Archivi categoria: Resistenza

the decomposing bodies of five premature babies left alone in al nasr hospital after the idf forced the doctors to leave

La situazione che il sionismo omicida ha creato in queste ultime settimane trova qui un esempio (tra migliaia di altri) piuttosto evidente:

https://www.middleeasteye.net/news/israel-palestine-war-gaza-dead-premature-babies-nasr-hospital

https://www.ndtv.com/world-news/5-premature-babies-found-dead-at-gaza-hospital-during-truce-says-hamas-4618758

https://www.newarab.com/news/israel-left-premature-babies-die-alone-gaza-hospital

Cinque neonati palestinesi sono stati lasciati morire nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale pediatrico Al-Nasr […] A renderlo noto l’Euro-Mediterranean Human Rights Monitor, che ha chiesto l’istituzione di una commissione d’inchiesta internazionale indipendente

Israel left premature Palestinian babies to ‘die alone’ after evacuating Gaza hospital

Crimini contro l’umanità: trovati neonati in decomposizione nel reparto neo-natale dell’ospedale Al-Nasr. La CRI aveva promesso di evacuarli

https://www.instagram.com/reel/C0NIrDGrfn8/

https://www.instagram.com/reel/C0NUspAgrDx/

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see also: https://slowforward.net/2023/12/04/palestinian-premature-babies-let-alone-starving-to-death-in-al-nasr-hospital-thanks-to-idf-soldiers/

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Cfr. anche:
Al Shifa, 13 novembre, https://it.euronews.com/2023/11/13/gaza-ospedali-allo-stremo-morti-bambini-prematuri

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reem and tareq

source:
https://fb.watch/oDatEVpcCE/

voice:
Jomana Karadsheh

also read:
https://www.cnn.com/2023/11/29/middleeast/gaza-truce-israel-grandfather-returns-home-intl-hnk/index.html

“More than 14,800 Palestinians, including 6,000 children, have been killed in Gaza since” Oct 7th.

another vid:
https://www.facebook.com/reel/719697986363918?s=yWDuG2&fs=e

little Reem: https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid02Dh1c4rWnaUBG2nz81WrWfbYowAvjUwaupUVBpx4uhu3ELSDrkW4jUyWEVeHFdfzLl&id=644982211
+ https://www.facebook.com/reel/1415522112372439

today, nov 29th, international day of solidarity with the palestinian people

TODAY November 29th, is the International Day of Solidarity with the Palestinian People, and the #BDS movement is calling for an all day social media storm. Our physical and digital actions can be used together to strengthen our demands:

  • Permanent ceasefire and lifting the siege to stop Israel’s genocide in Gaza.
  • Lawful sanctions on Israel, including a #MilitaryEmbargo.
  • Pressure on the International Criminal Court (ICC) to issue arrest warrants for Israeli leaders

Click here for prepared messages and images to use for the social media storm.

Over the last 7 weeks, millions of you have taken to the streets for the largest protests the world has seen in the last 20 years! We are grateful to each one of you who, through your voices and creative actions, have built up unprecedented grassroots power to end Israel’s genocidal war against 2.3 million Palestinians in Gaza. Yet, Western governments are continuing to arm, fund and provide political cover for Israel’s genocide.

We must act urgently to end all state, corporate and institutional complicity with Israel’s genocidal apartheid regime. Palestinian lives and livelihoods literally depend on it. To this end, and as time has shown, BDS is the most effective form of solidarity with the Palestinian liberation struggle.

Today, we call for escalating worldwide peaceful mobilizations and expressions of meaningful solidarity to stop the genocide including:

  1. Whenever feasible, organizing peaceful disruptions, sit-ins, occupations, etc.
  2. Disrupting the transport of weapons, or weapon parts, to Israel, including in transit states.
  3. Pressuring parliaments and governments to cancel existing military-security contracts and agreements with Israel.
  4. Intensifying #BDS campaigns and campaigns to cut all ties to apartheid Israel and its complicit academic and cultural institutions as well as sports teams.
  5. Mobilizing your community, trade union, association, church, social network, student government/union, city council, cultural center, etc. to declare itself an Apartheid Free Zone (AFZ).
  6. Pressuring your elected officials to demand the International Criminal Court (ICC) issue arrest warrants for Israeli leaders. The ICC prosecutor should be replaced if he continues to drag his feet and ignore his legal obligations to stop the genocide

If not now, when?
Unite now to stop #GazaGenocide and dismantle Israeli apartheid

Click here to read the full call to action

BDS

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29 novembre, firenze: “amelia rosselli e l’eredità della resistenza antifascista”

