Archivi categoria: experimental poetry

date e dati su “ricerca”, “scrittura di ricerca”, “ricerca letteraria” [prima parte], in ‘il verri’ n 75, feb. 2021

Marco Giovenale, Date e dati su “ricerca”, “scrittura di ricerca”, “ricerca letteraria”
[prima parte]
in «il verri», n. 75, feb. 2021, pp. 110-124:

https://www.academia.edu/85155587/Date_e_dati_su_ricerca_scrittura_di_ricerca_ricerca_letteraria_prima_parte_

https://slowforward.files.wordpress.com/2022/08/mgiovenale-date-e-dati-su-ricerca-in-il-verri-n-75-feb-2021-pp-110-124.pdf

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i nomi che assumono gli oggetti verbali al di fuori delle griglie dei generi

i nomi che assumono gli oggetti verbali al di fuori delle griglie dei generi letterari (e, ovviamente, al di fuori di una certa idea di poesia):

https://slowforward.net/2022/08/13/ma-no-ma-no-ma-ni-non-e-morta-la-poesia-su/

sono insistente, sì. ma è anche perché su slowforward (a differenza dei documenti che posso registrare su Academia o Archive, che sono pdf ‘fissi’) la situazione è ‘plastica’ ossia continuamente aggiornata con nuove verifiche di quanto vado sostenendo.

quindi i saggi nella loro forma più aggiornata sono su slowforward prima di tutto. (poi pian piano aggiorno anche le altre sedi).

robert grenier: “sentences” (1978)

Robert Grenier. Sentences.
Years after its publication of the original edition of 500 boxed 5″ x 8″ index cards, Whale Cloth Press has made available a web-based version of this important work.
[Notes] [Images of the original box]

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From the Eclipse Archive:

Sentences Toward Birds (1975)
Robert Grenier

Sentences Toward Birds was published in 1975 by Curtis Faville’s L Publications in a small edition (under one-hundred). The cards are housed in a manila envelope and sealed with a red sticker. Faville’s cover design, based on a vintage postcard, gives a nod to the jacket design of Grenier’s Dusk Road Games: Poems 1960-1966 (Cambridge: Pym Randall, 1967), and the format of the unbound cards anticipates the monumental Sentences (Cambridge: Whale Cloth, 1978) in which some of the poems reappear. The envelope and title page state the title differently.

The order displayed @ Eclipse is aleatory; the cards were intended to be read in any sequence.

http://eclipsearchive.org/projects/BIRDS/html/contents.html

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Outside the Box: A Discussion of Robert Grenier’s Sentences.
Hosted by Al Filreis and featuring poets Bob Perelman, Jena Osman, and Joseph Yearous-Algozin.
Here: https://www.poetryfoundation.org/podcasts/75583/outside-the-box-a-discussion-of-robert-greniers-sentences

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https://www.granarybooks.com/pages/books/1310/robert-grenier/sentences?soldItem=true

i nomi che assumono gli oggetti verbali al di fuori delle griglie dei generi

I nomi che assumono gli oggetti verbali al di fuori delle griglie dei generi letterari (e, ovviamente, al di fuori di una certa idea di poesia):

https://slowforward.net/2022/08/13/ma-no-ma-no-ma-ni-non-e-morta-la-poesia-su/
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“the last vispo anthology” (fantagraphics, 2012), edited by nico vassilakis and crag hill: freely downloadable at archive.org

The Last Vispo Anthology (1998-2008) is here (since April, 21st):

and also here:

