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netaneccetera preoccupato di finire in manette

Netanyahu preoccupato della Corte Penale Internazionale… si raccomanda agli Stati Uniti per bloccarla

Secondo il Times of Israel, Netanyahu è estremamente preoccupato di finire incriminato e perseguito per crimini di guerra mentre gli Stati Uniti fanno pressioni per impedire alla Corte penale internazionale (Cpi) di emettere in settimana mandati di arresto per il premier Benyamin Netanyahu, il ministro della Difesa Yoav Gallant e il capo dell’Idf Herzi Halevi. In pratica i tre responsabili del genocidio a Gaza, se condannati, non potrebbero uscire da Israele correndo il rischio di essere arrestati.

Il sito di notizie Walla scrive che Netanyahu ha fatto telefonate continue durante il weekend cercando di convincere gli Usa a bloccare qualsiasi decisione della Cpi.

Sul sito di notizie Walla, l’analista Ben Caspit scrive che Netanyahu è “sotto stress insolito” per la prospettiva di un mandato di arresto contro di lui e altri israeliani da parte del tribunale delle Nazioni Unite dell’Aia, che sarebbe un grave deterioramento dello status internazionale di Israele.

Netanyahu sta conducendo una “spinta telefonica senza sosta” per impedire un mandato d’arresto, concentrandosi in particolare sull’amministrazione del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, scrive Caspit.

Haaretz sottolinea che il governo israeliano sta lavorando sul presupposto che il procuratore della Cpi Karim Khan possa emettere questa settimana i mandati di cattura.

L’analista di Haaretz Amos Harel scrive infatti che il governo israeliano sta lavorando sul presupposto che il procuratore della CPI, Karim Khan, possa emettere questa settimana mandati di arresto per Netanyahu, il ministro della Difesa Yoav Gallant e il capo di stato maggiore dell’IDF Herzi Halevi.

Gli Stati Uniti, che, come Israele, non sono tra i 124 paesi che hanno firmato lo Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale, sono già impegnati nello sforzo di bloccare i mandati di arresto, secondo Harel.

L’ultima dichiarazione pubblica di Netanyahu sulla guerra ha detto che le prossime decisioni della CPI potrebbero creare un “pericoloso precedente”.

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fonte: https://www.facebook.com/share/p/St9Q8S3udpkdJ61V/

michele giorgio, corrispondente del ‘manifesto’, sulla situazione in palestina

da Radio onda d’urto: https://www.radiondadurto.org/wp-content/uploads/2024/04/michele-giorgio-corrispondenza-26-aprile.mp3

il consiglio per i diritti umani delle nazioni unite chiede di fermare (la vendita di armi a) israele

dal sito di “Internazionale”:
https://www.internazionale.it/ultime-notizie/2024/04/05/armi-israele-consiglio-per-i-diritti-umani

[…]
Il documento chiede che Israele “ponga fine alla sua occupazione” dei territori palestinesi occupati dal 1967, compresa Gerusalemme Est. Si chiede inoltre che Israele “revochi immediatamente il blocco sulla Striscia di Gaza e tutte le altre forme di punizione collettiva”.

Questa risoluzione invita inoltre “tutti gli stati a cessare la vendita, il trasferimento e la consegna di armi, munizioni e altro equipaggiamento militare a Israele. Al fine di prevenire ulteriori violazioni del diritto umanitario internazionale e violazioni e abusi dei diritti umani”.

La bozza “condanna l’uso da parte di Israele di armi esplosive ad ampio raggio nelle aree popolate di Gaza” e l’uso dell’intelligenza artificiale “per assistere nei processi decisionali militari che potrebbero contribuire a compiere crimini internazionali”.

La settimana scorsa il Consiglio di sicurezza dell’Onu a New York ha adottato una risoluzione che chiede il cessate il fuoco, grazie all’astensione di Washington, il più stretto alleato di Israele. Tuttavia, questo non ha ancora avuto effetti sul campo.