Mercoledì 29 novembre 2023, alle ore 17:00
Presso la Soprintendenza Archivistica della Toscana
via Ginori 7, Firenze

Lectio magistralis della professoressa Jennifer Scappettone

“Amelia Rosselli e l’eredità della Resistenza antifascista:
canti di una comunità futura”

Intervengono Michele di Sivo, Emilio Capannelli, Jennifer Scappettone, Valdo Spini Continua a leggere

il sionismo e il suo presunto diritto alla distruzione di civili innocenti (2)

che poi, riflettendoci, uno dice:

bombardano il campo di Jabalia la prima volta, e fanno 100 vittime civili. tra queste, il loro obiettivo: un ufficiale di Hamas, dicono. quindi ne ammazzano 100 per beccarne uno (disintegrato senza processo, è ovvio, ma questo lo mettiamo tra parentesi).

poi proclamano che sotto l’ospedale Al Shifa c’è un (o il) quartier generale di Hamas, e allora via, bombardamenti, assedio, cecchini che sparano alle finestre, invasione dei reparti, morte di pazienti (22 in terapia intensiva: togliere carburante ed elettricità a un ospedale = assassinare). e obbligo di evacuazione dei medici, minacciati armi in pugno.
non si sa se e quando ai 39 neonati prematuri estratti dalle incubatrici ormai spente sarà permesso di trovare rifugio in Egitto. sempre che gli eroi dell’idf non facciano saltare l’ambulanza che li trasporta.

quindi riflettendoci uno dice: i palestinesi sarebbero “human animals” e i sionisti il popolo eletto? forse questo strano dio ha scelto i sionisti perché sono bravi a fare il tiro a segno con le abitazioni civili, le sedi Onu, i campi profughi, i giornalisti, i medici, i bambini? dev’essere per questo: dio elegge i popoli in base alla mira.

i bambini, se riescono a nascere e crescere, sono bersagli difficili, piccoli e mobili, ma i sionisti sono ottimamente addestrati a centrarli. così dio li elegge.
e – meanwhile – un po’ più a nord lo stesso dio benedice e firma (attraverso la mano secolare dei mille legali specialisti di faccende cisgiordane) gli atti di espropriazione e conquista, pardon, regolare possesso, di case e terreni altrui, militarmente=legalmente sottratti dai coloni(zzatori) agli animaleschi “arabs”.

ma torniamo al “tema” ospedale, per chiudere.

poniamo che poi alla fine si trovino questi fantomatici tunnel di terroristi sotto Al Shifa o sotto altri ospedali immancabilmente assediati, colpiti e invasi dai sionisti. come è ovvio, tali tunnel, ammesso che esistano, saranno vuoti, perché – dopo tutti i botti sparati – anche in una trama Disney per quattrenni i cattivi sarebbero scappati.

e allora?

per prendere possesso di tunnel vuoti tu butti giù un ospedale, ammazzi medici e pazienti, neonati e disabili? per fare che?

  • per sputtanarti la divisa (del resto già insanguinata da decenni) davanti al mondo intero.
  • per non liberare nemmeno un ostaggio.
  • per non catturare alcun terrorista, anzi per crearne di nuovi (fatti due conti: 12mila morti… quante migliaia di figli nipoti padri fratelli logicamente assetati di giustizia o vendetta generano?).
  • per spingere mezzo mondo a invocare una Norimberga che ti inchiodi e ti storicizzi come sterco supremo.
  • per far tentennare perfino #genocidejoe.
  • per rischiare di scatenare un conflitto allargato, potenzialmente mondiale.

ma allora… i sionisti a colazione mangiano forse pane e volpe?

no, al contrario. è che, come forse diventerà chiaro un giorno perfino ai neuropenici della destra italiana, davanti al gas estraibile dalle acque della costa di Gaza, i diritti umani e l’opinione degli stati e della storia non hanno peso alcuno sulla bilancia delle priorità.

per qualcuno l’infame Zyklon B è stato uno strumento, decenni fa. per qualcun altro il gas naturale è uno scopo, oggi.

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la lettera di anne boyer, le sue dimissioni dal ‘new york times’

Un frammento:
“[…] The world, the future, our hearts—everything grows smaller and harder from this war. It is not only a war of missiles and land invasions. It is an ongoing war against the people of Palestine, people who have resisted throughout decades of occupation, forced dislocation, deprivation, surveillance, siege, imprisonment, and torture.

