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9 novembre, Roma: per la Palestina_ iniziativa di solidarietà
PRANZO SOLIDALE PER LA PALESTINA a sostegno del progetto “ULIVI CULTURA DI PACE” per il ripristino e la protezione delle ulivete attaccate da coloni ed esercito israeliano, perché ripiantare vuol dire resistere, perche in palestina l’ ulivo non è solo sovranità economico-alimentare ma è storia,comunità, armonia, indipendenza, cultura, perche è più di un albero!
QUESTA DOMENICA, 9 novembre 2025
CSOA EX-SNIA (via prenestina 163)
11:30 DIBATTITO
13:30 PRANZO A OFFERTA LIBERA
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canali telegram suggeriti
mi sto rendendo conto che su telegram non sono pochi i canali interessanti (non gruppi, proprio canali).
ne ho scelti alcuni, di cui ho dato brevissima descrizione + link adesso sul ‘mio’ canale (https://t.me/slowforward).
chi vuole li può dunque trovare qui: https://t.me/slowforward/7670
Appello per una cultura della pace e contro la censura nella scuola pubblica
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha vietato al Cestes di svolgere il convegno di formazione per docenti “La scuola non si arruola”, oscurandolo dalla piattaforma ministeriale Sofia e ordinando ai dirigenti scolastici di non concedere il permesso di partecipazione.
La motivazione?
Secondo il Ministero, il rifiuto della guerra non sarebbe un tema “coerente” con le finalità della formazione dei docenti.
Oltre 1200 insegnanti si sono visti negare la possibilità di confrontarsi su temi fondamentali per chi lavora nella scuola:
• l’educazione alla pace;
• la comprensione storica dei genocidi;
• il rifiuto della guerra come mezzo per risolvere i conflitti.
Si tratta di un atto di censura gravissimo, mai visto nella scuola italiana dal dopoguerra a oggi.
Un attacco diretto alla libertà di insegnamento, alla libertà di pensiero e al diritto dei lavoratori della scuola a una formazione critica e indipendente.
Dietro questo divieto c’è il tentativo di zittire chi si oppone alla guerra e al genocidio in Palestina, chi ha dato vita alle straordinarie mobilitazioni e agli scioperi del 22 settembre e del 3 ottobre.
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✍ Chiediamo con questa petizione:
• Al Presidente della Repubblica di agire secondo le Sue competenze e le sue funzioni di garante della Costituzione al fine di tutelare il diritto alla libertà di formazione dei docenti;
• al Ministero dell’Istruzione e del Merito di revocare immediatamente il divieto e di reintegrare il convegno sulla piattaforma Sofia;
• che cessi ogni forma di censura politica nei confronti di chi educa alla pace e alla solidarietà tra i popoli;
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La scuola non si arruola e non si piega!
• La formazione è libera.
• Dire NO alla guerra e al genocidio è un dovere educativo.
• Nessun bavaglio sulla scuola pubblica!
Firma questa petizione per difendere la libertà di insegnamento, la libertà di pensiero e il diritto alla formazione indipendente
Saree Makdisi: “La tolleranza è una terra desolata. Come si nega un genocidio”
Saree Makdisi: La tolleranza è una terra desolata. Come si nega un genocidio
DeriveApprodi, 2025
https://deriveapprodi.com/libro/la-tolleranza-e-una-terra-desolata/
#Gaza #genocidio #Palestina
Jeffrey Sachs about the USA stealing Venenzuela’s oil
6 novembre, roma: presentazione di “vamp”, prosa breve di mg (la camera verde, 2025)
ulteriori passi verso lo sdoganamento del rondone
lo sdoganamento del rondone passa, dunque, anche per Quodlibet, vedo, rammaricandomene: https://www.quodlibet.it/libro/9788822924780
vivissimi complimenti alla casa editrice.
tre segnalazioni
Colonialismo infinito: il caso del Camerun
su ahida: https://www.ahidaonline.com/post/konnektorlaguerrasegretadellafranciaincamerun
“Un altro fattore che ha contribuito a questo silenzio è la straordinaria indifferenza, quasi disprezzo, dell’élite francese verso ciò che accade a sud del Sahara. Il razzismo coloniale, che per decenni ha classificato «bianchi», «arabi» e «neri» in una rigida gerarchia, è ancora vivo oggi: ciò che riguarda i «bianchi» è di estrema importanza, ciò che riguarda gli «arabi» merita una certa attenzione, ciò che accade ai «neri» non ha ovviamente alcuna importanza. Questo comportamento non è esclusivo della Francia, ma questo ordine razziale, ora implicito, rimane profondamente radicato nei media francesi”.
Workshop di traduzione + reading a Villa Massimo (Roma)
Les vagues de chaleur de l’été 2025 ont coûté plus de 10 milliards d’euros à la France
Les récentes canicules, sécheresses et inondations devraient ralentir l’activité économique en 2025, mais aussi à plus long terme. Les pertes dépassent de très loin les dégâts recensés par les assureurs.





