Israeli Knesset Approves Bill to Execute Palestinian Prisoners
The articlr here: https://qudsnen.co/israeli-knesset-approves-bill-to-execute-palestinian-prisoners/
Israeli Knesset Approves Bill to Execute Palestinian Prisoners
The articlr here: https://qudsnen.co/israeli-knesset-approves-bill-to-execute-palestinian-prisoners/
ad oggi su differx.noblogs.org sono comparsi 15mila post, con picchi di visite giornaliere superiori alle 20mila, stando esclusivamente ai browser Chrome e Firefox.
ignoro il perché del successo del blog, che in alcuni momenti ha addirittura superato o si è avvicinato alle trentamila visite giornaliere; ma – come si dice – mi corre l’obbligo di ringraziare chi dà (energica) fiducia a questo spazio di politica, letteratura, arte.
il blog era nato come “gemello eterozigote” di slowforward.net (dissimile/simile), ma è felicemente e inaspettatamente cresciuto in questi ultimi mesi.
THANKS, readers: cercherò di non deludervi in nessun modo, continuando sulle linee politico-culturali fin qui perseguite, nel segno della sperimentazione e della A cerchiata.
MG
aka
differx
il presente post è il numero 15001
un milione o più, oggi per la Palestina
#Gaza #genocide #genocidio #Palestine #Palestina #warcrimes #sionismo #zionism #starvingpeople #starvingcivilians #iof #idf #colonialism #sionisti #izrahell #israelterroriststate #invasion #israelcriminalstate #israelestatocriminale #children #bambini #massacri #deportazione #concentramento #famearmadiguerra
from a Novara Media post: https://www.facebook.com/share/p/1GpSUdcYTj/
israeli soldiers forced Global Sumud Flotilla participants to kneel on the ground with their hands zip-tied for at least five hours after they were detained while attempting to deliver humanitarian aid to Gaza, their lawyers have said.
Adalah, a humanitarian organisation based in Haifa, said a team of lawyers had met with 331 of the 462 people who had their boats illegally seized by Israeli forces while in international waters on Wednesday and Thursday.
In a report published on Friday, Adalah said participants’ rights had been “systematically violated” in Israeli detention, even before they were transferred to Ketziot, the notorious prison where they are now being held.
Detainees were denied basic necessities like drinking water, access to toilets and medication, Adalah said, as well as legal representation.
Lawyers waited outside Ashdod Port for nine hours on Thursday, Adalah said, while Israeli authorities denied them entry and instead began illegally processing cases and conducting hearings inside without them.
When the legal team eventually did gain access – working from 3pm on Thursday to 5.30am on Friday morning to support as many people as possible – several participants told them they had been violently woken whenever they tried to sleep, and subjected to threats and aggression.
Israel’s national security minister, Itamar Ben-Gvir, was filmed at the port, shouting at participants, in what Adalah described as “an act of humiliation and intimidation” and “a degrading display of control”.
Despite reporting these alarming details, Adalah said that everyone their legal team met with was in “relatively stable condition”.
Adalah confirmed that a lawyer had met with British-Palestinian Novara Media journalist Kieran Andrieu at Ashdod port, and confirmed that he was unharmed at the time. He is now believed to be in Ketziot prison with other participants.
Detainees are expected to be held until Sunday or Monday and then deported.
Adalah said it is pursuing legal measures to “guarantee that every single participant is accounted for” and continuing prison visits.
#Gaza #genocide #genocidio #Palestine #Palestina #warcrimes #sionismo #zionism #starvingpeople #starvingcivilians #iof #idf #colonialism #sionisti #izrahell #israelterroriststate #invasion #israelcriminalstate #israelestatocriminale #children #bambini #massacri #deportazione #concentramento #famearmadiguerra
Da oggi il n. 19 de ‘La scuola delle cose’, dedicato alla scrittura di ricerca, è disponibile – sempre gratuitamente – presso La camera verde (via G. Miani 20, Roma). Accertarsi sempre della disponibilità e dell’apertura della camera chiamando il numero 3405263877 o inviando un messaggio.
Un articolo ANSA, del 17 settembre: https://www.ansa.it/europa/notizie/rubriche/voceeurodeputati/2025/09/17/lidf-continua-a-colpire.-smotrich-gaza-una-miniera-doro_de46e1f6-e571-4cd4-948b-084fd9528dc5.html
(da leggere in particolare gli ultimi paragrafi, da vomito)
#smotrich #Gaza #genocidio #ansa #massacri #lucraresulgenocidio #lucro #ANSA
Silvio Talamo
È cominciato un tam tam d’allarme: difficile sapere cosa succederà, ma era facile immaginare che lo Stato israeliano non avrebbe permesso alla flottiglia di andare avanti. Neanch’io, ovviamente, so cosa succederà. Quello che però penso è che la vicenda della flottiglia abbia segnato e continuerà a segnare un punto di svolta importante nello stagno mediale dei nostri frammenti politici. È qualcosa che non si vedeva da più di vent’anni, forse anche trenta.
Manifestazioni organizzate in tutta Italia contemporaneamente da ragazzi, ragazze, uomini e donne che avrebbero potuto essere chiunque e che si sono mobilitati perché nessuno avrebbe dato retta all’insofferenza verso uno sterminio. Il 99% delle critiche alla flottiglia sono difese d’ufficio da parte di chi sa bene di stare perdendo il controllo: argomentazioni inesistenti che, tutto sommato, nessuno calcola più. Si arrampicano sugli specchi solo per difendere l’indifendibile, e difendono l’indifendibile per mantenere uno status quo che crolla insieme (come si suol dire) a tutto l’Occidente.
Sia chiaro: il loro Occidente, non il mio; forse addirittura non il nostro. Mi auguro che nessuno sulla flottiglia si ferisca, perché bisognerebbe smetterla di soffrire ed essere puniti per le proprie scelte. Ma, comunque vada, è una vittoria. Lo so che può sembrare strano, ma la vedo così: una mobilitazione mondiale di gente che semplicemente si è resa conto, data la voluta immobilità dei poteri, che nessuno avrebbe agito e, ancora semplicemente, si è messa in moto da sola.
Se nessuno li aiuta, l’aiuto glielo porto io. Se nessuno mi rappresenta, lo faccio io. È questa la vera paura: la paura che qualcosa di grande possa nascere da una folla trasversale alle generazioni, ai lavori e, addirittura, in certi casi, alla derivazione politica.
Questa cosa per alcuni potrebbe essere problematica; io, sempre convinto che la sinistra non sia uguale alla destra, la osservo con interesse. Che si pensi alla missione umanitaria, ma se questa tensione dovesse fuoriuscire, se un popolo o i popoli — per non dire moltitudini — cominciassero a farsi domande e ad organizzarsi sulle istanze più vicine e cogenti di una politica, di una risposta da dare ai problemi del presente, sarebbe iniziato qualcosa di profondo, qualcosa che continuerà.
#sumudflotilla #flotilla #flottiglia #gaza #genocidio #azionepopolare #blocchiamotutto #aiutiumanitari #palestina #genocide #silviotalamo #israhell #izrahell
GIÀ DA ORA È POSSIBILE ISCRIVERSI ALL’UNDICESIMA EDIZIONE DEL PREMIO NAZIONALE DI POESIA ELIO PAGLIARANI. Bando e Regolamento sono pubblicati sul sito e su fb.
La scadenza per l’ iscrizione degli autori è il 15 gennaio 2026, ore 12.
qui il Bando
qui il Regolamento
qui la Dichiarazione di accettazione
estratto dal bando di concorso:
estratto dal regolamento: