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Appello per una cultura della pace e contro la censura nella scuola pubblica
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha vietato al Cestes di svolgere il convegno di formazione per docenti “La scuola non si arruola”, oscurandolo dalla piattaforma ministeriale Sofia e ordinando ai dirigenti scolastici di non concedere il permesso di partecipazione.
La motivazione?
Secondo il Ministero, il rifiuto della guerra non sarebbe un tema “coerente” con le finalità della formazione dei docenti.
Oltre 1200 insegnanti si sono visti negare la possibilità di confrontarsi su temi fondamentali per chi lavora nella scuola:
• l’educazione alla pace;
• la comprensione storica dei genocidi;
• il rifiuto della guerra come mezzo per risolvere i conflitti.
Si tratta di un atto di censura gravissimo, mai visto nella scuola italiana dal dopoguerra a oggi.
Un attacco diretto alla libertà di insegnamento, alla libertà di pensiero e al diritto dei lavoratori della scuola a una formazione critica e indipendente.
Dietro questo divieto c’è il tentativo di zittire chi si oppone alla guerra e al genocidio in Palestina, chi ha dato vita alle straordinarie mobilitazioni e agli scioperi del 22 settembre e del 3 ottobre.
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✍ Chiediamo con questa petizione:
• Al Presidente della Repubblica di agire secondo le Sue competenze e le sue funzioni di garante della Costituzione al fine di tutelare il diritto alla libertà di formazione dei docenti;
• al Ministero dell’Istruzione e del Merito di revocare immediatamente il divieto e di reintegrare il convegno sulla piattaforma Sofia;
• che cessi ogni forma di censura politica nei confronti di chi educa alla pace e alla solidarietà tra i popoli;
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La scuola non si arruola e non si piega!
• La formazione è libera.
• Dire NO alla guerra e al genocidio è un dovere educativo.
• Nessun bavaglio sulla scuola pubblica!
Firma questa petizione per difendere la libertà di insegnamento, la libertà di pensiero e il diritto alla formazione indipendente
Chiara Cruciati oggi sul “manifesto”, a proposito di israele e dei continui bombardamenti che coinvolgono ogni tavolo di trattativa
Chiara Cruciati,
“il manifesto”, 12 ago. 2024
Lo schema si ripete da mesi, modello rintracciabile anche in offensive del passato, in Libano nel 2006, nella Cisgiordania della seconda Intifada: quando un cessate il fuoco sembra concretizzarsi, quando il dialogo procede seppur a tentoni, quando i mediatori internazionali a Parigi, al Cairo, a Doha limano dettagli e misurano al millimetro le concessioni all’una o all’altra parte, il governo israeliano sgancia la sua bomba.
Bombarda Gaza e bombarda il tavolo negoziale: due in uno, con una sola azione eclatante, mortifera e umiliante. Il triplo raid sulla scuola al-Tabin a Gaza City ne è l’ultimo esempio, poche ore dopo che lo stesso Netanyahu aveva annunciato l’invio del suo team negoziale al tavolo del 15 agosto, riaperto sull’onda di una rinnovata e disperata impellenza globale.
PARTIAMO dalla fine. Il 13 luglio nella «zona sicura» di Mawasi, lungo la costa sud, una serie di missili ha centrato le tende degli sfollati. Novanta uccisi, un bagno di sangue che Israele ha giustificato con un obiettivo: il capo militare di Hamas, Mohammed Deif. Colpirne uno. Dei 300 feriti molti moriranno nei giorni successivi.
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28 giugno, ostia: l’arte di fare la pace
14, 16 e 17 maggio 2024, roma, cineforum palestina: gaza – nakba – catastrofe
Per ricordare la Nakba a 76 anni dalla “catastrofe”, il genocidio del popolo palestinese espulso dalle sue terre con la violenza – 750.000 persone nel 1948, altre migliaia nel 1967 – e per riflettere sulla ulteriore catastrofe in corso a Gaza e in Cisgiordania, dal 14 al 17 maggio si terrà nella sala Zavattini dell’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico ETS (via Ostiense 106, Roma), in collaborazione con l’associazione Cultura è libertà, con Al Ard Film Festival e con Nazra Palestine Short Film Festival, una rassegna di film di autori e autrici palestinesi.
Con questa rassegna, ispirandosi a Zavattini e al suo impegno per la pace, L’AAMOD vuole mostrare un cinema che sappia suscitare nel pubblico l’indignazione per la cancellazione dell’umanità alla quale si sta assistendo: “Uomo, vieni fuori! Omo, veni foras!” era infatti l’incipit potente del film “La Veritàaaa” (1983).
Anche oggi far riemergere l’umanità, il desiderio di pace e di giustizia, e costruire un nuovo umanesimo sono obiettivi fondamentali per cui spendersi ed esporsi.
IL PROGRAMMA
Martedì 14 maggio – ore 18:00
Aurora Palandrani introduce:
NAKBA di Monica Maurer (11min; versione italiana)
1948: CREATION AND CATASTROPHE di Ahlam Mutaseb, Andy Triblett (75 min ; s.t. ita.)
Video-messaggio di Ahlam Mutaseb
Mercoledì 15 maggio
Partecipazione alle varie iniziative per il NAKBA-Day
Giovedì 16 maggio – ore 18:00
Milena Fiore introduce:
TO SHOOT AN ELEPHANT (Piombo Fuso, Gaza 2008) di Muhammad Rujailah and Alberto Arce (113 min; s.t. ita)
SALUTE TO GAZA (video musicali del Conservatorio Edward Said di Gaza, aprile 2024)
DRAWINGS FOR BETTER DREAMS (4 min) di May Odeh (regista e produttrice palestinese)
Video-messaggio da Gaza del Dr. Ezzaldeen Shalh
Venerdì 17 maggio – ore 19:00
Omaggio ai giornalisti e filmaker martiri a Gaza
Intervengono Monica Maurer, Alessandra Mecozzi e Vincenzo Vita
Video-messaggio del Prof. Ghassan Abu Sitta (Chirurgo a Gaza)
BANK OF TARGETS (26 min; s.t.ita) di Rushdi Sarraj
BETWEEN TWO CROSSINGS (42 min; s.t.Ita) di Yaser Murtaja
Video-omaggio a Rushdi e a Yaser di Al Ain Media, uccisi a Gaza
intervista a francesca albanese sul suo libro “j’accuse”
Intervista audio di Federico Raponi a Francesca Albanese, relatrice speciale dell’ONU e giurista, che presenta il suo libro
J’ACCUSE. Gli attacchi del 7 ottobre, Hamas, il terrorismo, Israele, l’apartheid in Palestina e la guerra (2023)
a Roma, presso la Sala delle Bandiere del Parlamento Europeo, giovedì 11 gennaio 2024
https://tuttascena1.wordpress.com/2024/01/10/francesca-albanese-jaccuse/

N.B.: le prenotazioni per la sala, per la presentazione del libro di Francesca Albanese, sono ora chiuse e i posti disponibili occupati; ma nel post è ascoltabile l’intervista di Federico Raponi all’autrice e l’incontro dell’11 può essere seguito in diretta all’indirizzo youtube https://www.youtube.com/watch?v=0M1UztGzLOs, ovvero:
il libro: https://www.ibs.it/j-accuse-attacchi-del-7-libro-francesca-albanese-christian-elia/e/9791222500027


