PALESTINE: Lettera aperta per una presa di posizione rispetto al genocidio in Palestina
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Noi, lavoratorз dell’arte e dello spettacolo in Italia, uniamo le nostre voci in questa lettera aperta per rompere insieme il silenzio che pervade gran parte delle istituzioni culturali del paese in relazione al genocidio in corso da parte dello Stato di Israele ai danni della popolazione palestinese. Continua a leggere→
RADICI FUTURE 1990 → 2023: 33 anni di Villaggio Globale Roma – Villaggio Globale, OGGI, domenica 17 dicembre 2023 ore 11>22 Lungotevere Testaccio 1
17 dicembre, Federico Raponi: ● ore 18:30 Villaggio Globale e la Musica
Per anni il Villaggio Globale è stato un punto di riferimento per concerti di artisti affermati e presentazione di nuove proposte. Incontro con alcuni dei protagonisti di quella stagione. Una riflessione su come è cambiata la produzione musicale dal basso.
partecipano: • Enrico Colaiocco – tra i fondatori di Villaggio Globale • Stefano Strina – organizzatore di numerosi concerti al Villaggio Globale • Gridalo Forte Records – etichetta musicale storica • Luciano Leprone – Luzy L. Toretta Stile • Francesco Regina – Etno Trance, musica popolare salentina • Marco Paolo Pierucci – DJ Vortex • Puzzle Sound System – DJs & band
a Roma, OGGI, 14 dicembre, alle ore 17:30 Sala Bianca, via Flaminia 53 Presentazione del libro di Diana Carminati
Come si liquida un popolo. La “normalizzazione” della questione palestinese
Intervengono: Diana Carminati, già Docente di storia dell’Europa all’Università di Torino e scrittrice Wasim Dhamash, saggista palestinese, Docente di lingua e letteratura araba all’Università di Cagliari Vera Pegna saggista e scrittrice di origine ebraica sefardita, già militante di sinistra nel PCI e Fondazione Lelio Basso
Le fonti alla base di questo libro sono diverse: documenti originali tratti da una esperienza ventennale nell’attivismo italiano ed europeo di solidarietà con la Palestina, testimonianze, analisi di autori internazionali, ricerche sulle attività delle amministrazioni regionali per accordi economici, culturali e militari con Israele. L’obiettivo è rispondere ad alcuni nodi irrisolti sulla «questione israelo-palestinese». E soprattutto ci si domanda perché continua la resistenza armata dei giovani palestinesi e perché la soluzione «due Stati per due popoli» sia divenuta soltanto uno slogan sempre più irrealizzabile. Spostando l’obiettivo sull’attivismo di solidarietà in Europa e in Italia, la ricerca fa emergere le cause di un declino della partecipazione, le responsabilità e le complicità politiche, economiche e militari. Attraverso un lungo e approfondito lavoro di ricerca, il libro affronta dunque questioni decisive di un conflitto drammatico e irrisolto del mondo contemporaneo.
PALESTINE: Lettera aperta per una presa di posizione rispetto al genocidio in Palestina
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Noi, lavoratorз dell’arte e dello spettacolo in Italia, uniamo le nostre voci in questa lettera aperta per rompere insieme il silenzio che pervade gran parte delle istituzioni culturali del paese in relazione al genocidio in corso da parte dello Stato di Israele ai danni della popolazione palestinese. Continua a leggere→
Roma, 14 dicembre, alle ore 17:30 Sala Bianca, via Flaminia 53 Presentazione del libro di Diana Carminati
Come si liquida un popolo. La “normalizzazione” della questione palestinese
Intervengono: Diana Carminati, già Docente di storia dell’Europa all’Università di Torino e scrittrice Wasim Dhamash, saggista palestinese, Docente di lingua e letteratura araba all’Università di Cagliari Vera Pegna saggista e scrittrice di origine ebraica sefardita, già militante di sinistra nel PCI e Fondazione Lelio Basso
Le fonti alla base di questo libro sono diverse: documenti originali tratti da una esperienza ventennale nell’attivismo italiano ed europeo di solidarietà con la Palestina, testimonianze, analisi di autori internazionali, ricerche sulle attività delle amministrazioni regionali per accordi economici, culturali e militari con Israele. L’obiettivo è rispondere ad alcuni nodi irrisolti sulla «questione israelo-palestinese». E soprattutto ci si domanda perché continua la resistenza armata dei giovani palestinesi e perché la soluzione «due Stati per due popoli» sia divenuta soltanto uno slogan sempre più irrealizzabile. Spostando l’obiettivo sull’attivismo di solidarietà in Europa e in Italia, la ricerca fa emergere le cause di un declino della partecipazione, le responsabilità e le complicità politiche, economiche e militari. Attraverso un lungo e approfondito lavoro di ricerca, il libro affronta dunque questioni decisive di un conflitto drammatico e irrisolto del mondo contemporaneo.
