Archivi categoria: segnalazioni e avvistamenti

arthur rimbaud: “scritti africani”, a cura di gabriel-aldo bertozzi

Sandro Ricaldone

ARTHUR RIMBAUD
Scritti africani
traduzione e cura di Gabriel-Aldo Bertozzi
Diana edizioni, 2022

Le pagine redatte da Rimbaud durante il periodo africano rivelano aspetti inediti della sua personalità. Con l’Europa Rimbaud abbandona la poesia per un nuovo linguaggio, una letteratura odeporica ed epistolare, tutta sua: resoconti pionieristici e reportages di viaggio, da “inviato speciale”, coi quali descrive le tradizioni, la cultura, i costumi dei popoli esplorati. E poi la corrispondenza: le lettere alla madre, alla sorella, agli amici, in cui le impressioni e le osservazioni personali danno il polso della sensibilità, dell’emotività, degli interessi, del carattere dell’uomo; fino alla descrizione più tragica: l’amputazione della gamba e i giorni della fine. Questa edizione, con una traduzione e uno studio critico del tutto nuovi, presenta gli Scritti africani come la “Terza Opera” di Rimbaud dopo le Illuminazioni e Una Stagione all’inferno, offrendo al lettore una chiave interpretativa dell’intera produzione del poeta francese. Arthur Rimbaud (1854-1891), emblematica figura di scrittore ribelle e spregiudicato, poeta decadente e “maledetto” per antonomasia. Il suo mito non ha mai cessato di affascinare generazioni di lettori, artisti e letterati. Fu coinvolto negli scandali dovuti alla sua turbolenta amicizia con Paul Verlaine. In seguito abbandonò progressivamente la poesia; nel 1873 esce Una Stagione all’inferno e nel 1886 le Illuminazioni, “prose poetiche” pubblicate da Verlaine. Dal 1874 al 1879 vagabondò per l’Europa e nel 1880 partì come agente commerciale: ad Aden (Yemen) a Gibuti e ad Harar (Etiopia). Un decennio di esplorazioni e viaggi alla ricerca della ricchezza con ogni sorta di traffici. Poi la malattia, il ritorno a Marsiglia nel giugno del 1891, l’amputazione di una gamba e, poco dopo, la morte.

Gabriel-Aldo Bertozzi, artista e accademico, teorico dell’arte e della letteratura, fondatore dell’Inismo (Parigi, 1980), condirettore della rivista Bérénice. È tra i massimi conoscitori dell’opera e della figura di Arthur Rimbaud.

gian luca picconi: recensione a “il cotone” (zacinto/biblion, 2021) – sul n. 331 de ‘l’immaginazione’

Grazie a Gian Luca Picconi per la sua attenta/esattissima recensione al (e alle implicazioni del) libro Il cotone. Il pezzo è uscito sul n. 331 de “l’immaginazione”.

incipit della recensione di Gian Luca Picconi a IL COTONE

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https://www.biblionedizioni.it/prodotto/il-cotone/
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“poesie per giovani adulti”, di michele zaffarano (scalpendi, 2022)


Collana Assemblaggi e sdoppiamenti, diretta da Monica Romano

https://www.scalpendi.eu/

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l’edizione originale di “baruchello! facciamo, una buona volta, il catalogo delle vocali”, di corrado costa

Corrado Costa, Baruchello! Facciamo, una buona volta, il catalogo delle vocali.

Con sei disegni di Gianfranco Baruchello (Exit Edizioni, Ravenna 1979)

>> dall’archivio di Maurizio Spatola: http://www.archiviomauriziospatola.com/prod/pdf_archivio/A00257.pdf

>> e qui:
https://slowforward.files.wordpress.com/2022/08/costa-corrado_-baruchello-facciamo-una-buona-volta-il-catalogo-delle-vocali.pdf

intervista sulla rivista ‘cultura commestibile’ [prima parte]

Grazie a Peter Genito e alla rivista ‘Cultura commestibile’ per l’intervista (trascrizione del video che si può vedere al link https://youtu.be/k7mNOICD-Dc?t=346) che è uscita nella sua prima parte sul n. 456 del 16 luglio scorso. Si può leggere sia all’indirizzo https://maschiettoeditore.com/wp-content/uploads/2022/07/Cultura-Commestibile-456.pdf (pag. 9) sia qui: https://slowforward.files.wordpress.com/2022/08/intervista-a-mgiovenale_-cultura-commestibile-456_-16-lug-2022.pdf (pdf) oppure qui: https://slowforward.files.wordpress.com/2022/08/jpg-intervista-cultura-commestibile-456.jpg (jpg).

La seconda parte uscirà successivamente.

in chiesa per un viaggio con gysin e burroughs

One of Belfast’s oldest former churches has been transformed into a powerful new immersive art experience.

Carlisle Memorial Church has become the latest venue in the UK to host a giant version of Brion Gysin’s Dreamachine, where audiences lie back and close their eyes for a performance of sound and white light.

—> https://uk.news.yahoo.com/former-belfast-church-hosts-immersive-134012973.html

till Sept. 4th !

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see also:

https://unboxed2022.uk/dreamachine

https://thethinair.net/2022/07/dreamachine-at-carlisle-memorial-church-belfast/

https://belfastmedia.com/arts-i-have-a-dreamachine

https://www.gla.ac.uk/schools/humanities/research/philosophyresearch/newsandevents/headline_849559_en.html

https://centralrecorder.com/dreamachine-is-an-immersive-art-experience-in-a-former-belfast-church/
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“declinazioni europee di poesia totale”, di clementina greco

Sandro Ricaldone

CLEMENTINA GRECO
Declinazioni europee di poesia totale
Franz Mon, Arrigo Lora Totino, Jiří Kolář, Julien Blaine
Helicon, 2018

https://www.edizionihelicon.it/index.php/catalogo-completo/category/saggistica/product/736-declinazioni-europee-di-poesia-totale

“ricerca letteraria”, “spazio di ricerca”: antonio porta, 1983

Il saggio sulle espressioni “ricerca letteraria” e “scritture di ricerca”, postato ieri, e uscito lo scorso anno nella sua prima parte, si interrompe con il 1980, circa. Devo assai energicamente ringraziare Chiara Portesine per avermi segnalato, in questi giorni in cui sto proprio rivedendo la seconda parte del saggio, uno straordinario – e limpidamente esplicito – articolo di Antonio Porta che, sul “Corriere della sera”, nel 1983 parla di “spazio di ricerca”, “ricerca letteraria”.

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Registrate nel saggio le numerose occorrenze di espressioni relative alla “ricerca”, e aggiunto questo prezioso articolo di Porta, non solo si intende sempre meglio come la generazione a cui appartengo abbia trovato naturale e solido e stabile/stabilizzato, tra fine anni Ottanta e inizio Novanta, il termine “ricerca” come segno di sperimentazione letteraria; ma anche come, a maggior ragione, questo si sia presentato come nome legittimo, a XXI secolo iniziato, per indicare una scrittura non pacificata, non convenzionale, e soprattutto in sincrono con esperienze di “experimental writing” ormai altrettanto attestate nel resto del mondo.

