Archivi categoria: ricostruzioni

max blumenthal & others: about oct 7th, the “hannibal directive”, and some israeli forces targeting israeli civilians


“For all the sensationalism surrounding the events of Oct. 7, when Hamas broke through the Gaza fence and seized territory in the Gaza Envelope as part of Operation Al-Aqsa Flood, there is still much that we do not know. The official Israeli death toll from the attack is estimated at 1,200 civilians, revised from an initial estimate of 1,400. Among this figure are several hundred civilians, which Israel says were killed by Hamas militants. Other testimony from survivors of Oct. 7 suggests an alternative explanation—that in its fervor to defeat Hamas, Israeli commanders may have willingly targeted and sacrificed Israeli soldiers and civilians in the crossfire. Max Blumenthal of The Grayzone joins The Chris Hedges Report for an in-depth look”.
[heres the transcript]
*
&:
Israel admits killing its own people at music festival on October 7
https://dohanews.co/israel-admits-killing-its-own-people-at-music-festival-on-october-7/
Israel army kills its citizens during October 7 attacks – report | IDF accused of killing Israeli civilians on October 7
https://www.anews.com.tr/middle-east/2023/11/10/israel-army-kills-its-citizens-during-october-7-attacks-report-idf-accused-of-killing-israeli-civilians-on-october-7

In Italian: https://www.adnkronos.com/internazionale/esteri/israele-un-elicottero-dellesercito-ha-sparato-ai-giovani-del-rave_1fcU18sU2ME2fzoLxZdrGD
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oggi, 22 novembre, a firenze: jennifer scappettone, “smokepenny lyrichord heavenbred” + brutal archives + amin ezzazouli

OGGI, 22 novembre, a Firenze, h. 21 @ Circolo Arci Progresso Firenze
Via Vittorio Emanuele II, 135A (Firenze)
con
La Chute associazione culturale 

Jennifer Scappettone

(Chicago)

porta al Progresso una performance unica, fatta di poesia composta, di testi di archivio, video documentario, e suono.
Per la prima italiana, ‘Smokepenny Lyrichord Heavenbred’ sarà una composizione multimediale “spontanea” con batteria, sampler e ottoni elettrici dell’idiosincratico duo musicale Brutal Archives (Jacopo Andreini e Charles Ferris).

→ In apertura un set di Amine Ezzazouli, tra gnawa tradizionale e immaginifica in trio elettrico
→ Inizio ore 21:00, ingresso 8€ (riservato soci arci)
informazioni
assculturalelachute@gmail.com
339.8615225 333.7662434

evento facebook:
https://www.facebook.com/events/s/jennifer-scappettone-brutal-ar/710505763953032/

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il sionismo e il suo presunto diritto alla distruzione di civili innocenti (2)

che poi, riflettendoci, uno dice:

bombardano il campo di Jabalia la prima volta, e fanno 100 vittime civili. tra queste, il loro obiettivo: un ufficiale di Hamas, dicono. quindi ne ammazzano 100 per beccarne uno (disintegrato senza processo, è ovvio, ma questo lo mettiamo tra parentesi).

poi proclamano che sotto l’ospedale Al Shifa c’è un (o il) quartier generale di Hamas, e allora via, bombardamenti, assedio, cecchini che sparano alle finestre, invasione dei reparti, morte di pazienti (22 in terapia intensiva: togliere carburante ed elettricità a un ospedale = assassinare). e obbligo di evacuazione dei medici, minacciati armi in pugno.
non si sa se e quando ai 39 neonati prematuri estratti dalle incubatrici ormai spente sarà permesso di trovare rifugio in Egitto. sempre che gli eroi dell’idf non facciano saltare l’ambulanza che li trasporta.

quindi riflettendoci uno dice: i palestinesi sarebbero “human animals” e i sionisti il popolo eletto? forse questo strano dio ha scelto i sionisti perché sono bravi a fare il tiro a segno con le abitazioni civili, le sedi Onu, i campi profughi, i giornalisti, i medici, i bambini? dev’essere per questo: dio elegge i popoli in base alla mira.

i bambini, se riescono a nascere e crescere, sono bersagli difficili, piccoli e mobili, ma i sionisti sono ottimamente addestrati a centrarli. così dio li elegge.
e – meanwhile – un po’ più a nord lo stesso dio benedice e firma (attraverso la mano secolare dei mille legali specialisti di faccende cisgiordane) gli atti di espropriazione e conquista, pardon, regolare possesso, di case e terreni altrui, militarmente=legalmente sottratti dai coloni(zzatori) agli animaleschi “arabs”.

ma torniamo al “tema” ospedale, per chiudere.

poniamo che poi alla fine si trovino questi fantomatici tunnel di terroristi sotto Al Shifa o sotto altri ospedali immancabilmente assediati, colpiti e invasi dai sionisti. come è ovvio, tali tunnel, ammesso che esistano, saranno vuoti, perché – dopo tutti i botti sparati – anche in una trama Disney per quattrenni i cattivi sarebbero scappati.

e allora?

per prendere possesso di tunnel vuoti tu butti giù un ospedale, ammazzi medici e pazienti, neonati e disabili? per fare che?