Because our status quo is self-expression, sometimes the most effective mode of protest for artists is to refuse. […]”

Il testo completo è qui: 
https://lithub.com/read-anne-boyers-extraordinary-resignation-letter-from-the-new-york-times/

18 novembre: aggiornamenti su al shifa, dal canale youtube di al jazeera

Mohammed Zaqout insists that Israeli forces gave staff and patients at al-Shifa Hospital in Gaza the order to evacuate this morning.

“I categorically deny these false allegations [that evacuation was requested] … despite the difficult situation, the medical staff were working and operating … we were forced to leave at gunpoint,” he told Al Jazeera.

Moreover, Zaqout said that a list of critical patients has been handed to the Red Cross to be taken to Egypt for treatment, but that he is still awaiting updates on the issue.

Jihad Abu Shanab has described the scenes near the al-Ahli Arab Hospital, also known as Baptist Hospital, as “total destruction”.

Here are his translated comments:

The vicinity around the hospital has been levelled to the ground.
Dozens of dead bodies are scattered on the streets.
Many of the bodies have been changed beyond recognition.
People are trying to do everything to bury as many people possible.

18 nov 2023
#aljazeeraenglish #BreakingNews #aljazeeralivenews

7mila persone in trappola nell’ospedale di al shifa

da Radio Popolare:

Oltre 7mila persone in trappola nell’ospedale di Al Shifa

“I tentativi di Israele di ridurre al minimo le vittime civili non hanno avuto successo”. A dirlo è il premier Benjamin Netanyahu in un’intervista a CBS, accusando Hamas di questo e spiegando che Israele sta facendo il possibile per evitarle. Intanto i bombardamenti sulla striscia di Gaza continuano. Secondo il bilancio aggiornato dal Ministero della Salute sono almeno 12mila i morti nella striscia, più di 5mila bambini. Ci sarebbero anche più di 3.700 dispersi e oltre 30mila feriti. Oggi almeno 18 persone sono state uccise in un raid sul campo profughi di Jabalia, mentre decine di persone sarebbero morte in un attacco su una scuola a sud di Gaza City, secondo l’ospedale indonesiano.

Il direttore dell’ospedale di Al Shifa ha detto che nella notte tutti i pazienti che erano in terapia intensiva sono morti a causa della mancanza di elettricità. In totale 22 persone.

Per il terzo giorno consecutivo i militari israeliani sono all’interno della struttura dove stanno cercando quello che è stato definito come un importante centro strategico di Hamas. Per il momento non sono state fornite prove che ne potrebbero dimostrare l’esistenza. Ciò che è stato recuperato, ad ora, sono una quindicina di Kalashnikov, l’ingresso di un tunnel, alcune uniformi militari e alcune granate. Naturalmente la scoperta e la prova dell’esistenza di un importante quartier generale di Hamas sotto l’ospedale sono ancora possibili, intanto, però, secondo il direttore di Al Shifa ci sono circa 7mila persone – tra pazienti, medici e sfollati – intrappolate nella struttura senza cibo né acqua.
A Gerusalemme abbiamo raggiunto al telefono Andrea de Domenico, portavoce dell’ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari in Palestina: https://www.radiopopolare.it/riassunto-della-giornata-notizie-venerdi-17-novembre/#2

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[ un video: ️
https://www.facebook.com/share/r/fF1b8uAx65YgeXyo/ ]

oggi a roma, a piazza san cosimato: “macerie” e “gaza” – due incontri per la palestina

GIÙDISOTTO
OGGI sabato 18 novembre 2023
● ore 19
presentazione del libro
MACERIE (2023)
con l’autrice Miriam Marino e l’editore di Strade Bianche Marcello Baraghini, un viaggio iniziatico che proietta Tikva, la giovane protagonista israeliana, in un universo parallelo a lei fino a quel momento sconosciuto: la realtà palestinese.
● ore 20:30
proiezione del documentario
GAZA (IRL/PSE, 2019)
di Garry Keane, Andrew McConnell

piazza San Cosimato 39, Roma

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oggi, 17 novembre, al vivaio albero blu (roma): “ecoshock” – come cambiare il destino dell’italia al centro della crisi climatica

SOTTO LA MAGNOLIA
incontri letterari (in serra)

OGGI, venerdì 17 novembre 2023, alle ore 18:30

presentazione del libro
ECOSHOCK
come cambiare il destino dell’Italia al centro della crisi climatica
(2023)
con l’autore Giuseppe Caporale

Libreria Raponi @ Albero Blu Vivaio
Roma – via Luigi Zambarelli 25

cliccare per ingrandire