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bandella per “prosa in prosa” / andrea cortellessa. 2009

L’abitudine che ci fa usare la dizione da manuale, poesia in prosa, può far dimenticare come essa, in realtà, segni un paradosso. Ma – ha spiegato il suo maggiore studioso italiano, Paolo Giovannetti – proprio tale «ambiguità esibita» è il suo «carattere fondante». Posizione ambigua, dunque, e anche scomoda: troppo «asciugata» dal poetico per i lettori di poesia (almeno per chi si riconosce nel poetese, più che nel poetico); troppo autoreferenziale e «lavorata» – troppo «poetica», insomma – per coloro che della prosa ammettono un’unica specializzazione merceologica, quella della narrazione (e diciamo, anzi, direttamente la fiction).

Eppure la prosa come forma del limite è stata una delle poche vie di fuga che abbiano consentito alla nostra scrittura poetica, negli ultimi decenni, di non rinchiudersi nel repertorio di se stessa. Negli anni Settanta autori come Giampiero Neri, Cosimo Ortesta e Cesare Greppi hanno messo a frutto la lezione dei maestri francesi di un secolo prima; mentre è del 1989 un episodio isolato ma significativo come la silloge Viceverso, curata da Michelangelo Coviello. Né sorprende che oggi i trenta-quarantenni di Prosa in prosa guardino di nuovo Oltralpe (e Oltreoceano), mutuando il loro stesso titolo da Jean-Marie Gleize.

Quanto meno subliminalmente, l’espressione poesia in prosa rinvia poi al concetto di traduzione: un «contenuto», in sé poetico, che verrebbe «trasposto» in prosa. Ma se il «contenuto» è già prosastico, qui, che cosa viene in effetti «tradotto»? La prosa in prosa, risponde Antonio Loreto, ha qualcosa del ready-made: senza sovraccaricare la scrittura di effetti speciali (la «prosa d’arte» dalla quale i Sei si guardano bene) è mediante il suo isolamento (in lasse, blocchi, serie variamente ordinate) che se ne muta sottilmente il senso. Basta incorniciare l’oggetto, come ha insegnato appunto D­uchamp, per fargli dire qualcosa di diverso – e inatteso. Qui piuttosto lo si «inquadra»: e non stupiranno, allora, i frequenti riferimenti all’universo dei media visivi, dalla fotografia allo schermo del computer.

Così facendo si segnalano, nella prosa del mondo, una serie di mutamenti inavvertiti. Come in un certo gioco enigmistico, ci accorgiamo d’improvviso di dettagli incongrui, particolari inquietanti. E finiamo per capire, insomma, come qualcosa nelle nostre vite sia da tempo mutato: a un livello microscopico, magari, ma con conseguenze non meno che catastrofiche.

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antonio syxty intervista mg sulle reti della ricerca letteraria

[r] _ ricerca / sperimentazione: intervista su satisfiction

credo di non aver scritto fino ad oggi niente di più completo (in termini di link e materiali) della rassegna che si può leggere in questa intervista: https://slowforward.files.wordpress.com/2017/06/mgiovenale_intervistasatisfiction_def.pdf

(primo link non più funzionante: www . satisfiction.me/ricerca-sperimentazione-intervista-a-marco-giovenale/).

(secondo link non più funzionante: www . satisfiction.se/scrittura-di-ricerca-e-scrittura-sperimentale-intervista-a-marco-giovenale/)

(la migrazione di SatisFiction da estensione a estensione ha reso nel tempo indisponibili molti materiali, purtroppo)

comunque.

grazie alla rivista e ai redattori per l’ospitalità.

chi vuole sapere qualcosa di più sulla scena o situazione della ricerca (soprattutto legata al sito gammm) grosso modo dal 2003 al 2017, può trovare nell’intervista elementi credo, spero, interessanti. di bibliografia, e link, documenti, un andamento cronologico, alcuni dati, riferimenti alla scena non italiana.

 

 

la rete della ricerca letteraria: siti, blog e podcast di scrittura sperimentale

dalla pagina fb di Antonio Syxty:

LA FINESTRA DI ANTONIO SYXTY EXTRA con Marco Giovenale, vi aspetta questa sera, 18 dicembre, dalle ore 21 in diretta sulla pagina Facebook di MTM Teatro.

facebook.com/401941036521344/posts/3491476977567719/

facebook.com/mtmteatromi/

La finestra di Antonio Syxty (EXTRA) incontra Marco Giovenale, tra i fondatori del sito di materiali sperimentali gammm.org (2006), nonché editor, curatore indipendente, lettore per case editrici, traduttore dall’inglese e coordinatore del Centro di poesia e scritture contemporanee, che nel 2018-19 ha contribuito a fondare.

Tema della puntata è La rete della ricerca letteraria: siti, blog e podcast di scrittura sperimentale.

