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Intervista audio di Federico Raponi a Francesca Albanese, relatrice speciale dell’ONU e giurista, che presenta il suo libro
J’ACCUSE. Gli attacchi del 7 ottobre, Hamas, il terrorismo, Israele, l’apartheid in Palestina e la guerra (2023)
a Roma, presso la Sala delle Bandiere del Parlamento Europeo, giovedì 11 gennaio 2024
https://tuttascena1.wordpress.com/2024/01/10/francesca-albanese-jaccuse/

N.B.: le prenotazioni per la sala, per la presentazione del libro di Francesca Albanese, sono ora chiuse e i posti disponibili occupati; ma nel post è ascoltabile l’intervista di Federico Raponi all’autrice e l’incontro dell’11 può essere seguito in diretta all’indirizzo youtube https://www.youtube.com/watch?v=0M1UztGzLOs, ovvero:
il libro: https://www.ibs.it/j-accuse-attacchi-del-7-libro-francesca-albanese-christian-elia/e/9791222500027

La mostra prosegue fino 24 gennaio 2024 dal lunedi al giovedi 10-13 / 14-16,30; venerdi 10-13 Prenotazione su http://fmb.my.to/19
Primo vernissage 10 gennaio, secondo vernissage 17 gennaio h. 17.
Tutta Scena Teatro ★ Radio Onda Rossa 87.9 fm
oggi, martedì 9 gennaio 2024, alle ore 14
● LA CADUTA
di Friedrich Dürrenmatt
scrittura scenica collettiva
ideazione scene e regia: Lisa Ferlazzo Natoli
registi collaboratori: Fortunato Leccese e Alice Palazzi
assistente alla regia e alle scene: Lorena De Gregorio
con:
Asia Coronella, Dalila De Marco, Giuseppe Follacchio, Sebastian
Marzak, Flavio Murialdi, Giovanni Pizzigoni, Massimo Risi,
collaborazione al progetto: Luca Staiano, Maddalena Parise e Camilla Carè
Sistemati i personaggi come pedine su una scacchiera, Dürrenmatt dà il via a uno dei giochi più raffinati e crudeli, mettendo a nudo le ipocrisie, i sottintesi e le ambiguità delle strutture del potere. Vincolati da sottili fili mentali a una ragnatela che acquista sempre più una dimensione reale, i protagonisti iniziano a sbranarsi a vicenda, rivelando retroscena meschini, scambiandosi accuse, rompendo e creando alleanze. Invece di agire nell’interesse della comunità, ai quindici importa soltanto comandare e ottenere più potere. Non c’è spazio per ideali e valori, dubbi o risentimenti. Un congegno narrativo di precisione e tensione, che fa serpeggiare un dubbio: e se fosse proprio l’uomo con la sua sconfinata sete di potere a essere incapace di ambire a valori più giusti?
https://archive.org/details/la.caduta (48′)
info: https://www.facebook.com/events/320096335095742/
Poieti, non ci crederete ma perfino Tarkos usava l’io. Forse allora non sta lì il problema? Breaking news: nessuno vi ha mai detto che il problema sta nella grammatica. Apparecchiatevi dunque ad ascoltare l’inconcepibile, registrato malamente flaneriando dal vostro problema preferito su Pod al popolo. Il podcast irregolare, ennesimo fail again fail better dell’occidente postremo. Buon ascolto.

La segnalazione delle due iniziative recenti pro-Palestina, ossia l’appello degli intellettuali al mondo della cultura e la lettera al Presidente Mattarella, si affiancano a (e in nessun caso mettono in secondo piano) due appelli precedenti ai quali ho dato spazio qui su slowforward:
invito chi lo desidera a sottoscriverli
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Per la prima volta a Roma
giovedì 11 gennaio, h. 21
presso la Cappella Orsini
in Via di Grotta Pinta 21 (Campo de Fiori)
nell’ambito della rassegna La Scena Capovolta
Mise en espace/reading de
IL SERPENTE
di Luigi Malerba
Adattamento e regia di Francesco Laruffa
Con Francesco Laruffa
e la partecipazione di Paola Barini
Il romanzo Il serpente di Luigi Malerba è una perla della letteratura italiana del secondo Novecento difficilmente catalogabile in un genere. Un giallo? Un flusso di coscienza allucinato? Un racconto metafisico venato di umorismo ? Un po’ tutto questo, ma anche una struttura narrativa che nega e smentisce il racconto stesso spiazzando continuamente il lettore. Malerba crea una vicenda kafkiana, ossessiva, claustrofobica, con tratti decisamente umoristici e la ambienta nel cuore di una Roma di metà degli anni ’60. In una società come quella di oggi che tende sempre più ad una esistenza “social”, una storia così estrema ma anche così umana può suggerire una riflessione su alcune dinamiche individuali della nostra mente e dei nostri istinti.
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