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29 marzo, roma: presentazione de “il cielo per roma”, di mariano baino

Mariano Bàino presenta Il cielo per Roma alla Casa delle Letterature di Roma, con Cecilia Bello Minciacchi e Filippo La Porta.

Martedì 29 marzo, ore 18:00
Casa delle Letterature (Piazza dell’Orologio 3, Roma)

evento facebook: 
https://www.facebook.com/events/712737879882343

il libro:
http://www.exormaedizioni.com/catalogo/il-cielo-per-roma-baino-exorma/

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L’anima pellegrina di Sinesio, antico filosofo e discepolo innamorato di Ipazia, trasmigra nel corpo stanco di Chiaffredo Buffaldieci Guastella, avvocato romano. Ha una missione da compiere, assegnata dalle “alte sfere”: indagare sul conflitto che sconquassa la Chiesa, divisa fra due papi, il rivoluzionario e in carica Materno I e il tradizionalista e dimissionario Gregorio XVII. Chi dei due è l’Anticristo?

Il cielo per Roma è un libro metamorfico che racconta una Roma sacra e profana, diurna e notturna, centrale e periferica, e in cui tutto sembra dare ragione alla frase del Chisciotte di Cervantes: «Purché sia vera, non c’è storia che sia cattiva».

flicker / nik sheehan. 2009

The flicker effect was identified by the famously independent-minded scientist W. Grey Walter in his best- selling 1953 book The Living Brain.
Grey Walter – who was soon to become the father of Artificial Intelligence – discovered that by using high-powered stroboscopes and experimenting with trigger feedback techniques where the flash was set to fire in synchronization with the brain’s rhythms, the brain is, “transformed temporarily to a different sort of brain.” Walter found that time itself could become lost or disturbed. As he observed of one subject:

“[He had] the sense of having been pushed sideways in time by flicker. Yesterday was no longer behind, and tomorrow was no longer ahead..”

Stroboscopic light, or light flashing on the eye between 8 and 13 flashes per second, induces alpha wave activity in the brain – a state normally associated with dreaming and creativity. Subjects often report seeing shapes and colours, some have full-blown hallucinations, others mystical experiences. Approximately one in 4,000 people will have an epileptic seizure.

In 1997, ten million Japanese schoolchildren, and some adults, tuned into the animé cartoon Pokemon to see a “flashing explosion with high frequency red and blue flicker stimulation” hit the screen and persist. What happened next sparked international headlines. Some viewers went into a trance-like state, as if hypnotized. Others experienced altered vision and shortness of breath. Some passed out, others had seizures. Hospitals all over Japan received admissions, though nobody was permanently damaged.

http://www.flickerflicker.com/flash/WhatIsFlicker/WhatIsFlicker.html

https://www.goodreads.com/book/show/434039.Chapel_of_Extreme_Experience

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for the launch of “the l=a=n=g=u=a=g=e book” in a french translation

For the launch of the The L=A=N=G=U=A=G=E Book in a French translation by Amélie Ducroux, the publisher, Presses Universitaires de Rouen et du Havre (PURH) has orgnizaed an events in Paris and the Université de Rouen.

Review of L=A=N=G=U=A=G=E, le livre  by Emmanuel Laugier in Matricule des Anges (Dec. 2021) #228: pdf

Paris: Weds., March 23, 7:30pm (19h30) 
POETES AMERICAINS de la mouvance l=a=n=g=u=a=g=e

at « l’ours et la vieille grille », 9 rue Larrey, Paris 75005, métro Monge ou Censier-Daubenton
Featuring Susan Bee, Amélie Ducroux, Sally Silvers, Bruce Andrews, Charles Bernstein and Christophe Lamiot Enos (invited by Paul de Brancion). Mostly bilingual.

Paris: Fri., March 25, 7:30pm (19h30), doors open 19h.
at the Red Wheelbarrow Bookstore, 11 Rue de Médicis, 75006
Andrews and Bernstein, with Lamiot Enos: English only