(Attestate e attestantesi, ovviamente, nonostante l’ignoranza intenzionale, o la ‘censura’ e opposizione frontale, e le piccole manovre d’ostacolo e i banali giochi di facciata messi in atto dai buffi personaggi del mainstream italocentrico).

date e dati su “ricerca”, “scrittura di ricerca”, “ricerca letteraria” [prima parte], in ‘il verri’ n 75, feb. 2021

Marco Giovenale, Date e dati su “ricerca”, “scrittura di ricerca”, “ricerca letteraria”
[prima parte]
in «il verri», n. 75, feb. 2021, pp. 110-124:

https://www.academia.edu/85155587/Date_e_dati_su_ricerca_scrittura_di_ricerca_ricerca_letteraria_prima_parte_

https://slowforward.files.wordpress.com/2022/08/mgiovenale-date-e-dati-su-ricerca-in-il-verri-n-75-feb-2021-pp-110-124.pdf

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roma, 30 agosto – 4 settembre, “scatole magiche: teatri senza palcoscenico. (teatri mobili, architetture temporanee)”

Scatole magiche: teatri senza palcoscenico. (teatri mobili, architetture temporanee)

(a cura dell’associazione culturale teatroinscatola)

è una mostra che verrà allestita dal 30 agosto al 4 settembre (h 18 > 20) presso Embrice 2030 e fa parte del festival “Di là dal fiume” (Estate Romana 2022).

Teatroinscatola è una scatola nera (black box) che può essere smontata e rimontata (costruita da Claudio Lamberini nei laboratori umbri di BoXy). Nella mostra saranno esposti progetti simili quali la black box dell’architetto Klaus Roth, incorporata all’interno del Deutsches Theater Berlin (uno dei teatri più famosi di Berlino), o la scatola magica all’interno del foyer del Piccolo Teatro di Milano….

L’incorporazione come tema di architettura:

ll tema della bambola nella bambola o per esprimersi in altro modo dell’uovo di Pasqua russo, descrive un fenomeno che gioca un ruolo anche in altri campi, per esempio in psicologia, e che in nessun modo si limita all’architettura. Infatti questo concetto racchiude molte realtà e si può inquadrare sia da un punto di vista formale che concettuale. Il suo fascino consiste nell’osservazione che esso contiene un elemento di continuità, di cui non è concepibile la fine. L’oggetto che continua a ricorrere in un altro oggetto descrive una sequenza, che può teoricamente proseguire indefinitamente, un processo continuo, che non è più intelligibile in termini logici. È possibile riferire all’architettura una serie di interrelazioni spaziali riassumibili con questo concetto” (Oswald Mathias Ungers).

Magritte, L’importance des merveilles

 La mostra vuole essere anche un’occasione per ripercorrere i diciotto anni di attività dell’associazione Teatroinscatola, attraverso l’incontro con alcuni degli artisti che in questi anni hanno reso possibile la programmazione (Marco Giovenale, Luca Venitucci, Fiammetta Cirilli, Fabio Lapiana, Michele Zaffarano, Andrea Raos, Vincenzo Ostuni, Diletta Maria Di Cosimo, Valerio Pagano, Gianluigi Daniele, Nicolò Gullotta, Elisabetta Braga, Xue Ulan, Francesca Coteni, …)

L’idea dell’allestimento, curato dall’architetto Massimo Alessandrini, è quella di uscire dalla galleria nella caratteristica via pedonale delle Sette Chiese, creando un simbolico collegamento con le scatole (cubi) di acciaio del monumento alla Resistenza dell’architetto Cesare Esposito inaugurato nel 1974 (l’architetto Esposito è un artista eclettico anche ideatore della rievocazione storica del miracolo della neve a Santa Maria Maggiore). Saranno esposti bozzetti del suo progetto. La mostra sarà arricchita di interventi video, tra cui quello della Professoressa di Storia dell’arte contemporanea, presso l’Università Sapienza di Roma, Antonella Sbrilli.

Embrice 2030 arti e mestieri nasce nel 2007 come spazio di studio, dibattito e proposta attorno ai temi dell’architettura, della letteratura, delle arti, della comunicazione, della formazione, della cultura in generale ed è diretta dal professore e architetto Carlo Severati.

Indirizzo: 
Embrice 2030, via delle Sette Chiese 78

Info:
tel. 347 6808868
email info@teatroinscatola.it
web www.teatroinscatola.it
facebook https://www.facebook.com/TeatroinscatolaRoma/