può liberamente prendere dall’espositore creato appositamente dall’artista Ceylan Öztrük.
Oltre ai manifesti, alcune/i delle/degli artiste/i in mostra presentano opere aggiuntive, come le opere scultoree di Ceylan Öztrük, di Mathis Pfäffli e di Sandra Mujina, le fotografie di Shirana Shahbazi, l’opera sonora di Industria Indipendente, le video-installazioni di Bassem Saad e di Ursula Biemann, o l’installazione neon di Michèle Graf e Selina Grüter, all’ingresso principale della Villa.
La mostra include documenti storici di Rivolta Femminile, del collettivo Le Nemesiache e dell’artista Anna Oberto, offrendo un’immersione nella storia del femminismo italiano degli anni ’60 e ’70 attraverso il lavoro di movimenti che hanno giocato un ruolo significativo nel ridefinire la cultura e l’identità femminile in Italia e all’estero.