RADICI FUTURE 1990 → 2023: 33 anni di Villaggio Globale Roma – Villaggio Globale, domenica 17 dicembre 2023 ore 11>22 Lungotevere Testaccio 1
17 dicembre, Federico Raponi: ● ore 18:30 Villaggio Globale e la Musica
Per anni il Villaggio Globale è stato un punto di riferimento per concerti di artisti affermati e presentazione di nuove proposte. Incontro con alcuni dei protagonisti di quella stagione. Una riflessione su come è cambiata la produzione musicale dal basso.
partecipano: • Enrico Colaiocco – tra i fondatori di Villaggio Globale • Stefano Strina – organizzatore di numerosi concerti al Villaggio Globale • Gridalo Forte Records – etichetta musicale storica • Luciano Leprone – Luzy L. Toretta Stile • Francesco Regina – Etno Trance, musica popolare salentina • Marco Paolo Pierucci – DJ Vortex • Puzzle Sound System – DJs & band
PALESTINE: Lettera aperta per una presa di posizione rispetto al genocidio in Palestina
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Noi, lavoratorз dell’arte e dello spettacolo in Italia, uniamo le nostre voci in questa lettera aperta per rompere insieme il silenzio che pervade gran parte delle istituzioni culturali del paese in relazione al genocidio in corso da parte dello Stato di Israele ai danni della popolazione palestinese. Continua a leggere→
“We are grief-striken and enraged to hear that Israel has killed beloved Palestinian professor, writer, poet, and activist Refaat Alareer. Refaat’s constant, English-language updates kept many around the world informed about Israel’s ongoing, genocidal assault on Gaza. Today, Israel killed Refaat, bombing his sister’s home and killing him, his brother, his sister & her 4 children.
Refaat watched as Israel killed many of his students before they killed him – insisting, as his organization @we_are_not_numbers always does, that they were full human beings with dreams and words and whole inner lives, not just casualties of Israel’s brutal violence. Now, we insist the same for Refaat. He was not a number. His death is a shocking reminder of the urgency to the call for a permanent ceasefire – not one more Palestinian life should be taken”.
JVP – Jewish Voice for Peace
via @theimeu
*
“I am an academic. Probably the toughest thing I have at home is an Expo marker. But if the Israelis invade, if they charge at us, open door to door to massacre us, I’m going to use that marker, throw it at the Israeli soldiers … we have nothing to lose,”
Palestinian poet, writer, professor and activist Refaat al-Areer said during a livestream on The Electronic Intifada on the third day of Al-Aqsa Flood.
Today, he was killed in an Israeli airstrike — along with his brother, sister and her four children.
The last three lines of his poem in his pinned tweet from 1 November reads,
“If I must die, let it bring hope, let it be a tale.”
After threatening (https://t.me/PalestineResist/16870) to bomb it at the end of October, the IOF destroyed the central archive of the Gaza Municipality this week, destroying thousands of documents over 100 years old, including city history, urban plans, and letters. Most of the historical documents have been burned, with digital copies existing for some.
The IOF has destroyed a number of cultural centrals, universities (https://t.me/PalestineResist/16764?single), museums, and libraries during its ongoing genocide of Gaza. Among the destroyed libraries is Gaza’s largest public library, which housed 20,000 books. The Samir Mansour library and publishing house, which was bombed and rebuilt in 2021 following a solidarity campaign, was also bombed again recently; it amassed 300,000 books in its time. Among the destroyed cultural centers is the Rashad Shawa center in Gaza City, which contained a library and housed thousands of displaced Gazans before it was completely destroyed by IOF bombing.
Additionally, the Al-Qarara Cultural Museum in Khan Younis, southern #Gaza, which was founded in 2016 and includes over 3,500 pieces, was heavily damaged by IOF bombing this October, as well as the Rafah Museum and others.
Mirjana Spoljaric Egger is a Swiss-Croatian diplomat. Since October 2022, she has served as the President of the International Committee of the Red Cross (ICRC)
“Zionist Soldiers Left Palestinian Premature babies to Die Starving, Cold, Alone In November 10, occupation military raided Al-Nasr pediatric hospital in Gaza and evacuated the medical staff at gunpoint. The babies who had been left alone for 17 days died starving, cold and alone. Their bodies decomposed”.