Archivi categoria: Resistenza
osservatorio degli editori indipendenti
revoca del decreto di chiusura della tv greca
La corte di giustizia greca ha annullato il decreto con il quale il premier Samaras aveva deciso, senza preavviso e senza neppure il consenso della sua maggioranza, di chiudere la tv pubblica Ert e di far disattivare gli impianti dalla polizia. Un episodio gravissimo e senza precedenti.
La decisione di ieri rappresenta una vittoria per chiunque creda nel valore della legalità e della libertà di informazione.
Un grazie a quelle migliaia di cittadine e di cittadini che, attraverso la piattaforma Change.org, hanno sottoscritto la petizione contro la chiusura di Ert. Le firme raccolte saranno consegnate oggi a Bruxelles ai rappresentanti del parlamento europeo da Franco Siddi, segretario della Fnsi.
Beppe Giulietti via Change.org
da “l’espresso”: così hanno ucciso mastrogiovanni
da leggere: “up down!” di augusto illuminati _ su alfabeta2
la situation concernant l’éviction de la librairie “l’odeur du book” (paris)
fonte: http://odeurdubook.wordpress.com/
Chères amies et chers amis, afin de réunir toutes les informations, parfois fragmentaires, concernant l’éviction de l’Odeur du Book, et de permettre à tous de suivre l’évolution de cette affaire, voici un résumé de la situation.
Les faits
La Mairie de Paris entamera bientôt une procédure d’EVICTION à l’encontre de l’Odeur du Book, librairie de quartier, spécialisée dans les sciences humaines et les ouvrages en langue italienne, installée depuis plus de 10 ans au 13, rue Ramey, Paris XVIIIe.
Cette opération immobilière se fera par le biais de la SOREQA (Société de requalification des quartiers anciens) chargée des travaux de rénovation de l’immeuble. La SOREQA est une Entreprise Publique Locale, dont la COMMUNE DE PARIS et le DEPARTEMENT DE PARIS détiennent respectivement les 23% et 55% des parts. La vocation de la SOREQA étant “d’améliorer la qualité vie des habitants”, elle a pour mission “l’accompagnement social des ménages”, “sans oublier la prise en compte des activités commerciales et économiques et des stratégies de développement à l’échelle du territoire”. Cela se fera “par (…) la mise en place d’actions sociales adaptées aux besoins des habitants, l’animation de la concertation, en bref par une contribution à la revalorisation général du cadre de vie“.
Le maintien de la librairie dans les locaux n’a pas été pris en considération. Ni la SOREQA ni la Mairie de Paris n’ont envisagé de solution de relogement. Aucun dispositif d’aide à la réinstallation n’est prévu, hormis une indemnité d’éviction dérisoire. L’avis d’enquête publique, en libre consultation à la Mairie du XVIIIe de début janvier au 8 février 2013, estimait le coût des évictions à la hauteur de 400.000 euros pour les trois locaux commerciaux, alors que l’indemnité qui nous a été proposée est de moins de 20.000 euros (somme totalement irréaliste par rapport aux prix du marché). Cette opération entraînerait donc la fermeture de l’Odeur du Book.
La mobilisation
Une PETITION a été lancée pour sauver l’Odeur du Book Continua a leggere
diritto a coltivare il proprio cibo
Una nuova legge proposta dalla Commissione Europea renderebbe illegale “coltivare, riprodurre o commerciare” i semi di ortaggi che non sono stati “analizzati, approvati e accettati” da una nuova burocrazia europea denominata “Agenzia delle Varietà Vegetali europee”.
La legge si chiama “Plant Reproductive Material Law” e tenta di gestire la regolamentazione di piante e semi.
Chiediamo al Parlamento europeo che questa legge venga archiviata. Il diritto all’alimentazione e la libertà da ogni vincolo sulla possibilità di autoprodursi il cibo sono sacrosante.
… continua a leggere e FIRMA qui la petizione:
https://www.change.org/it/petizioni/diritto-a-coltivare-il-proprio-cibo
bruxelles antirazzista
http://www.repubblica.it/politica/2013/05/22/news/europarlamento_borghezio_si_autosospende-59382646/
nb: non si tratta di “autosospensione”. il personaggio, giustamente, è stato sospeso. (cfr. la petizione qui)
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bloccati i fondi per il monumento a graziani
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La regione Lazio (nella figura del neopresidente Nicola Zingaretti) ha bloccato i finanziamenti per la costruzione del monumento della vergogna al criminale di guerra Rodolfo Graziani.
Io (come te del resto) mi sono sentita male per quel quel monumento dedicato al gerarca fascista. Non potevo tollerare un affronto simile alla mia regione, al mio paese e alla Costituzione repubblicana. Dai tempi dell’inaugurazione di questa oscenità stavo male e mi impegnavo per il suo abbattimento o riconversione. Poi ho lanciato questa petizione su Change.org ed una battaglia di pochi si è trasformata nella battaglia del paese.
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Igiaba Scego
via Change.org
una petizione da firmare (da igiaba scego)
Lo scorso anno ad Affile, in provincia di Roma, è stato inaugurato un “sacrario” militare al gerarca fascista Rodolfo Graziani. Costruito con 130mila euro erogati della Regione Lazio, il monumento è dedicato ad uno tra i più feroci gerarchi che il fascismo abbia mai avuto. Si macchiò di crimini di guerra inenarrabili in Cirenaica ed Etiopia; basta ricordare la strage di diaconi di Debra Libanos e l’uso indiscriminato durante la guerra coloniale del ’36 di gas proibiti dalle convenzioni internazionali. La United Nation War Crime collocò Graziani al primo posto nella lista dei criminali di guerra.
Questo monumento è un paradosso tragico, una macchia per la nostra democrazia, un’offesa per la nostra Costituzione nata dalla lotta antifascista.
In questi ultimi giorni, i neoparlamentari Kyenge, Ghizzoni e Beni hanno depositano un’interpellanza affinché il Governo si pronunci sulla questione di Affile.
Io in qualche modo legandomi alla loro iniziativa chiedo a lei, Presidente Zingaretti una presa di posizione concreta su questo monumento della vergogna. Non solo parole, ma fatti che possono far risplendere un sole di democrazia in questa Italia che si sta avviando a celebrare il 68° anniversario del 25 Aprile.
Mi chiamo Igiaba Scego, sono una scrittrice, figlia di somali e nata in Italia. Mio nonno è stato interprete di Graziani negli anni ’30, era suddito coloniale, subalterno, costretto a tradurre, suo malgrado, l’orrore.
Ora chiedo a lei, Presidente Zingaretti un impegno concreto su questa questione cruciale di democrazia e in occasione del 25 aprile una chiara dichiarazione d’intenti contro questo monumento della vergogna.
Grazie,
Igiaba Scego via Change.org
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bloccare ogni possibilità di brevettare varietà di piante e metodi di coltivazione tradizionali
http://www.avaaz.org/it/monsanto_vs_mother_earth_rb/
http://www.avaaz.org/it/monsanto_vs_mother_earth_rb/
Sembra incredibile, ma Monsanto e soci ci riprovano. Continua a leggere