LAST VISPO

INDEX OF POETS:
Andrew Abbott, Fernando Aguiar, Sonja Ahlers, Charles Alexander, Reed Altemus, mIEKAL aND, Bruce Andrews, Dirk Rowntree, Jim Andrews, Hartmut Andryczuk, Marcia Arrieta, Dmitry Babenko, Petra Backonja, Gary Barwin, Michael Basinski, Guy R Beining, Derek Beaulieu, Marc Bell, Jason McLean, C Merhl Bennett, John M Bennett, Carla Bertola, Julien Blaine, Jaap Blonk, Christian Bök, Daniel f. Bradley, Nancy Burr, John Byrum, J. M. Calleja, Mike Cannell, David Baptiste Chirot, Peter Ciccariello, Jo Cook, Judith Copithorne, Holly Crawford, Maria Damon, Klaus Peter Dencker, Brian Dettmer, Fabio Doctorovich, Bill DiMichele, Johanna Drucker, Amanda Earl, Shayne Ehman, endwar, K. S. Ernst, Eva O Ettel, Greg Evason, Oded Ezer, Jesse Ferguson, Cesar Figueirdo, Luc Fierens, Peter Frank, Tim Gaze, Angela Genusa, Marco Giovenale, Jesse Glass, Robert Grenier, Bob Grumman, Ladislao Pablo Györi, Sharon Harris, Scott Helmes, Crag Hill, Bill Howe, Geof Huth, Serkan Isin, Gareth Jenkins, Michael Jacobson, Miguel Jimenez, Karl Jirgens, Alexander Jorgensen, Chris Joseph, Despina Kannaourou, Andreas Kahre, Satu Kaikkonen, Karl Kempton, Joseph Keppler, Roberto Keppler, Jukka-Pekka Kervinen, Anatol Knotek, Márton Koppány, Richard Kostelanetz, Gyorgy Kostritski, Dirk Krecker, Edward Kulemin, Paul Lambert, Jim Leftwich, The Lions, Joel Lipman, Sveta Litvak, Troy Lloyd, damian lopes, Carlos M Luis, Donato Mancini, Chris Mann, Bill Marsh, Kaz Maslanka, Robert Mittenthal, Gustave Morin, Sheila Murphy, Keiichi Nakamura, Stephen Nelson, Marko Niemi, Rea Nikonova, Juergen O. Olbrich, Christopher Olson, David Ostrem, mARK oWEns, Clemente Padin, Michael Peters, Nick Piombino, Hugo Pontes, Ross Priddle, e. k. rzepka, Marilyn R. Rosenberg, Jenny Sampirisi, Suzan Sari, R Saunders, Michael V. Smith, David Ellingsen, Serge Segay, Spencer Selby, Douglas Spangle, Litsa Spathi, Pete Spence, Matina L. Stamatakis, Carol Stetser, Ficus Strangulensis, W. Mark Sutherland, Thomas Lowe Taylor, Miroljub Todorovic, Andrew Topel, Cecil Touchon, Aysegul Tozeren, e. g. vajda, Nico Vassilakis, John Vieira, Stephen Vincent, Alberto Vitacchio, Cornelis Vleeskens, Derya Vural, Ted Warnell, Irving Weiss, Helen White, Tim Willette, Reid Wood, James Yeary, Karl Young, Mark Young

altri nomi per altre scritture: due interventi recenti, anche su academia

Due interventi recenti (uno relativamente vicino) ho pensato fosse utile inserirli anche in Academia. Non essendo uno studioso ‘incardinato’, anzi tenendomi ben lontano dall’università, posso permettermi di inserire anche dei ‘draft’ incompleti (perfino giocosi, in qualche caso).

Cfr. https://uniroma1.academia.edu/MarcoGiovenale/Drafts (con bonus track su Bordini)

due interventi recenti di Marco Giovenale su Academia.edu

Fin dall’inizio del Novecento, se non da prima, si sono attestati altri nomi, e prima ancora altre forme, ad affiancare o francamente sostituire il vocabolo “poesia”. Dalle “epifanie” joyciane, dalle infinite escursioni verbali e verbovisive di Emilio Villa, fino alle prose in prosa francesi e italiane, il percorso è costellato di ‘entità’ scritte che sembrano scavalcare e beffare le divisioni in generi letterari, e non semplicemente allargare il contenitore poesia, ma uscirne completamente e – si direbbe – definitivamente, lasciando a chi resta (nel contenitore) di baloccarsi con versi, rime e ritmi.

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I due testi sono disponibili anche su archive.org:

https://archive.org/details/nioques-frisbees-e-altre-deviazioni

https://archive.org/details/poesia-non-morta

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[r] _ per giuliano mesa: alcuni link

Loredana Magazzeni, Intervista a Giuliano Mesa

Parole e parentesi, comunicando. Risposte a un questionario di «Versodove» [1998]

Domande. Da Samuel Beckett

Tre lemmi [2007]

Dire il vero. Appunti [2001]

Frasi dal finimondo [2000]

Ad esempio. La scoperta della poesia

I fuochi e l’ombra. Su Edoardo Cacciatore

Nel camminare accanto. Piccola Fabrica per Biagio Cepollaro

L'ultimo dei modernisti

L'epoca di un'epoché: Giuliano Mesa e la storia

Il campo dopo la battaglia: la poesia di Giuliano Mesa

Recensione a Giuliano Mesa, "Poesie 1973-2008" (La camera verde, 2010)

Cosa resta? Giuliano Mesa: 35 anni di poesia + qualcosa…

Visione, voce, dovere. Il "Tiresia" di Giuliano Mesa

Recensione a Giuliano Mesa, "Poesie 1973-2008" (La camera verde, 2010)

Il canto dell’orrore. Appunti sul “Tiresia” di Giuliano Mesa

Semantica e sintassi beckettiana in Gabriele Frasca e Giuliano Mesa

Voce residua. Improvviso per Giuliano Mesa

Mesa e Di Ruscio: dittico degli insubordinati

Le poesie italiane di questi anni

Risvolto del libro “1,6,7”, di Giuliano Mesa (La camera verde, 2007)

Mesa

“Non vorrà venirmi a dire che Tiresia è Lei?”. Tiresia, narratività e tragico

Il Corpo della Lingua. Soluzioni anti-liriche della poesia contemporanea italiana

Per…a Delo

 

ma no, ma no, ma ni, non è morta, la poesia, su

Man Ray, Paris, mai, 1924

coraggio, editorialisti e notillatori, in rete e fuori, non prendete per forza alla lettera la grigiorosea parola postpoesia: non v’impauri, campioni.

la poesia non defunse, anzi della sua viridescente vis voi siete – è fama – i promoter più scafati e, mi si consenta, fichi.

