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gaza in the last 24 hours (beware: shocking content)

EXTREMELY STRONG CONTENT. BEWARE.
the last 24 hours in Gaza.
Sept 16th, 2025

>>> pay attention: the last images of the following video are extremely harsh <<<

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nella notte izrahell ha lanciato 37 attacchi in meno di venti minuti: l’offensiva su gaza city prosegue l’opera di genocidio

da Voce Ebraica per la Pace
https://www.instagram.com/p/DOpyItqiD01

GAZA CITY SOTTO ASSEDIO: L’OFFENSIVA FINALE DI ISRAELE

Stanotte Israele ha scatenato l’ennesima e più devastante escalation: un’offensiva terrestre accompagnata da decine di raid aerei e bombardamenti su Gaza City, con mezzi corazzati che hanno invaso le strade e un cielo illuminato dalle esplosioni.

Tel Aviv parla di “obiettivi militari”, ma la realtà è un’altra: a Gaza City vivono ancora centinaia di migliaia di civili, tra cui decine di migliaia di bambini senza alcuna via di fuga. In poche ore si sono registrate centinaia di esplosioni, palazzi sventrati, ospedali e scuole colpite, vittime sepolte sotto le macerie mentre i soccorsi non riescono a intervenire a causa dei bombardamenti incessanti.

Questa offensiva è stata preparata da giorni con finti avvisi di evacuazione e bombardamenti mirati a terrorizzare la popolazione: ora rischia di trasformarsi in una pulizia territoriale finale, un’occupazione che avanza tra fame e distruzione.

Chi invoca la “necessità militare” non può occultare la verità: Israele sta colpendo civili per ottenere un obiettivo politico. E chi tace o giustifica queste azioni è complice.

La comunità internazionale deve intervenire: imporre subito corridoi umanitari, bloccare la fornitura di armi e porre fine alla complicità diplomatica che permette di radere al suolo una città intera.

Non è solo cronaca, è un crimine che chiede responsabilità e resistenza civile. Gaza non può diventare l’ennesimo capitolo dell’indifferenza.

 

dormono per sempre

dormono per sempre, uccisi per sempre da israele

bambini piccolissimi uccisi da israele

https://www.instagram.com/reel/DOn7LreiOq6

#Gaza #genocide #genocidio #Palestine #Palestina #warcrimes #sionismo #zionism #israelestatocriminale #children #bambini #massacri #bambini

un articolo su charlie kirk e i sionisti, dal sito ‘the grayzone’

UN AMICO DI CHARLIE KIRK RIVELA: HA RIFIUTATO L’OFFERTA DI FINANZIAMENTI DI NETANYAHU, PRIMA DELLA SUA MORTE ERA “SPAVENTATO” DALLE FORZE FILO-ISRAELIANE

Una fonte vicina a Trump e amica di lunga data di Charlie Kirk racconta come la svolta del leader conservatore assassinato sull’influenza israeliana abbia provocato una reazione privata da parte degli alleati di Netanyahu, che lo ha lasciato agitato e spaventato. La fonte ha affermato che l’ansia si è diffusa all’interno dell’amministrazione Trump dopo la scoperta di un’apparente operazione di spionaggio israeliana.

di Max Blumenthal e Anya Parampil
12 settembre 2025, ‘The GrayZone’

Charlie Kirk ha rifiutato un’offerta fatta all’inizio di quest’anno dal Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu di organizzare una massiccia nuova iniezione di denaro sionista nella sua organizzazione Punto di Svolta USA (Turning Point USA), la più grande associazione giovanile conservatrice americana, secondo un amico di lunga data del commentatore assassinato che ha parlato a condizione di anonimato. La fonte ha riferito che il defunto promotore pro-Trump credeva che Netanyahu stesse cercando di intimidirlo e farlo tacere, mentre iniziava a mettere pubblicamente in discussione l’enorme influenza di Israele a Washington e chiedeva più spazio per criticarlo.

