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“How many civilians did you kill?” — no reply from the israeli spokesperson
“Quanti civili avete ucciso? Sapete quanti terroristi sono morti ma non quanti civili? Sei un portavoce del governo, sei autorizzato a dirmi quanti terroristi avete ucciso ma non quanti civili. Non capisco”. Un giornalista vero fa domande scomode. Non si piega. Lascia senza parole. pic.twitter.com/aGsSIZ55zH
— Antonella Napoli (@AntonellaNapoli) May 28, 2024
Le invenzioni del governo italiano per coprire i massacri in corso a Gaza. Ma, esattamente, che trappola rotta gira e scatta nella testa del governo?
Lo schifo del giornalismo di Stato (italiano): “scoppiato un incendio a Rafah”
What happened seems like an israeli handbook on how to burn innocent civilians alive
1) https://www.instagram.com/reel/C7cdWF7ABib/
2) https://www.instagram.com/reel/C7ccJEHAhNz/
3) https://www.instagram.com/reel/C7cvJ4YMfnw/
4) https://www.instagram.com/p/C7c8urPAeI4/
5) https://www.instagram.com/reel/C7d8JM2MwMG/
6) https://www.instagram.com/p/C7dglh1C0PJ/
contenuti forti. attenzione.
beware. strong content.
(uno dei molti) massacri perpetrati dai sionisti.
(one of the several) massacres committed by zionists.
#video #witness #testimonianza #Rafah #Israeliairstrikes #Gaza #genocide #ZionismIsTerrorism #ZionismIsNotJudaism #ZionismIsNazism #Zionism_CurseOnHumanity #ZionismIsEvil #ZionistTerror #motazazaiza #MOTAZ #yousefhamada #lealishalabi #wizardbisan #giuseppesalamone
Costituire e ampliare reti sociali indipendenti
Roma, 30 maggio / 1 giugno: Festival della memoria e della Liberazione
pure evil, backed by western money and weapons
8 israeli missiles target an unrwa displacement camp in rafah
https://x.com/QudsNen/status/1794817334428803453https://x.com/QudsNen/status/1794817334428803453
The story of Saleh Diab (in East Jerusalem)
31 maggio / 1 giugno, incontri “da Tripoli a Roma: immaginare e costruire nuovi passaggi sicuri” _ per le migrazioni
ricevo da Baobab Experience e condivido:
Da Tripoli a Roma
Immaginare e costruire nuovi passaggi sicuri
Roma,
31 maggio 2024 – Università Pontificia Gregoriana
1 giugno 2024 – Spin Time Labs
Refugees in Libya, insieme alla sua alleanza, organizza un evento di due giorni di dibattiti e formazione, con l’obiettivo di immaginare e costruire nuove vie d’ingresso legali dalla Libia in Italia e di ampliare quelle esistenti.
Parteciperanno figure istituzionali di Roma Capitale, della chiesa cattolica ed evangelica, delle organizzazioni internazionali, dell’università, del sindacato, del lavoro, delle ONG di mare e di terra, di avvocati, giornalisti e membri delle reti di movimenti sociali delle città accoglienti.
“Siamo molto orgogliosi – dichiara David Yambio, portavoce di Refugees in Libya – che l’alleanza a sostegno del nostro movimento si stia allargando, ma non basta. Più di 200 difensori dei diritti umani sono ancora bloccati in Libia, dove ogni giorno rischiano di venire catturati e deportati nei lager, dove ogni giorno migliaia di persone sono vittime di violenze, stupri, torture e uccisioni. Perciò, in questi due giorni faremo sentire la nostra voce per chiedere che vengano immediatamente evacuati dalla Libia verso un Paese sicuro”.
Venerdì 31 maggio, l’evento sarà inaugurato da una breve conferenza stampa (09:30) alla Pontificia Università Gregoriana dove saranno presentate le rivendicazioni di Refugees in Libya e la campagna Human Rights Defenders con la presenza degli attivisti di Refugees in Libya, la sua alleanza e le istituzioni locali e religiose. Per partecipare alla conferenza stampa è necessario registrarsi: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLScCX84OI7B7au66rJfjRWlPWhn8bN5bRrkjAwSamIbRxqCWzg/viewform?usp=sf_link
Nella prima tavola rotonda (10:30), le realtà attive nelle fasi di evacuazione e accoglienza, previste dai corridoi umanitari inaugurati dalla Comunità di S. Egidio, percorreranno insieme lo stato dell’arte al fine di migliorare il processo attuale e di aprire a nuove prospettive per vie d’ingresso sicure.d
La seconda tavola rotonda (14:30) si pone l’obiettivo di immaginare nuove forme di arrivo in Italia combinando le necessità del lavoro con il ruolo dell’università nel creare nuovi quadri legali.
Sabato 1 giugno, i tre laboratori pratici di autoformazione saranno incentrati sui temi della criminalizzazione, della comunicazione attivista e sull’esternalizzazione delle frontiere.
L’evento vedrà anche la presenza della mostra artistica mobile ad opera di Alliance with Refugees in Libya che raccoglie immagini e testimonianze delle vittime dei campi di detenzione in Libia.
Per consultare il programma:
https://www.refugeesinlibya.org/call-to-rome
Sito web:
https://www.refugeesinlibya.org/