The ‘Printed Matter’ publisher work grant, a new annual cycle of unrestricted grants available to artists’ book publishers

– read the full text here: https://www.printedmatter.org/workgrant

– the grant is open to both US-based and international publishers

– no application fee

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Francesca Albanese risponde ad alcune insinuazioni sioniste relative al suo lavoro

8 giugno: Giovenale, Sperduti e Cirilli @ Studio Campo Boario

Sabato 8 giugno, alle ore 18:30
allo Studio Campo Boario
(viale Campo Boario 4a)
nel contesto della rassegna Libridine 2024
(a cura di Domenico Adriano, Alberto D’Amico, Marco Giovenale)

letture dai libri di prose

LE PASSIONI POCHE, di Fiammetta Cirilli
SPOSTAMENTI, di Carlo Sperduti
OGGETTISTICA, di Marco Giovenale

autrice e autori present* e leggent*

edizioni:
pièdimosca _ https://www.piedimoscaedizioni.com/
Tic _ https://ticedizioni.com/

EVENTO FACEBOOK:
https://www.facebook.com/events/350305464428418

>> ingresso libero <<<

pdf della locandina:
https://slowforward.net/wp-content/uploads/2024/06/locandina-8-giugno_-giovenale-cirilli-sperduti.pdf

Giovanni Mari: “Assalto alla fabbrica. Genova 1944. I fascisti trasformano gli operai in schiavi di hitler”

 

Il 16 giugno del 1944 i fascisti della Repubblica Sociale italiana spalancarono le porte delle fabbriche genovesi ai nazisti cacciatori di schiavi: vennero requisiti e deportati 1.500 operai. Il rastrellamento fu particolarmente violento, il viaggio su treni piombati. La loro casa fu il lager di Mauthausen, per lavorare nell’industria militare del Reich, soffrendo la fame e il gelo. I nazifascisti non scelsero quelle fabbriche per caso: volevano procurarsi manodopera di alto livello, ma soprattutto stroncare la caparbietà operaia, che nei mesi precedenti aveva inferto duri colpi alla produzione e alla propaganda repubblichina con una raffica di agitazioni, scioperi e boicottaggi.

In Assalto alla fabbrica. Genova 1944, i fascisti trasformano gli operai in schiavi di Hitler, Giovanni Mari ripercorre questi fatti a ottant’anni di distanza: scheda del libro e audio dell’intervista di oggi su Radio Onda Rossa

Oggi, 4 giugno, alle 14, su Radio Onda Rossa: “Gaza ora. Messages from a dear friend”, di Hossam al-Madhoun

https://www.ondarossa.info/newstrasmissioni/tuttascenateatro/2024/06/gaza-ora-messages-dear-friend-martedi

TUTTA SCENA TEATRO

OGGI, martedì 4 giugno 2024 ore 14 -> 16 in streaming qui:
https://www.ondarossa.info/player-ror.html

● GAZA ORA
messages from a dear friend

testi: Hossam al-Madhoun
progetto: AZ Theatre (Londra) e Theatre for Everybody (Gaza)
regia: Jonathan Chadwick, Ruth Lass, Iante Roach
produzione: Iante Roach, Tanita Spang
direzione artistica: Iante Roach
letture di Elio Germano, Antonio De Matteo, Tanita Spang, Iante Roach, Leonardo Maltese, Ruth Lass, Fabio Coccifoglia, Marta Vitalini, Manuela Mandracchia

Il testo di Hossam al-Madhoun (regista e produttore teatrale di Theatre for Everybody a Gaza), basato su resoconti diretti e testimonianze degli ultimi sei mesi, porta lo spettatore dentro la città assediata. I messaggi ci portano tra gli sfollati in evacuazione forzata e le famiglie sotto assedio, narrando gli sforzi per aiutare vicini e sconosciuti, la scarsità dei rifornimenti, le code, la sofferenza di chi vive senza acqua e a contatto con la morte.
Il filo rosso è la vicenda di Hossam che, separato dalla figlia che studia a Beirut, deve affrontare l’imprevedibile quotidiano insieme alla moglie e all’anziana madre, portando il pubblico in quel lembo di terra dove, ora, si consuma la distruzione d’un popolo.

 

 

6 giugno, Bologna, Federico Raponi: “Un segnale e un disturbo” / Le radio libere e la satira, comunità contro il potere

Nell’ambito della mostra SENZA CUORE 25 anni senza un settimanale di resistenza umana (maggio/settembre 2024), incontro con Federico Raponi: UN SEGNALE E UN DISTURBO le radio libere e la satira, comunità contro il potere Bologna – Gallery 16, giovedì 6 giugno 2024, ore 21:00. *
Qui il programma completo: https://www.culturabologna.it/events/senza-cuore

La soglia della terza guerra (un articolo di Alberto Negri sul “manifesto” di oggi)

Alberto Negri sul “manifesto” oggi
(https://r.sdb.ilmanifesto.it/mk/mr/sh/7nVTPdZCTJDXOd44ruWXjcsaTArXXYj/OrKYWTpglg4Y):

Come è già avvenuto per le crisi nei Balcani, l’Occidente è caduto nella trappola slava e ora si fa dettare l’agenda da Zelenski e da Putin. Stiamo avanzando come sonnambuli verso la guerra, senza capire come e perché.

In Italia il governo e la maggioranza dei partiti, come l’opinione pubblica, sono contrari a usare le armi fornite all’Ucraina per attaccare dentro al territorio russo. Si sta creando una sorta di illusione di parziale “neutralità” del Paese che però è appunto un’illusione. A parte che non abbiamo alcun controllo sugli ucraini che le armi venute dall’estero le hanno già usate in territorio russo. Ma l’Italia ha oltre cinquanta basi militari americane e Nato e sul suo territorio ospita decine e decine di testate nucleari, ovviamente controllate dagli Stati uniti.

La nostra – come Paese uscito sconfitto nella seconda guerra mondiale – è una sovranità assai limitata. Noi abbiamo alleati che sono ex nemici e ce lo ricordano appena si presenta l’occasione, come nel 2011 quando Francia, Gran Bretagna e Usa decisero di distruggere il regime di Gheddafi, il nostro maggiore alleato nel Mediterraneo, fornitore di gas, petrolio, guardiano della Sponda Sud, che soltanto sei mesi prima avevamo ricevuto a Roma in pompa magna.
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the kind of things israel is capable of (2)

links from Jan/Feb, 2024 === link da gen./feb. 2024

video completo
https://www.instagram.com/reel/C24bC0rN0d0/

Hind, 6 anni, intrappolata nell’auto
https://www.instagram.com/p/C222FWXRVZt
e
https://youtube.com/shorts/zj8elid9jsI?si=gR5i2RQjo8O5KvbL

“some of this content you may find disturbing”
https://www.instagram.com/reel/C21OR98gQBi/

la sorte di Hind
https://www.threads.net/@kikimay612/post/C3LIJLTg9bq
e
https://www.instagram.com/reel/C3dLPvEhcnX/
e https://slowforward.net/2024/02/10/hind-the-6-years-old-child-who-called-the-red-crescent-for-help-found-dead-killed-by-the-israelis-who-also-bombed-the-ambulance-sent-to-rescue-her/

dal satellite: l’estensione delle aree distrutte in Gaza
https://www.instagram.com/p/C2z9Rnsgk8s/

speak up, don’t look away
https://twitter.com/ShaykhSulaiman/status/1750420487799558451

massacro. testimonianza nel canale di Motaz Azaiza
https://www.instagram.com/reel/C28EAtnrFA7/?igsh=NzAzOW96OGgzbmEy

riassunto video delle dichiarazioni genocide dei capi di israele
https://www.instagram.com/reel/C2jpUCONHeZ/

the sniper kills the brothers
https://www.threads.net/@palipulse/post/C2iKWbVI2_7/

we might not survive until the morning
https://www.facebook.com/reel/877658204083498?s=yWDuG2&fs=e

bambini mutilati
https://www.instagram.com/reel/C2iGvr6hVAA/

can you imagine the British army razing Belfast to the ground?
https://www.instagram.com/reel/C2e-L04IKFb/ 

intervistato ucciso nella “safety area”
https://www.instagram.com/reel/C2h7cnHsSEd/ 
e https://www.instagram.com/reel/C2hzDcRIObG/ 

being an Israeli and getting to know the truth
https://www.instagram.com/reel/CzkhTUfMpNv/

the kibbutz were all very happy to steal the Palestinians’ land
https://www.instagram.com/reel/CzQLUdwobll/

israel can do whatever it wants
https://www.instagram.com/reel/C0BdkOaMGqj/

Tala
https://www.instagram.com/reel/C2dgSOcNGQ_/

the amount of children deaths
https://www.threads.net/@hatoriofficial/post/C2ipqLvOhr9/

israeliani affamati di distruzione, di morti. in diretta tv
https://www.instagram.com/reel/C0_MZ11IyFS/

un palazzo con 100 persone bombardato
https://www.instagram.com/reel/C0UpVlCIH_4/

men executed in front of their family
https://www.instagram.com/reel/C2Szb5sI7pk/

importante: conoscere gli investitori e le banche che sostengono l’occupazione israeliana illegale delle terre palestinesi, il regime di apartheid e spoliazione della Palestina:
https://www.facebook.com/reel/318745077644231

27 gennaio 2015
SOPRAVVISSUTI ALLA SHOAH CONTRO I MASSACRI DI GAZA
https://www.nazioneindiana.com/2015/01/27/sopravvissuti-alla-shoah-contro-i-massacri-di-gaza/

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