Nelle settimane precedenti al suo assassinio, avvenuto il 10 settembre, Kirk aveva iniziato a detestare il Primo Ministro israeliano, considerandolo un “bullo”, ha detto la fonte. Kirk era disgustato da ciò a cui aveva assistito all’interno dell’amministrazione Trump, dove Netanyahu cercava di dettare personalmente le decisioni del Presidente in materia di personale e sfruttava risorse israeliane come la miliardaria donatrice Miriam Adelson per tenere la Casa Bianca saldamente sotto il suo controllo. Continua a leggere

izrahell si candida a (anzi già vuole essere) 007 licenza di uccidere

questi sono un pericolo reale per ogni singolo abitante del pianeta Terra

https://www.facebook.com/share/p/19vC856wzx/

l’arbitrio è totale, soprattutto per un’entità affetta da una patologia di produzione sistematica compulsiva di menzogne

from ‘my voice, my choice’: european commission finally proposes the suspension of the eu-israel trade agreement

from
My Voice, My Choice

Dear community,

We have encouraging news from the European Union. Today the president of the European Commission Ursula von der Leyen made a major announcement in her speech to the European parliament:

“We will propose sanctions on the extremist ministers and on violent settlers and we will also propose a partial suspension of the Association Agreement on trade-related matters.”

We have been calling for the suspension of the EU-Israel trade agreement for months with  “Suspend the EU–Israel trade agreement. Stop the genocide.” that has already collected more than 375,000 signatures. It is unacceptable that the EU rewards Israel with preferential trade access that amounts to 28.8% of Israeli exports worth 15.9 billion euro a year, while a genocide is happening in Gaza.

Today’s announcement means the EU has taken 2 out of the 3 steps necessary to suspend the trade agreement. In July the official review recognized that Israel is violating human rights, today the commission has proposed the suspension of the agreement and now it is up to the European council where the heads of all EU member countries will vote on the proposal.

The suspension will take effect only if a qualified majority of 15 member states  representing at least 65% of the EU population will vote in for it. This means that we must pressure member states, especially Italy and Germany, that have been most hesitant to act, to do the right thing. The suspension of the trade agreement is crutial if we want to end the genocide in Gaza.

[share the petition]

In her speech von der Leyen pointed out that what is happening in Gaza has shaken the conscience of the world: that people are being killed while begging for food; that mothers are holding lifeless babies; that famine, created by human hands, can never be used as a weapon against civilians. She admitted that the European Union cannot afford to be paralysed when it comes to Palestine. Now it is up to the leaders of EU member states to also recognize these brutal facts.

We are watching closely, and we will keep you informed.

My Voice, My Choice team

Fuori israele dai mondiali!

da firmare: https://secure.avaaz.org/campaign/it/ban_israel_from_the_world_cup_loc/

Alla FIFA e alla UEFA, e a tutte le federazioni e le squadre nazionali:

“Come cittadini di tutto il mondo, vi chiediamo di sospendere Israele dalla Coppa del Mondo fino a quando il suo governo non smetterà di attaccare civili a Gaza e non rispetterà pienamente il diritto internazionale.”

Sono oltre 55mila i palestinesi morti negli ultimi 2 anni: famiglie, bambini e l’equivalente di intere squadre di atleti. Eppure, la FIFA stende il tappeto rosso a Israele.

Ma succede che, a una settimana dalla partita di qualificazione ai Mondiali Italia-Israele, gli allenatori italiani prendono posizione: chiedono alla FIFA e alla UEFA di sospendere Israele dalle competizioni.

Una simile sospensione contribuirebbe a creare il vuoto intorno a Israele e passerebbe il messaggio che nessun Paese che commette un genocidio può avere un ruolo sulla scena globale.

La FIFA ha escluso la Russia dai Mondiali e dagli Europei quando ha invaso l’Ucraina. Perché in quel caso ha preso posizione, ma ora chiude un occhio sui crimini di guerra di Israele? Con milioni di voci a sostegno della petizione degli allenatori, la FIFA non avrà altra scelta che alzare il cartellino rosso.

google firma un contratto da 45 milioni di dollari per diffondere propaganda israeliana 

