“Quanti civili avete ucciso? Sapete quanti terroristi sono morti ma non quanti civili? Sei un portavoce del governo, sei autorizzato a dirmi quanti terroristi avete ucciso ma non quanti civili. Non capisco”. Un giornalista vero fa domande scomode. Non si piega. Lascia senza parole. pic.twitter.com/aGsSIZ55zH
— Antonella Napoli (@AntonellaNapoli) May 28, 2024
Archivi categoria: segnalazioni e avvistamenti
Le invenzioni del governo italiano per coprire i massacri in corso a Gaza. Ma, esattamente, che trappola rotta gira e scatta nella testa del governo?
Costituire e ampliare reti sociali indipendenti
Roma, 30 maggio / 1 giugno: Festival della memoria e della Liberazione
8 israeli missiles target an unrwa displacement camp in rafah
https://x.com/QudsNen/status/1794817334428803453https://x.com/QudsNen/status/1794817334428803453
31 maggio / 1 giugno, incontri “da Tripoli a Roma: immaginare e costruire nuovi passaggi sicuri” _ per le migrazioni
ricevo da Baobab Experience e condivido:
Da Tripoli a Roma
Immaginare e costruire nuovi passaggi sicuri
Roma,
31 maggio 2024 – Università Pontificia Gregoriana
1 giugno 2024 – Spin Time Labs
Refugees in Libya, insieme alla sua alleanza, organizza un evento di due giorni di dibattiti e formazione, con l’obiettivo di immaginare e costruire nuove vie d’ingresso legali dalla Libia in Italia e di ampliare quelle esistenti.
Parteciperanno figure istituzionali di Roma Capitale, della chiesa cattolica ed evangelica, delle organizzazioni internazionali, dell’università, del sindacato, del lavoro, delle ONG di mare e di terra, di avvocati, giornalisti e membri delle reti di movimenti sociali delle città accoglienti.
“Siamo molto orgogliosi – dichiara David Yambio, portavoce di Refugees in Libya – che l’alleanza a sostegno del nostro movimento si stia allargando, ma non basta. Più di 200 difensori dei diritti umani sono ancora bloccati in Libia, dove ogni giorno rischiano di venire catturati e deportati nei lager, dove ogni giorno migliaia di persone sono vittime di violenze, stupri, torture e uccisioni. Perciò, in questi due giorni faremo sentire la nostra voce per chiedere che vengano immediatamente evacuati dalla Libia verso un Paese sicuro”.
Venerdì 31 maggio, l’evento sarà inaugurato da una breve conferenza stampa (09:30) alla Pontificia Università Gregoriana dove saranno presentate le rivendicazioni di Refugees in Libya e la campagna Human Rights Defenders con la presenza degli attivisti di Refugees in Libya, la sua alleanza e le istituzioni locali e religiose. Per partecipare alla conferenza stampa è necessario registrarsi: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLScCX84OI7B7au66rJfjRWlPWhn8bN5bRrkjAwSamIbRxqCWzg/viewform?usp=sf_link
Nella prima tavola rotonda (10:30), le realtà attive nelle fasi di evacuazione e accoglienza, previste dai corridoi umanitari inaugurati dalla Comunità di S. Egidio, percorreranno insieme lo stato dell’arte al fine di migliorare il processo attuale e di aprire a nuove prospettive per vie d’ingresso sicure.d
La seconda tavola rotonda (14:30) si pone l’obiettivo di immaginare nuove forme di arrivo in Italia combinando le necessità del lavoro con il ruolo dell’università nel creare nuovi quadri legali.
Sabato 1 giugno, i tre laboratori pratici di autoformazione saranno incentrati sui temi della criminalizzazione, della comunicazione attivista e sull’esternalizzazione delle frontiere.
L’evento vedrà anche la presenza della mostra artistica mobile ad opera di Alliance with Refugees in Libya che raccoglie immagini e testimonianze delle vittime dei campi di detenzione in Libia.
Per consultare il programma:
https://www.refugeesinlibya.org/call-to-rome
Sito web:
https://www.refugeesinlibya.org/
Solo un’immagine, dalla Palestina, tre anni fa
8 giugno 2021
una delle migliaia e migliaia di violenze di questi 76 anni di ingiustizia
(fonte: https://www.facebook.com/share/p/MQvjuRwKQmSyTXFL/)
“Where olive trees weep”
“Where Olive Trees Weep” offers a searing window into the struggles and resilience of the Palestinian people under Israeli occupation. It explores themes of loss, trauma, and the quest for justice.
We follow, among others, Palestinian journalist and therapist Ashira Darwish, grassroots activist Ahed Tamimi, and Israeli journalist Amira Hass. We witness Dr. Gabor Maté offering trauma-healing work for a group of women who have been tortured in Israeli prisons.
Ancient landscapes bear deep scars, having witnessed the brutal reality of ancestral land confiscation, expulsions, imprisonment, home demolitions, water deprivation, and denial of basic human rights. Yet, through the veil of oppression, we catch a glimpse of resilience—deep roots that have carried the Palestinian people through decades of darkness and shattered lives.
This emotional journey bares the humanity of the oppressed while grappling with the question: what makes the oppressor so ruthlessly blind to its own cruelty?
Releasing June 6-27, 2024: more infos at https://youtu.be/-VectWsWc1Q & https://whereolivetreesweep.com/
in Palestina prima e dopo il 7 ottobre: un video di Karem da Haifa
importante:
https://www.instagram.com/reel/C69VswUxUIy/
youtube ha rimosso questo video (che avevo scaricato da ig e caricato sul mio account yt @differx-2), quindi *va assolutamente visto e condiviso*: https://www.instagram.com/reel/C69VswUxUIy/
i primi tre audio da “oggettistica” su rai radiotre fahrenheit (6-8 maggio 2024)
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Facilitazione
https://www.raiplaysound.it/audio/2024/05/Fahrenheit-del-06052024-234e4b09-b08f-466a-b58c-f5ecbf9bbbad.html
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altri testi: oggi e nei prossimi giorni, sempre su Fahrenheit
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MSF – Medici senza frontiere – su Rafah / Palestina – ora (con una nota personale di mg)
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differx:
L’esercito sionista minaccia a Rafah il completamento di quello che già ora è di fatto e del tutto evidentemente un genocidio. Il cessate il fuoco deve essere immediato e permanente. Quella dei sionisti è un’azione di guerra razziale, di pulizia etnica e di conquista di terre (anche – e violentemente – in Cisgiordania), e ha per obiettivo dichiarato pubblicamente la distruzione di tutto il popolo Palestinese. Si tratta di un olocausto di cui sono evidenti al mondo, note e testimoniate e ormai storicizzate tutte le vicende, in diretta, giorno per giorno, da circa otto decenni e otto mesi.