Il progetto di risoluzione non nomina Hamas, ma condanna gli attacchi missilistici contro le aree civili israeliane.

Il progetto di risoluzione modificato inoltre “condanna gli attacchi contro i civili, compreso quello del 7 ottobre 2023, e chiede il rilascio immediato di tutti gli ostaggi, delle persone detenute arbitrariamente e delle vittime di sparizioni forzate, nonché la garanzia di accesso immediato all’azione umanitaria per gli ostaggi e i detenuti”.

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“Dovete tutti svegliarvi e porre fine a questo genocidio trasmesso in diretta televisiva in tutto il mondo e che uccide migliaia di palestinesi innocenti”, ha detto il rappresentante palestinese Ibrahim Mohammad Khraishi.

 

il 25 aprile della partigiana luciana romoli: “mi sono ribellata al fascismo a 8 anni”

Il 25 aprile della Partigiana Luciana Romoli: “Mi sono ribellata al fascismo a 8 anni”

continua su:
https://www.fanpage.it/roma/25-aprile-a-roma-sfregio-alla-lapide-di-forte-bravetta-partigiano-stupratore-assassino/

un video di ricostruzione e memoria: assolutamente da ascoltare

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alcuni link per la palestina (1)

ALCUNI LINK PER LA PALESTINA
(disordinatamente elencati)

https://www.threads.net/@thepalestineobserver/post/C1ZBTWeIt4G/?igshid=NTc4MTIwNjQ2YQ==

ridono mentre fanno saltare un’intera area residenziale
https://www.instagram.com/reel/C1y4HnFN2vy/

ufficiale us marine spiega
https://youtu.be/YV_HsiJg8Io?si=ebsidHgQUMiGpW87

ex idf spiega come irrompono nelle case
https://www.instagram.com/reel/C1klzrwr_yV/?igsh=MWhrdnB5cThleHdn

idem
https://www.facebook.com/reel/1490957711748833?s=yWDuG2&fs=e

distruggere le sedi UNRWA
https://www.instagram.com/reel/C1xis_tgji4/?igsh=MXkwNXo5ZmlzcWtmcg==

americans in jerusalem are helping kick out palestinians
https://slowforward.net/2024/01/08/americans-in-jerusalem-are-helping-kick-out-palestinians/
o
gli israeliani e il mare di gaza.
vogliono vedere il mare
https://youtube.com/shorts/uGbkUjNp9vM

chris hedges: “la soluzione finale di israele per i palestinesi” (e altro):
https://www.infopal.it/chris-hedges-la-soluzione-finale-di-israele-per-i-palestinesi/
https://www.youtube.com/@therealnews/search?query=chris%20hedges%20report

hamas interviewed
https://youtu.be/Kth_d8mboIk?si=L5X1MIdCIlrp0d1u

vuole più bambini morti
https://www.instagram.com/reel/C1gnfnLIN23/?igsh=MTk3ZHFmZXp6NXhsZg==

idem
https://www.threads.net/@kukuljacharis/post/C1mq6_RIuRV/?igshid=NTc4MTIwNjQ2YQ==

ammazzarne 100mila
https://www.facebook.com/reel/919162589156027?s=yWDuG2&fs=e

organs harvesting
https://www.threads.net/@probeautygenov/post/C1Z7-QrJ0NU/?igshid=NTc4MTIwNjQ2YQ==

a perfect heir to mr. goebbels
https://www.threads.net/@gabriel24j/post/C1Z2irAxsPM/?igshid=NTc4MTIwNjQ2YQ==

la sequenza di dichiarazioni con intenzioni genocide
https://www.instagram.com/reel/C05w9AQyg3g/?igsh=MWtzNnJoOHUzZXdpaQ==

300 olivi tagliati dai coloni in una notte a hebron
https://www.threads.net/@palipulse/post/C1msAmuoPMH/?igshid=NTc4MTIwNjQ2YQ==

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the worst is yet to come? – un special rapporteur francesca albanese at the european parliament

A public hearing was held on April 9th at the European Parliament on the ongoing genocide in Gaza, and the failure of EU Member States and institutions to meet their obligations to prevent it.