#google firma un contratto da 45 milioni di dollari per diffondere #propaganda israeliana

al link i dettagli:

https://www.instagram.com/reel/DOLVp30DMPU/

#Gaza #genocide #genocidio #Palestine #Palestina #warcrimes #sionismo #zionism #starvingpeople #starvingcivilians #iof #idf #colonialism #sionisti #izrahell #israelterroriststate #invasion #israelcriminalstate #israelestatocriminale #children #bambini #massacri #deportazione #concentramento #famearmadiguerra

24 minuti di applausi, 24 mesi di ritardo

24 minuti di applausi per il documentario, presentato al festival di Venezia, dedicato a Hind Rajab e all’atroce esecuzione che l’esercito sionista ha messo in atto, uccidendo lei, la giovane Layan, e gli altri familiari che erano con loro, oltre ai due operatori della mezzaluna rossa mandati in soccorso.

applausi necessari, commossi, importanti. l’occidente si sveglia, ma i mesi e i morti intercorsi sono tanti, troppi. il genocidio va avanti da quasi 24 mesi.

un’idea diversa di umanità, che è nelle teste e nei corpi di chiunque anche per una sola volta abbia ascoltato le urla di Layan e i colpi della mitragliatrice israeliana, e abbia visto e sentito due anni di urla e gente innocente bruciata viva, chiede altro, molto altro: chiede che si risolvano, anzi che si cancellino alla radice tutte le mostruosità che stanno alla base delle migliaia di bambine e bambini, e donne e uomini, che il sionismo genocida ha cancellato E STA CANCELLANDO precisamente adesso, mentro scrivo e leggete queste righe.

il sionismo va eradicato con l’intelligenza, la cultura, l’educazione di base. ma tra quanti decenni sarà anche solo pensabile questo? meglio: sarà, in assoluto?

lo stato di israele non può fare solo ammenda o deporre le armi, questo è il grado zero, o forse il -1.

israele deve dimostrare coi fatti di non tollerare, di rifiutare radicalmente il sionismo e le sue prassi omicide, razziste, suprematiste, coloniali, militarmente aggressive: teocratiche o laiche che siano. e non può farlo, perché questi orrori (e non altro) fondano israele e l’idea stessa di uno stato etnico. ne impalcano le basi, la struttura intera. l’apartheid non ne è la deviazione ma l’anima.

il furto di terre, la rapacità coloniale, l’ideologia d’invasione armata, di disprezzo e omicidio, sono israele.

sono, questi orrori, l’antisemitismo incarnato, inoltre. l’antiebraismo più violento pensabile. il negativo di tutto ciò che il nazismo voleva sterminare e ha sterminato.


#Gaza #genocide #genocidio #Palestine #Palestina #warcrimes #sionismo #zionism #starvingpeople #starvingcivilians #iof #idf #colonialism #sionisti #izrahell #israelterroriststate #invasion #israelcriminalstate #israelestatocriminale #children #bambini #massacri #deportazione #concentramento #famearmadiguerra #Hind #HindRajab

Sandro Ruotolo: interrogazione al parlamento europeo sui giornalisti palestinesi uccisi da israele

Bruxelles, 2 settembre 2025

Sandro Ruotolo

Oggi ho depositato un’interrogazione scritta al Parlamento europeo, firmata da 100 eurodeputati appartenenti a quasi tutti i gruppi politici.

Con questa iniziativa chiediamo all’Alto Rappresentante per la politica estera europea, Kaja Kallas, di fare pressioni sulle Nazioni Unite affinché si istituisca:

una commissione internazionale d’inchiesta sugli attacchi contro i giornalisti a Gaza

e si creino meccanismi di protezione internazionale per i reporter che operano nelle zone di conflitto

Questa interrogazione nasce dopo due gravissimi attacchi avvenuti in agosto:

il 10 agosto, sei giornalisti di Al Jazeera sono stati uccisi nel bombardamento dell’ospedale Al-Shifa

il 25 agosto, altri cinque cronisti sono morti nel complesso medico Al-Nasser di Khan Younis

Ho firmato e presentato l’interrogazione insieme a Nicola Zingaretti, capo delegazione del PD al Parlamento europeo, come secondo firmatario.

Insieme, abbiamo consegnato simbolicamente le 100 firme a Yousef Khader Habache, rappresentante europeo del Sindacato dei Giornalisti Palestinesi, e a Shuruq As’ad, giornalista e membro del sindacato.