Si potrà seguire anche dai link:

https://www.facebook.com/slowforwarddifferx/

https://www.facebook.com/gammm.org/

https://www.facebook.com/poesiaescritture/

quando dicevo (e dico) che tumblr…

quando dicevo (e ancora dico) che la letteratura, smarginando da tutte le parti, diventa veramente contemporanea (anche) nei post, e che gammm ha intercettato questa cosa prima ancora di nascere nel 2006, e che magari (sia prima che) adesso gli scrittori che preferiamo sono persone di tutte le età che mettono cose assurde o weird – comunque felici & produttrici di senso – su tumblr o altre piattaforme.
ecco. dicevo.

l’immagine è uno screenshot da
vedurnan.tumblr.com (8 nov. 2020)

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nascita di gammm: due post del 2006 e relativi commenti

29 giugno 2006: l’annuncio della nascita del sito GAMMM, su Absolute poetry e su Nazione indiana (e relative reazioni).

https://slowforward.files.wordpress.com/2020/11/nascita-di-gammm-e-commenti_-su-absolute-poetry.pdf

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https://slowforward.files.wordpress.com/2020/11/nascita-di-gammm-e-commenti_-su-nazione-indiana.pdf

post numero 13002

slowforward.net

 

 

24 ottobre 2020

questo è il post 13002 di SLOWFORWARD, sito nato nel 2003.
764 post l’anno, per 17 anni e spiccioli, fin qui. e si prosegue.
poi non dite che la scrittura non assertiva, l’arte contemporanea (-issima), il cinema e la musica sperimentale, l’asemic writing, il glitch, la poesia concreta e visiva, i materiali non-mainstream, la poesia fuori linea, gammm, la prosa in prosa e le scritture di ricerca non esistono, eh, per favore. grazie.

 

sostenere subito il teatroinscatola

Solitamente non diffondo link di questo tipo, ma in questo caso l’ingiustizia è macroscopica, e assume l’aspetto di una vera e propria prevaricazione ai danni di un’associazione culturale che a Roma in quasi vent’anni ha fatto nient’altro che il proprio dovere per la collettività, promuovendo il teatro, la letteratura, la musica, l’arte contemporanea in tutti i modi (come accennato qui sotto). Condivido quindi l’appello, particolarmente urgente e pressante, a fronteggiare la situazione.

E’ URGENTE SOSTENERE IL TEATROINSCATOLA: qui https://gf.me/u/y3r2gy

Dall’aprile 2001 all’aprile 2019 la sede dell’associazione culturale Teatroinscatola è stata presso i locali di un Ente (un tempo pubblico poi privatizzato grazie all’intervento dei uno dei più brillanti politici italiani); l’affitto era perfettamente in linea con il mercato immobiliare (per un totale di euro: 430.000 cioè l’equivalente dell’acquisto), neanche un centesimo è stato mai scalato per lavori di messa a norma o adeguamento locali (consegnati in stato di fatiscenza); nel corso degli anni l’associazione ha dovuto affrontare ogni tipo di difficoltà causa arroganza proprietà: impossibilità di scaricare qualsiasi cosa anche una sedia (condizione presente nel regolamento condominiale ma mai fatto rispettare) allagamenti ripetuti, impossibilità di accedere ai locali perchè la strada è stata per un periodo lunghissimo un cantiere lavori (senza che nessuno ce lo comunicasse, e con sacchi di amianto posizionati di fronte all’ingresso) etc la lista angherie subite è lunghissima e la ciliegina sulla torta è l’incendio di capodanno causa petardi dei locali (con un danno mai risarcito neanche in minima parte e con l’assenza totale della proprietà) … neanche un giorno di affitto ci è stato scalato dalla proprietà che però nello stesso palazzo ha ritenuto opportuno svendere a ex ministri e senatori appartamenti (edifici costruiti con soldi pubblici).
La recente sentenza ci obbliga a pagare 50mila euro di soli interessi, tra l’altro da notare come un magistrato terminato il lockdown causa pandemia a maggio abbia ritenuto opportuno di non accogliere nessuna delle nostre richieste ( in un momento paragonabile solo a quello post seconda guerra mondiale) favorendo un Ente che investe alle Mauritius e distruggendo un’associazione culturale (https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/19_novembre_08/truffa-palazzo-venduto-vaticanocon-soldi-enasarco-ba608268-01a8-11ea-bfaf-9602a8f3f6c1.shtml)
L’associazione culturale non ha mai avuto sovvenzioni stabili se non quelle derivanti da bandi per progetti.
Ha ospitato o prodotto concerti, spettacoli, incontri di poesia, rassegne culturali, festival (gratuiti, questi ultimi, pensati per le estati cittadine), ma ha anche spesso ospitato compagnie teatrali per prove chiedendo il minimo, contributo, in molti casi nulla (questo sia per gli spettacoli che per le prove). Moltissime le rassegne ad “ingresso libero” …

cfr. anche https://www.facebook.com/TeatroinscatolaRoma/posts/3274170979304553

PER INTERVENIRE SUBITO IN AIUTO: https://gf.me/u/y3r2gy

il volantino per oggi, 5 settembre, piazza sonnino, roma: scatola sonora di gammm.org (in collaborazione con il teatroinscatola)

leggete, scaricate, stampate, diffondete:


download pdf:
slowforward.files.wordpress.com/2020/09/gammm-scatola-sonora-teatroinscatola-5-set-2020_-bn.pdf

§

(Videointervista a Marco Giovenale sulla SCATOLA SONORA di GAMMM.org : https://video.corriere.it/di-la-fiume-ultimo-week-end-festival/571453da-ed87-11ea-b7a7-558c0458760a)
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