Archivio mensile:Novembre 2023

yoko ono @ printed matter

https://www.printedmatter.org/catalog/tables/31482

A pioneering conceptual artist and founding member of the Fluxus movement, Yoko Ono has produced a diverse and ever-expanding body of work since she first emerged on the downtown avant garde art scene in the early 1960s. This presentation gives a broad overview of the artist’s career—which now spans more than five decades—and charts her growing influence in the fields of photography, installation, painting, conceptual art, music, and performance. Included are artists’ publications such as The Other Rooms, a sequel to the groundbreaking artists’ book Grapefruit, and the experimental narrative “Spare Room.” These works are presented alongside a selection of exhibition catalogs from around the globe.

Ono’s artists’ books and related publications have had a longtime presence at Printed Matter. The artist has been an active and enduring participant, supporter and advocate of the organization for decades. Grapefruit was amongst Printed Matter’s earliest inventory when the organization was located on Lispenard Street. In the early 2000s, Printed Matter, at that time on 22nd Street, staged an exhibition curated by then-Assistant Manager Amanda Keeley which featured scores of Ono’s artists’ books, posters, printed ephemera, and artists’ multiples. In 2010, Printed Matter was a recipient of Yoko Ono’s second annual Courage in the Arts Awards, alongside the Guerilla Girls and Émile Zola, posthumously.

Yoko Ono’s radical imagination and provocative wit are on full display within the pages of her wide-ranging creations, which serve as blueprints for building a more open and inventive global society.

roma, 25 novembre: “lacrime di babirussa”, di riccardo innocenti @ libreria panisperna, a cura di centroscritture.it

https://www.centroscritture.it/event-details/innocenti-lacrime-di-babirussa

il sionismo e il suo presunto diritto alla distruzione di civili innocenti (2)

che poi, riflettendoci, uno dice:

bombardano il campo di Jabalia la prima volta, e fanno 100 vittime civili. tra queste, il loro obiettivo: un ufficiale di Hamas, dicono. quindi ne ammazzano 100 per beccarne uno (disintegrato senza processo, è ovvio, ma questo lo mettiamo tra parentesi).

poi proclamano che sotto l’ospedale Al Shifa c’è un (o il) quartier generale di Hamas, e allora via, bombardamenti, assedio, cecchini che sparano alle finestre, invasione dei reparti, morte di pazienti (22 in terapia intensiva: togliere carburante ed elettricità a un ospedale = assassinare). e obbligo di evacuazione dei medici, minacciati armi in pugno.
non si sa se e quando ai 39 neonati prematuri estratti dalle incubatrici ormai spente sarà permesso di trovare rifugio in Egitto. sempre che gli eroi dell’idf non facciano saltare l’ambulanza che li trasporta.

quindi riflettendoci uno dice: i palestinesi sarebbero “human animals” e i sionisti il popolo eletto? forse questo strano dio ha scelto i sionisti perché sono bravi a fare il tiro a segno con le abitazioni civili, le sedi Onu, i campi profughi, i giornalisti, i medici, i bambini? dev’essere per questo: dio elegge i popoli in base alla mira.

i bambini, se riescono a nascere e crescere, sono bersagli difficili, piccoli e mobili, ma i sionisti sono ottimamente addestrati a centrarli. così dio li elegge.
e – meanwhile – un po’ più a nord lo stesso dio benedice e firma (attraverso la mano secolare dei mille legali specialisti di faccende cisgiordane) gli atti di espropriazione e conquista, pardon, regolare possesso, di case e terreni altrui, militarmente=legalmente sottratti dai coloni(zzatori) agli animaleschi “arabs”.

ma torniamo al “tema” ospedale, per chiudere.

poniamo che poi alla fine si trovino questi fantomatici tunnel di terroristi sotto Al Shifa o sotto altri ospedali immancabilmente assediati, colpiti e invasi dai sionisti. come è ovvio, tali tunnel, ammesso che esistano, saranno vuoti, perché – dopo tutti i botti sparati – anche in una trama Disney per quattrenni i cattivi sarebbero scappati.

e allora?

per prendere possesso di tunnel vuoti tu butti giù un ospedale, ammazzi medici e pazienti, neonati e disabili? per fare che?

  • per sputtanarti la divisa (del resto già insanguinata da decenni) davanti al mondo intero.
  • per non liberare nemmeno un ostaggio.
  • per non catturare alcun terrorista, anzi per crearne di nuovi (fatti due conti: 12mila morti… quante migliaia di figli nipoti padri fratelli logicamente assetati di giustizia o vendetta generano?).
  • per spingere mezzo mondo a invocare una Norimberga che ti inchiodi e ti storicizzi come sterco supremo.
  • per far tentennare perfino #genocidejoe.
  • per rischiare di scatenare un conflitto allargato, potenzialmente mondiale.

ma allora… i sionisti a colazione mangiano forse pane e volpe?

no, al contrario. è che, come forse diventerà chiaro un giorno perfino ai neuropenici della destra italiana, davanti al gas estraibile dalle acque della costa di Gaza, i diritti umani e l’opinione degli stati e della storia non hanno peso alcuno sulla bilancia delle priorità.

per qualcuno l’infame Zyklon B è stato uno strumento, decenni fa. per qualcun altro il gas naturale è uno scopo, oggi.

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22 novembre, roma, fondazione baruchello: “carte e memoria. gli archivi d’autore: storie, fisionomia, tutela”

Fondazione Baruchello presenta:

Carte e memoria.
Gli archivi d’autore: storie, fisionomie, tutela

Convegno a cura di Cetta Petrollo Pagliarani

Interventi di: Cecilia Bello Minciacchi, Luca Cadioli, Gabriele Capone, Benedetta Carpi De Resmini, Giuseppe Garrera, Stefano Ghidinelli, Alessandra Grandelis, Federico Milone, Silvia Moretti, Elio Pecora, Nadja Perilli, Carlo Alberto Sitta, Nicoletta Trotta, Carla Subrizi

22.11.2023
ore 10.00 – 18.00 

Fondazione Baruchello
Via del Vascello 35, 00152 Roma

La Fondazione Baruchello, il 22 novembre dalle ore 10.00, ospita il convegno Carte e memoria. Gli archivi d’autore: storie, fisionomie, tutela, a cura di Cetta Petrollo Pagliarani, nato dalla collaborazione tra la Fondazione Baruchello e l’Associazione Letteraria e Premio Nazionale Elio Pagliarani. Il Convegno prosegue la riflessione su tematiche concernenti l’archivio, la sua valorizzazione e tutela, i processi di utilizzazione che può attivare. Continua a leggere

23 novembre, notte bianca a villa medici: installazioni, proiezioni e performance

In mostra i lavori dei borsisti in residenza a Villa Medici:
Pierre Adrian, Mali Arun, Ismaïl Bahri, Séverine Ballon, Hélène Bertin,
Alix Boillot, Madison Bycroft, Laure Cadot, Céline Curiol,
Jean-Charles de Quillacq, Ophélie Dozat, Hamedine Kane,
Kapwani Kiwanga, Laure Limongi, Morad Montazami, Justinien Tribillon.

Luci: Rä di Martino

Laboratorio: Andrew Iacobucci

Curatrici della Notte Bianca:
IUNO (Ilaria Gianni e Cecilia Canzani, con la collaborazione di Giulia Gaibisso)

La Notte Bianca torna a Villa Medici giovedì 23 novembre per presentare il lavoro dei borsisti in residenza presso l’Accademia di Francia a Roma. Continua a leggere