I numeri che ci arrivano da Gaza sono drammatici:

Dal 7 ottobre 2023, 247 giornalisti e operatori dei media palestinesi sono stati uccisi, pari al 13% della stampa di Gaza, tra cui 34 donne.

Oltre 520 sono rimasti feriti. Più di 800 familiari di cronisti sono morti.

Circa 1700 giornalisti sono stati costretti a sfollare più volte e 800 di loro vivono e lavorano in tende o ospedali senza elettricità, acqua e internet.

Sono stati registrati 206 giornalisti arrestati, di cui 55 ancora detenuti.

L’esercito israeliano ha distrutto 115 redazioni giornalistiche con bombardamenti e attacchi di carri armati.

In Cisgiordania e a Gerusalemme, ha chiuso 5 media e distrutto o sigillato 12 tipografie.

Insieme a Nicola Zingaretti, stiamo lavorando perché il Parlamento europeo si esprima con una risoluzione formale chiara. Come ha dichiarato lui stesso:

> «L’immobilismo dell’Europa è figlio della scelta di molti governi europei che, a parte i comunicati, bloccano qualsiasi iniziativa. Stiamo lavorando affinché il Parlamento europeo arrivi ad una risoluzione formale chiara, un passaggio fondamentale per affermare il diritto alla verità e alla giustizia del popolo palestinese».

Chi colpisce i giornalisti colpisce il diritto a conoscere la verità.

Per questo chiediamo all’Unione europea di agire con determinazione: serve una commissione di inchiesta e meccanismi di protezione internazionale per chi rischia la vita ogni giorno pur di raccontare quello che accade.

Sostengo con convinzione anche l’iniziativa del Sindacato dei Giornalisti Palestinesi di organizzare una barca di reporter verso Gaza. È un gesto di coraggio e di verità che merita il nostro appoggio.

