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il collasso della sanità pubblica
abbonatevi al “manifesto” e leggete questo articolo di Ivan Cavicchi, 17 dicembre 2022:
L’EMERGENZA SILENZIOSA. Il governo mette la solita pezza senza tappare il buco, cioè conferma la de-capitalizzazione per contenere la spesa sanitaria e i tetti come limiti invalicabili
1 dicembre, h. 21, tavola rotonda online del ‘manifesto’ sulla crisi delle piattaforme digitali
i felix della camera verde: due recensioni (di laura pugno e di marina pizzi) nel 2007
Laura Pugno recensisce Zaffarano e Bortolotti:
https://slowforward.files.wordpress.com/2022/09/laura-pugno-recensisce-i-primi-due-felix.pdf
Marina Pizzi recensisce Zaffarano:
https://slowforward.files.wordpress.com/2022/09/marina-pizzi-recensisce-e-lamore-fiorira…pdf
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de martino e gli scrittori
una recensione di Giuseppe Muraca:

https://ilmanifesto.it/ernesto-de-martino-e-la-letteratura-una-singolare-complessita
dal “manifesto” (29 dic. 2012)
Tonino Perna
Il Professor Monti nel presentare la sua agenda-programma per le prossime elezioni ha attaccato la Cgil e Vendola, sostenendo che sono dei conservatori, che rappresentano ormai posizioni arcaiche che impediscono all’Italia di crescere, modernizzarsi. E Monti, bisogna ammetterlo, questa volta ha ragione.
Siamo in tanti ad essere diventati conservatori perché vogliamo conservare i diritti del lavoro conquistati in decenni di lotte sociali, perché vogliamo conservare il welfare come diritto alla sanità pubblica, all’istruzione statale , all’indennità di disoccupazione. Siamo decisamente conservatori perché vogliamo proteggere l’ambiente e gli ecosistemi dalla violenza delle grandi opere (come il Ponte sullo Stretto o la Tav in Val Susa), perché vogliamo conservare la salute contro le tecnologie inquinanti e pericolose (centrali nucleari ed a carbone, inceneritori, petrolchimici, prodotti Ogm ecc.), perché vogliamo conservare i paesaggi contro la cementificazione che ha coperto un decimo del territorio agricolo italiano, contro le trivellazioni petrolifere che hanno ridotto intere regioni (dalla Lucania alla Emilia al sud-est della Sicilia) a “formaggio svizzero”. Siamo quelli che si battono ad oltranza per la difesa del territorio, della sua storia, identità, memoria (quelli del bel libro No Tav d’Italia curato da Gigi Sullo ed Anna Pizzo). E non ce ne importa niente della crescita se non ci spiegano di che cosa si tratta. Continua a leggere
fuori dalle aule giudiziarie
“il manifesto”, 26 sett. 2012, p. 11
http://www.ilmanifesto.it/area-abbonati/in-edicola/manip2n1/20120926/manip2pg/11/manip2pz/329200/
oggi: recensione di cecilia bello minciacchi a “in rebus” (su alias/talpalibri)
la sanità sta bene
sul “manifesto” di ieri
segnalo questo notevole articolodi Gian Maria Annovi, su Eliot/Waste Land.
sul “manifesto” di ieri: http://www.ilmanifesto.it/area-abbonati/in-edicola/manip2n1/20120810/manip2pg/10/manip2pz/327092/
[accodo (en passant) un rinvio a una riflessione personale sul Tiresia di Giuliano Mesa, a proposito del quale facevo riferimento al poemetto eliotiano: http://puntocritico.eu/?p=1213]
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su “locomotrix”: amelia rosselli tradotta da jennifer scappettone
Intervista a Matteo Guglielmo sulla Somalia
da Olivier Favier:
Sul “manifesto” è uscita una versione ridotta dell’intervista a Matteo Guglielmo. Quelli che la vogliono leggere in francese la possono trovare su Rue 89 in versione ridotta, in versione integrale su Dormira jamais.
Di nuovo una carestia è annunciata nel Sahel per la primavera, e per adesso nessun giornale importante, almeno in Francia, ha dedicato un articolo al problema.