The full event is available here:

• Francesca Albanese (United Nations Special Rapporteur for Human Rights in the Occupied Palestinian Territories)
• Daniel Levy (President of US-Middle East Project, former senior adviser to the Israeli government of Ehud Barak and former member of official Israeli delegation to peace talks at Taba and Oslo B under Yitzhak Rabin.)
• Diana Buttu (Lawyer and analyst, former legal adviser to Palestinian negotiating team and to President Mahmoud Abbas)

Hosted by the Left in the European Parliament, the event was organised by MEPs Clare Daly and Mick Wallace MEP, and co-chaired with Manu Pineda MEP (Chair of the European Parliament Delegation for Relations with Palestine) and Marc Botenga MEP.

The event was attended by MEPs and a large number of EU staff from the EU institutions in Brussels, including the European Parliament, the European Commission and the Council of the EU.

Andrea Fabozzi sul ‘manifesto’, a proposito dei fatti di Pisa e Firenze

Andrea Fabozzi
https://ilmanifesto.it/

«Trovandone condivisione» è una di quelle formule politiche zoppicanti nella sintassi ma efficaci nella sostanza destinate a essere ricordate a lungo. Il presidente della Repubblica l’ha inventata per sgretolare la linea del ministro di polizia Piantedosi, che ancora l’altro giorno difendeva i pestaggi di Pisa e Firenze, senza umiliarlo ufficialmente.

Mattarella fa sapere di avergli «fatto presente», e anche qui il termine molto pesante è scelto con cura, le regole della nostra Costituzione, ma prima ancora della nostra stessa convivenza civile. Il ministro alla fine, vuole l’ufficialità, ha condiviso. Ma è chiaro che la correzione di rotta del Quirinale non poteva essere più brusca e netta e questa sfiducia di fatto consiglierebbe a chiunque di farsi da parte. È chiarissimo però che Piantedosi non si dimetterà.

Il ministro che doveva essere la versione più accorta di Salvini – e sta invece riuscendo nella missione impossibile di fare peggio – è la conferma della regola aurea per cui alla guida del Viminale non bisogna metterci un prefetto. Imperturbabile quando ha chiamato i migranti «carico residuale» o quando ha dato la colpa dei profughi morti in mare ai loro genitori incoscienti, sopravviverà anche stavolta.

Al «fallimento», come lo ha chiamato senza mezzi termini il capo dello Stato, che è un fallimento doppio. Prima quello dei «manganelli» sui «ragazzi» – nemmeno qui il presidente ha usato metafore – e poi quello della comunicazione successiva, senza una mezza parola di scuse ma solo la rivendicazione delle violenze.

Così ha fatto anche Meloni, silenziosa e poi nascosta dietro lo squallore di una nota anonima del partito in cui però è fin troppo evidente il suo stile di vittima perenne. La colpa anche stavolta sarebbe della sinistra. Una risposta vigliacca con dentro il vecchio tic autoritario e il nuovo oscurantismo calato sulla causa palestinese e su tutto il protagonismo dei giovani.

Ma anche una sfida al presidente della Repubblica che prende corpo giorno dopo giorno quasi inevitabilmente, persino oltre le convenienze immediate della capa del governo. Dimostrazione evidente di dove lei intenda portare il paese con la sua investitura diretta e in quale gabbia voglia rinchiudere il capo dello stato con il passaggio al premierato. Se la risposta più ferma ai manganelli di stato la danno le piazze che si sono immediatamente riempite, l’allarme più forte su dove potrebbe portarci la riforma costituzionale della destra lo suona Mattarella.

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già in slowforward:
https://slowforward.net/2024/02/26/andrea-fabozzi-sul-manifesto-a-proposito-dei-fatti-di-pisa-e-firenze/
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