  • per sputtanarti la divisa (del resto già insanguinata da decenni) davanti al mondo intero.
  • per non liberare nemmeno un ostaggio.
  • per non catturare alcun terrorista, anzi per crearne di nuovi (fatti due conti: 12mila morti… quante migliaia di figli nipoti padri fratelli logicamente assetati di giustizia o vendetta generano?).
  • per spingere mezzo mondo a invocare una Norimberga che ti inchiodi e ti storicizzi come sterco supremo.
  • per far tentennare perfino #genocidejoe.
  • per rischiare di scatenare un conflitto allargato, potenzialmente mondiale.

ma allora… i sionisti a colazione mangiano forse pane e volpe?

no, al contrario. è che, come forse diventerà chiaro un giorno perfino ai neuropenici della destra italiana, davanti al gas estraibile dalle acque della costa di Gaza, i diritti umani e l’opinione degli stati e della storia non hanno peso alcuno sulla bilancia delle priorità.

per qualcuno l’infame Zyklon B è stato uno strumento, decenni fa. per qualcun altro il gas naturale è uno scopo, oggi.

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la lettera di anne boyer, le sue dimissioni dal ‘new york times’

Un frammento:
“[…] The world, the future, our hearts—everything grows smaller and harder from this war. It is not only a war of missiles and land invasions. It is an ongoing war against the people of Palestine, people who have resisted throughout decades of occupation, forced dislocation, deprivation, surveillance, siege, imprisonment, and torture.

Because our status quo is self-expression, sometimes the most effective mode of protest for artists is to refuse. […]”

Il testo completo è qui: 
https://lithub.com/read-anne-boyers-extraordinary-resignation-letter-from-the-new-york-times/

18 novembre: aggiornamenti su al shifa, dal canale youtube di al jazeera

Mohammed Zaqout insists that Israeli forces gave staff and patients at al-Shifa Hospital in Gaza the order to evacuate this morning.

“I categorically deny these false allegations [that evacuation was requested] … despite the difficult situation, the medical staff were working and operating … we were forced to leave at gunpoint,” he told Al Jazeera.

Moreover, Zaqout said that a list of critical patients has been handed to the Red Cross to be taken to Egypt for treatment, but that he is still awaiting updates on the issue.

Jihad Abu Shanab has described the scenes near the al-Ahli Arab Hospital, also known as Baptist Hospital, as “total destruction”.

Here are his translated comments:

The vicinity around the hospital has been levelled to the ground.
Dozens of dead bodies are scattered on the streets.
Many of the bodies have been changed beyond recognition.
People are trying to do everything to bury as many people possible.

18 nov 2023
#aljazeeraenglish #BreakingNews #aljazeeralivenews

7mila persone in trappola nell’ospedale di al shifa

da Radio Popolare:

Oltre 7mila persone in trappola nell’ospedale di Al Shifa

“I tentativi di Israele di ridurre al minimo le vittime civili non hanno avuto successo”. A dirlo è il premier Benjamin Netanyahu in un’intervista a CBS, accusando Hamas di questo e spiegando che Israele sta facendo il possibile per evitarle. Intanto i bombardamenti sulla striscia di Gaza continuano. Secondo il bilancio aggiornato dal Ministero della Salute sono almeno 12mila i morti nella striscia, più di 5mila bambini. Ci sarebbero anche più di 3.700 dispersi e oltre 30mila feriti. Oggi almeno 18 persone sono state uccise in un raid sul campo profughi di Jabalia, mentre decine di persone sarebbero morte in un attacco su una scuola a sud di Gaza City, secondo l’ospedale indonesiano.

Il direttore dell’ospedale di Al Shifa ha detto che nella notte tutti i pazienti che erano in terapia intensiva sono morti a causa della mancanza di elettricità. In totale 22 persone.

Per il terzo giorno consecutivo i militari israeliani sono all’interno della struttura dove stanno cercando quello che è stato definito come un importante centro strategico di Hamas. Per il momento non sono state fornite prove che ne potrebbero dimostrare l’esistenza. Ciò che è stato recuperato, ad ora, sono una quindicina di Kalashnikov, l’ingresso di un tunnel, alcune uniformi militari e alcune granate. Naturalmente la scoperta e la prova dell’esistenza di un importante quartier generale di Hamas sotto l’ospedale sono ancora possibili, intanto, però, secondo il direttore di Al Shifa ci sono circa 7mila persone – tra pazienti, medici e sfollati – intrappolate nella struttura senza cibo né acqua.
A Gerusalemme abbiamo raggiunto al telefono Andrea de Domenico, portavoce dell’ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari in Palestina: https://www.radiopopolare.it/riassunto-della-giornata-notizie-venerdi-17-novembre/#2

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[ un video: ️
https://www.facebook.com/share/r/fF1b8uAx65YgeXyo/ ]

oggi, 18 novembre, a milano: manganelli al castello sforzesco

dopo Palermo e Torino prosegue il MANGANELLI ONYRIC MYSTERY TOUR

EMIGRAZIONI ONIRICHE. SCRITTI SULLE ARTI
a cura di Andrea Cortellessa, Adelphi 2023
con Marco Belpoliti
Milano, Castello Sforzesco, Biblioteca delle arti, OGGI, sabato 18 novembre, alle 17:30

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oggi, 17 novembre, a milano: presentazione di ‘riga’ n. 45, su giulia niccolai

RIGA 45. GIULIA NICCOLAI
a cura di Marco Belpoliti, Alessandro Giammei e Nunzia Palmieri
Quodlibet, 2023
con Barbara Anceschi e Andrea Cortellessa
Milano, Libreria Verso, OGGI, venerdì 17 novembre alle 18:30