Hanno firmato l’interrogazione: Continua a leggere

renoize, festival antifascista: a roma, parco schuster, dal 4 al 6 settembre

renoize2025 a parco schuster
Dal 2008, RENOIZE a Parco Schuster è ricordare Renato, realizzando i suoi sogni.
RENOIZE è politica, musica, teatro, laboratori, sport popolare, socialità.
RENOIZE è l’ appuntamento da cui ripartire insieme ogni maledetto settembre, da quella maledetta sera di fine agosto del 2006.
RENOIZE, a ottant’anni dalla Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, è spazio di resistenza e costruzione collettiva di un mondo dove semplicemente il fascismo non sia previsto.
RENOIZE è un festival antifascista, gratuito e autogestito, costruito collettivamente grazie all’ impegno, alla generosità e alla passione di chi, anno dopo anno, continua a crederci.
RENOIZE è tutto questo e molto di più!
RENOIZE “Sta nell’immaginazione, nella musica sull’erba, sta nella provocazione, nel lavoro della talpa, nella storia del futuro, nel presente senza storia, nei momenti di ubriachezza, negli istanti di memoria…sta nei sogni dei teppisti e nei giochi dei bambini”
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 VILLAGGIO DELLE RESISTENZE | 17:00 – 18:30
• Workshop : Cura e autocura collettiva
• Letture per bambinɜ 0–6 anni (a cura di SCOSSE APS)
• Laboratorio La scuola dei sogni (a cura dei doposcuola popolari Mammut e Quarticciolo)
 GAZEBO CHE GUEVARA
Ore 17:00 → Laboratorio di sartoria e pittura per grandi e piccolɜ
Ore 18:00 → Presentazione: “Sotto le mura di Gerusalemme” di e con Tano D’Amico
️ AREA DIBATTITI | 18:00
“Dentro e fuori la scuola”
Pratiche di rottura e autonomia nel mondo dell’educazione.
 AREA SPETTACOLI | 19:00 – Il Circo Palacinca
Capitan Palacinca e Il furbo Jok, girando il mondo hanno raccolto straordinarie attrazioni ed appreso incedibili abilità magiche e circensi con le quali propongono un variegato varietà totalmente imprevedibile…
 AREA CONCERTI | dalle 20:30
• Daniele Fabbri
• Lino Musella
• Ascanio Celestini in dialogo con Moni Ovadia
• Acme
• Dimensione Brama
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 VILLAGGIO DELLE RESISTENZE | 17:00 – 18:30
• Presentazione libro: “Ritorno a Gaza. Scritti di donne italopalestinesi sul genocidio ” (a cura di Mjriam Abu Samra – Ed. Q)
• Laboratorio di cianotipia
 GAZEBO CHE GUEVARA
ore 17:00 → Laboratorio di sartoria e pittura per grandi e piccolɜ
ore 18:00 → Laboratorio di iperstizione e scrittura
️ AREA DIBATTITI | 18:00
“Quando il fascismo si fa istituzione: costruiamo reti di resistenza globali”
Una tavola rotonda necessaria e urgente, per orientarsi tra le retoriche di cui fa uso il sistema per mantenere il consenso e su quali linee di sfruttamento e marginalizzazione vengono utilizzate per dividere, frammentare, isolare e impaurire. Costruendo insieme una mappa delle resistenze.
 AREA SPETTACOLI | 19:00 – Circofficina Cabaret
Una kermesse di numeri con artistɜ di ogni sorta e da ogni dove.
Giocolierɜ, Acrobatɜ, Clown, Teatranti, Maghɜ, Musicistɜ, Artistɜ di Strada, collaboreranno per la riuscita di questo Spettacolo.
La Circofficina è uno spazio libero di allenamento, creazione, condivisione d’arte, dal circo alla musica, al teatro, alla danza.
 AREA CONCERTI | dalle 20:30
• Little Big Band “Tra le righe”
• Alessandro Liberini
• Napodano
• Naked Zippo
• Meganoidi
• DJ Set Mr3p
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 VILLAGGIO DELLE RESISTENZE | 17:00 – 18:30
Presentazione libro: “Ho ancora le mani per scrivere. Testimonianze dal genocidio a Gaza” (a cura di Aldo Nicosia – Ed. Q)
 GAZEBO CHE GUEVARA | 18:00
Presentazione: “Una pianta ci salverà. Storia virtuosa della canapa” di e con Matteo Mantero
️ AREA DIBATTITI | 18:00 – “Scioperare guerre e genocidio”
Pratiche dentro il nuovo regime di guerra contro colonialismo, riarmo, tagli a reddito e salari.
GAZEBO ENOIZE | Ore 18:30
“Il naso nel bicchiere” – Workshop sull’analisi sensoriale del vino a cura di progetto Enoize.
 AREA SPETTACOLI | 19:00 – “Zio Lupo”
Zio Lupo è un pretesto per raccontare teatralmente insieme ai bambini del pubblico la favola attraverso il coinvolgimento di Lucindina, una dispettosa bambina che pagherà cari i suoi capricci.
 AREA CONCERTI | dalle 20:30
• Sista gaia & Mauro Aniene (orange beat)
• Wild Mint
• Queen of Saba
• HiShine
• DJ Set SailorTrash & Moover
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 VILLAGGIO DELLE RESISTENZE – Laboratori creativi:
 Aquiloni ·  Ventagli ·  Pañuelos · ✂️ Origami ·  Cartonati · ️ Caccia al tesoro
️ AREA COMUNE | 17:00 – 01:00
Mostre – Video – Installazioni – Banchetti informativi – Bar – Cucine dal mondo
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 CM RIAE A PRO SHSE
 Indirizzo: Piazzale Ostiense, 00154 Roma (di fronte alla Basilica di San Paolo)
 Metro B – Fermata: San Paolo Basilica (3 min a piedi)
Bus: linee 23, 769, n716, nMB
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Un Grazie ad @evasa_ per il bellissimo manifesto!
(https://www.instagram.com/evasa___/)

la rete non è la rete dei discorsi (delle interpretazioni)

in un nuovo “pod al popolo” (numero #077) mi sono appena interrogato sulla “catena social” e il genocidio: https://slowforward.net/2025/08/27/pap-077-la-catena-social-e-il-genocidio/
cercando di non ridurre il discorso della rete a una banale “rete dei discorsi”, bidimensionale e strumentale.