è stagione, tuttavia, che dai vostri castelli vitivinicolmente muniti oscilliate il benigno capo a far sonare il sì, a testimoniare – intendo – che nelle vostre medesime letture tante tante volte v’è occorso di non incontrare il vocabolo che amate, ossia la non-morta poesì (avvezza a resurgere ogni minuto), bensì qualche altro lemma, diverso, divergente, che magari con la suddetta non aveva accidente alcuno da spartire. (obstupescit reader).

facendo mente locale:

epiphanies (James Joyce 1900-1904), tender buttons (Gertrude Stein 1914), tropismes (Nathalie Sarraute 1939), notes (Marcel Duchamp, pubbl. post. 1980), nioques (Francis Ponge 1983, Jean-Marie Gleize), proêmes (Ponge), textes pour rien (Samuel Beckett), antéfixes o dépôts de savoir & de technique (Denis Roche), descrizioni in atto (Roberto Roversi), verbotetture (Arrigo Lora Totino 1966), bricolages (Renato Pedio), domande a risposta multipla (John Ashbery; e cfr. Alejandro Zambra, nel nostro secolo), mobiles o boomerangs (Michel Butor), visas (Vittorio Reta), postkarten (Edoardo Sanguineti 1978), sentences (Robert Grenier 1978), subtotals (Gregory Burnham), films (Corrado Costa), schizografie (Gian Paolo Roffi), drafts (Rachel Blau DuPlessis), esercizi ed epigrammi (Elio Pagliarani), frisbees (Giulia Niccolai), anachronismes (Christophe Tarkos), remarques (Nathalie Quintane), ricognizioni (Riccardo Cavallo), anatre di ghiaccio (Mariano Bàino), lettere nere (Andrea Raos), linee (Florinda Fusco), ossidiane e endoglosse e microtensori e “installances” (Marco Giovenale 2001, 2004, 2010, 2010), tracce (Gherardo Bortolotti 2005), prati (Andrea Inglese), diphasic rumors (Jon Leon 2008), united automations (Roberto Cavallera 2012), paragrafi (Michele Zaffarano 2014), incidents (Luc Bénazet 2018), sentences (Cia Rinne 2019), defixiones (Daniele Poletti),  avventure minime (Alessandro Broggi), développements (Jérôme Game), conglomerati (Andrea Zanzotto), saturazioni (Simona Menicocci), nughette (Leonardo Canella), sinapsi (Marilina Ciaco), dottrine (Pasquale Polidori), disordini (Fiammetta Cirilli), spostamenti (Carlo Sperduti), spore (Antonio F. Perozzi). E aggiungerei le frecce di Milli Graffi.

veh, quante cose si posson leggere gioendo, senza per questo ammazzare la P maiuscola. come dite? ciò purtuttavia vi noia?

ah ma ecco allora perché Emilio Villa così parsimoniosamente o punto pregiate, e v’irrita.

invece che poesie ha scritto “cause”, “variazioni”, “attributi”, “phrenodiae”, “méditations courtes”, “videogrammi”, “letanie”, “sibille”, “trous”, “labirinti”, “tarocchi”, … tutte forme disperse come, già nel 1949, i suoi “sassi nel Tevere”.

è una litofobia, la vostra, ora intendo.

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rachel blau du plessis: selected poems 1980-2020 (chax press)

DuPlessis’s Selected Poems is a generous collection including early work “rewriting the lyric” through serial poems to a comprehensive selection from her long poem Drafts. The book includes work from Traces, with Days up to 2020, including a selection of one of her collage poems.

True to their name [Drafts], the poems accent provisionality, risk, the absence of guarantee, delving into words and word parts with a heteroglossic verve that seems vengeance at times. With recourse to an astonishing range of techniques and material devices, formal concern as inclination and qualm, these poems register, lament, react to and wrestle with erosions on multiple fronts—psychic, social, historical, somatic….They affirm and negate the toll history takes on letter and spirit, affirming and negating and navigating a way between.

— Nathaniel Mackey, Chancellors’ Reading List


These new books [from Traces, with Days] remain true to the sense of loss that haunted DuPlessis’s generation and still haunts us—lost people or “the disappeared” and, increasingly, the lost species climate change brings. I have focused on the politically engaged and materially embodied nature of DuPlessis’s recent works here, and how they speak to our “catapulted” contemporary state. I have looked back at how they move on from and connect with her previous serial poems and her deep classical, Jewish, and modernist roots, and considered her restless search for new-old forms that can mirror the complexity of our “Human Universe.”

— Harriet Tarlo, Chicago Review


Throughout her distinguished career, Rachel Blau DuPlessis has explored hybridity in its many forms, working at the interstices of modern/postmodern, sacred/secular, long poem/lyric, text/image.

— Paul Jaussen

https://www.chax.org/product-page/selected-poems-of-rachel-blau-duplessis

“il verri” n. 79, giugno 2022 (in distribuzione da fine agosto)

alcuni miei (pessimi ma leggibili) scatti dal nuovo “verri”, DA NON PERDERE.
questo nuovo numero è in distribuzione a partire da fine agosto / inizio settembre: