Archivi tag: scritture di ricerca

“carlo in bilico”: annotazioni sull’indecidibilità in alcuni testi di carlo bordini / mg. 2021

Il breve saggio, uscito sul n. 76 della rivista “il verri” (giu. 2021), tenta di mettere in salvo la poesia di Carlo Bordini dalle interpretazioni di una parte della critica letteraria contemporanea.

Di fatto, schiacciare Bordini nella categoria univoca della lirica è tanto parziale quanto ridicolo, stante l’infinità di rilievi testuali che rendono assai più complessa la sua figura di autore, per tanti aspetti vicina – anche cronologicamente – a quella di Corrado Costa, oltre che ponte inavvertito verso esperienze che dagli anni Novanta in poi avrebbero segnato una svolta nelle scritture in versi e in prosa in terra di Francia.

Il testo si può leggere qui su slowforward:
https://slowforward.files.wordpress.com/2022/04/mgiovenale_-carlo-in-bilico.pdf

Oppure su archive.org:
https://archive.org/details/mgiovenale-carlo-in-bilico

Oppure su Academia:
https://www.academia.edu/76568616/Carlo_in_bilico

 

[il fascicolo del “verri”: https://www.ilverri.it/index.php/la-rivista-del-verri/edizione-dal-1996/carlo-bordini-il-rivoluzionario-timido-detail]
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tarkos – costa – bordini

http://slowforward.net/2018/04/15/la-poesie-de-france-christophe-tarkos/

di quale serissima menomazione neurologica soffre chi non vede o si rifiuta di vedere alcun legame fra Tarkos (o Quintane, o Suchère ecc.) e Corrado Costa e Carlo Bordini? e di quale tabe patisce il pondo chi fin l’ipotesi vaga di tale relazione taccerebbe d’atra “avanguardia”.

“prosa in prosa”: ulteriore edizione, con la ripresa della prima bandella

PROSA IN PROSA CAPOVOLGE IL MONDO

https://ticedizioni.com/collections/legend/products/prosa-in-prosa
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due nuovi chapbook tic: di fabio lapiana e di luciano neri

Fabio Lapiana, Le cose e altre cose

Luciano Neri, Autoreverse

copertine di Enrico Pantani

a cura di Michele Zaffarano

TIC EDIZIONI 2022

editori di poesia, postpoesia? chi? dove? (una nota disordinata)

Il panorama degli editori che si occupano di quelle scritture idiomatiche/singolari che intendono registrare in maniera imprevista e particolare il passaggio del senso; ossia il panorama degli editori di poesia (o postpoesia) è ormai da tempo in mutazione assai profonda.

Garzanti ha quasi abbandonato il campo, parrebbe, o per anni è stata semi-muta; mentre va detto che sono solo motivi di distribuzione a continuare a far applicare un qualche residuo motivo di interesse alle altre major. (Esclusa però Mondadori, i cui libri dello Specchio di poesia scompaiono dagli scaffali con una rapidità impressionante. Dimostrando così che nemmeno come servizio di distribuzione Mondadori si conserva interessante).

Se cerco materiali di postpoesia è evidente che devo rivolgermi oggi a Tic, a Benway series, a IkonaLíber, a [dia•foria (pensiamo anche soltanto al lavoro fatto recentemente da Daniele Poletti con Adriano Spatola). Mentre se voglio leggere alcuni autori come Villa, Costa, Vallejo, Ortesta, li trovo presso ArgoLibri. Per non parlare del catalogo delle Edizioni del verri. O di quello di Campanotto (che, per dire, ha pubblicato Martino Oberto, Giovanni Fontana e molti altri), di Arcipelago Itaca, di Miraggi.

Se voglio leggere poesie di Hoffmansthal o di Lutz Seiler posso farlo nella traduzione di Paola Del Zoppo, e quindi devo cercare nel catalogo Del Vecchio.

Alcuni autori di valore, nel contesto di una scrittura non di ricerca ma tutt’altro che appiattita sui dettami del mainstream, escono ormai da tempo nella collana Rosada dell’editore Kurumuny (che non a caso pubblica anche saggi su Bene).

Altri autori (Raos, Menicocci, per dire) escono e usciranno nella collana Fuorimenù dell’editore Blonk. Molti nella collana ‘i domani’, di Aragno. Molti sono quelli che il valoroso (e compianto) Francesco Forte ha ospitato nella sua Oèdipus.

Per non parlare del catalogo (ormai purtroppo del tutto inaccessibile) delle Edizioni d’If, di Nietta Caridei. O delle opere uscite per NEM. O della collana ‘fuoriformato’ che Andrea Cortellessa ha diretto prima per Le Lettere e poi per L’Orma.

Eccetera. Il discorso potrebbe continuare e includere editori e collane – passate e presenti – a manciate, a dozzine. I luoghi del tracciamento del senso escono ormai del tutto (e del tutto felicemente) dal perimetro degli editori convenzionalmente presenti nei reparti di “poesia” delle librerie generaliste.

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alcuni primi link per maurizio spatola

la nota biografica sul sito archiviomauriziospatola.com:
http://www.archiviomauriziospatola.com/ams/indexweb.php?name=WEB&file=bio

la notizia della scomparsa di Maurizio Spatola, su Artribune:
https://www.artribune.com/editoria/2022/03/morto-il-poeta-maurizio-spatola-co-fondatore-delle-edizioni-geiger/

il pdf della mostra sulle Edizioni Geiger alla Biblioteca Classense, nel sito di M.S.:
http://www.archiviomauriziospatola.com/prod/pdf_worksand/W00233.pdf

le locandine della mostra in un post di M.S.:
https://archiviomauriziospatola.wordpress.com/2014/05/05/ravenna-i-libri-delle-edizioni-geiger-mostra-alla-biblioteca-classense/

Intervista di Francesco Aprile a Maurizio Spatola:
https://www.utsanga.it/aprile-edizioni-geiger-una-sperimentazione-permanente/

e
https://slowforward.net/tag/archivio-maurizio-spatola/ 
https://slowforward.net/tag/maurizio-spatola/

 

 

febbrile / luca zanini. 2022

a poche cose la letargia precede il parassita lo disfa lo svolge con rigori chimici o clorine persistenti lo cataloga con i nervi gli aghi sono stati senz’altro coinvolti provati dall’eccesso di richiami ultravioletti modi incapsulati poi riparte a poche cose cascanti in] differita