ehi pordenonileggi, staccate tutto, mollate gli ormeggi
& le gomene 8cento, e sintonizzatevi su slowforward e gammm
ehi pordenonileggi, staccate tutto, mollate gli ormeggi
& le gomene 8cento, e sintonizzatevi su slowforward e gammm
In 2013, there were 922 new posts @ Slowforward, growing the total archive of this blog to 6,633 posts. There were 328 pictures uploaded, that’s about 6 pictures per week.
The busiest day of the year was August 14th with 417 views. The most popular post that day was L’ormai attestata egemonia degli autori sperimentali in Italia.
Most of Slowforward’s followers are from Italy, USA, UK.
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il 20 agosto di un anno fa trasferivo definitivamente l’intero blog slow-forward.splinder.com sulla piattaforma wordpress, avviando un progetto – tutt’ora in corso – di laboratorio individuale (di materiali e informazioni) a pubblicazione meno discontinua rispetto all’arco di tempo 2003-06.
sembra che in un anno di lavoro l’attenzione sia cresciuta, come sottolineavo in un post di maggio (senza contare che – in appena tre mesi – la quantità di visitatori è aumentata ancora di un terzo rispetto al numero di clic di allora).
questo, insisto nel dire: 1, senza che su questa pagina sia possibile commentare; 2, senza ospitare pubblicità (ads), 3, senza argomenti glam o polemica sguaiata; 4, senza link a siti amici in homepage (hanno una pagina per loro); 5, senza attivare una modalità ‘multiautore’; e – infine – 6, facendo volentieri e non infrequentemente a meno della lingua italiana: pubblicando cioè post esclusivamente in inglese.
il quarto anno di slowforward (e il primo compiuto su wordpress, iniziando il secondo) sembra ben festeggiato. ovviamente grazie agli ospiti della pagina, e ai suoi lettori. io faccio solo clic su “publish” e mi eclisso
:)
m
see the counter…
le visite a slowforward hanno dunque superato le 20mila (dal numero sono già esclusi i clic del sottoscritto, che WordPress non registra).
queste pagine hanno avuto in soli dieci mesi il numero di visite che il precedente slow-forward (su Splinder) aveva ricevuto nell’arco di circa tre anni.
credo che questo dato sia interessante (forse, e forse significativo) in riferimento al tipo di lavoro che viene proposto qui, e alle caratteristiche del weblog.
considerando cioè che chi visita slowforward non lo fa per lasciare commenti o per interagire, ma semplicemente per leggere quel che di volta in volta viene pubblicato. non c’è infatti spazio per i commenti, né per pubblicità o ads/annunci.
i link non sono in homepage ma in una pagina dedicata.
infine, slowforward non è uno spazio multiautore.
sembrerebbe di poter concludere che le visite sono “visite-per-il-contenuto”, in definitiva.
e sembrerebbero ormai essersi attestate da un minimo di 300 a un massimo di 700 a settimana.
§
grazie ai lettori
m.
Prende avvio una seconda serie di Slowforward, dopo il periodo in cui il laboratorio era stato ospitato da Splinder (marzo 2003 – agosto 2006).
La piattaforma WordPress, proprio perché per certi versi meno flessibile, permette di focalizzare l’attenzione sulla scrittura e la registrazione, su quanto pubblicato e sui draft: insomma sui contenuti piuttosto che sull’editing. Meno (preoccupazioni di) grafica e formattazione, più materiali. Inoltre, l’opportunità di caricare files pdf, doc, txt, jpg e gif si rivelerà preziosa.
Gli inserimenti saranno più frequenti e meno prolissi rispetto alla passata stagione. Saranno talvolta accompagnati da documenti, soprattutto in formato pdf.
Saranno ospitati testi di altri autori, e pubblicati inediti – o riproposti materiali variamente dispersi – miei e non miei.
Va detto che Slowforward non è una pagina di dialogo (non è un blog). Né ha le dimensioni e le urgenze e complessità del sito. Funziona semmai da semplice e irregolare cornice o ‘telemetro’ per inquadrare un laboratorio, come detto nella scheda di presentazione.
Offre poesia, prosa, critica, teoria della fotografia, immagini, voci. Installa delle opere in rete, le rende accessibili, liberamente consultabili. Si muove in fondo quasi come un archivio; e in parallelo (a volte sovrapponendosi) con GAMMM, flux e con altri siti avviati o in formazione.
A differenza di questi, però, non prescinde da una stretta dipendenza dalle linee di poetica personali, e dunque avrà connotati singolari e non slegati dai percorsi e progetti che vado strutturando & dissipando.
Si preparano novità interessanti, immagino. Rimanete connessi
Nuovo intervento su http://gammm.blogsome.com: un saggio (in inglese) sui testi di Jon Leon (e J.-M.Gleize)
Nuovi inserimenti su immag, differx, endoglosse, vispostock.
sabato, 12 agosto 2006 [link]
sono di volta in volta ritrovate le parole per la sottrazione, per l’assenza. banalmente si può rammentare che tutta la scrittura è in fondo un confronto con la mancanza, con i vari aspetti della dissoluzione, della perdita.
mentre non c’è un vocabolario per l’accumulo, per l’accatastamento illimitato. (che è la forma di una società di merci: una società in cui la forma di merce è ciò che descrive o si avvia a descrivere il complesso dell’esistente).
non è forse un caso che alcune tra le scritture più interessanti della nuova poesia francese, inglese e italiana (e non solo) si riapproprino di strutture elencative, installative. dell’enigma e della wunderkammer. del catalogo.