Rouen: Poésie, (é)motions: March 21, 2022
Université de Rouen, Mont-Saint-Aignan, Salle des Conférences / Maison de l’Université
Anne-Laure Tissut et Christophe Lamiot Enos (ERIAC)
9h30 : Ouverture de la journée : Anne-Lise Worms (Vice-Présidente du Conseil Académique), François Bessire (ancien Directeur des Presses Universitaires de Rouen et du Havre)
I9h45-10h: Introduction —  Christophe Lamiot Enos (ERIAC, Université de Rouen)
10h-10h30 : lectures—Bruce Andrews
10h30-11h : table ronde, avec Bruce Andrews, Susan Bee, Charles Bernstein, Amélie Ducroux, Isabelle Garron, Sally Silvers, modérateurs Christophe Lamiot Enos et Anne-Laure Tissut, la revue L=A=N=G=U=A=G=E à la fin du XXème siècle (émergence, ambitions, réceptions, représentations), aux USA, en poésie et ailleurs
1h00-11h30 : discussion et pause café
11h30-12h : intervention—Susan Bee
12h-14h30 : discussion et pause déjeuner
14h30-15h30 : interventions—Sally Silvers, Charles Bernstein
16h-17h : table ronde, tous les participants, avec plus particulièrement Isabelle Garron, modérateurs Christophe Lamiot Enos et Anne-Laure Tissut, la revue L=A=N=G=U=A=G=E aujourd’hui, aux USA, en France, en poésie et ailleurs : enseignements, embranchements, jeunes pousses, avenirs, au regard du Nouveau monde, anthologie des poésies en France de 1960 à 2010.

L=A=N=G=U=A=G=E, le livre is part of the TO series, edited by Lamiot. This series includes blingual collections, not otherwise published in English, by Hank Lazer, Norman Fischer, ALice Notley, Roger Kamenetz, Joe Ross, Laynie Brown, Lee Ann Brown, and others, as well as manifestoes by Lamiot.


& just before the L=A=N=G=U=A=G=E Book launch
Marseille

Charles Bernstein (with Martin Richet)
at Le Centre international de poésie Marseille
6:30pm (18h30), Thurs., March 17, 2022 (bilingual)
and earlier that day Susan Bee and Bernstein: worskhop on collaboration

postpoesia e dintorni: lunedì 31, incontro su “qualche uscita”, di jean-marie gleize

TIC Edizioni, Roma 2021

TIC Edizioni presenta
QUALCHE USCITA. POSTPOESIA E DINTORNI
di Jean-Marie Gleize

Incontro con Florent Coste, Luigi Magno, Gian Luca Picconi
Lunedì 31 gennaio 2022, alle ore 21:00
Tic Talk a cura di Emanuele Kraushaar e Michele Zaffarano
Online in diretta streaming sui canali:
https://tinyurl.com/ticedizioni
o https://www.facebook.com/ticedizioni

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Scheda del libro:
La poesia è per noi oggi innanzitutto ‘lapoesia’, un grande totem storico che continua ad attraversare le istituzioni scolastiche e i mezzi d’informazione e a imporre termini chiave come ‘espressività’, ‘armonia’, ‘sincerità’, ‘autenticità’, ‘visione’. D’altro canto, anche la ‘repoesia’, rovistando il quotidiano alla ricerca delle tracce di un canto essenziale, non rappresenta altro che l’ennesimo nostalgico avatar di quello stesso totem. Quanto alla ‘neopoesia’, apparentemente più in fase con il presente grazie ai suoi sempre aggiornati e spettacolari artifici tecnico-retorici, essa punta soprattutto a moltiplicare l’effetto “fantasmagorico”.
Dalla fine dell’Ottocento (dopo Rimbaud, per intenderci), alcuni autori hanno cercato di “liberare” la poesia da sé stessa, per riconcepirla sotto altre latitudini. Pensandola prima di tutto come un modo per comprendere la realtà, questi altri autori si sono consequenzialmente impegnati a ricercare gli strumenti concettuali, verbali e formali più adatti a tale nuova intesa.
I quindici interventi raccolti in questo volume partono tutti dal presupposto che esista un ‘fuori’ e un ‘dopo’. E che non ci sia solo ‘un’ modo per uscirne, ma che si possa contare su una pluralità di gesti, di atteggiamenti e di disposizioni (alla fuga), secondo le diverse maniere con cui può essere pensata una rifondazione (una riconversione) dell’“industria logica” letteraria. I cantieri postgenerici che questo libro descrive (nel loro contesto e considerandone le finalità “politiche”) sono vasti. Si tratta in fondo di atti e di azioni: d’insubordinazione.

Evento facebook:
https://www.facebook.com/events/651540632854836

Per ordinare il libro:
https://ticedizioni.com/products/qualche-uscita-postpoesia-e-dintorni-jean-marie-gleize

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oggi, 19 dicembre, a roma: asemic writing & suoni che cambiano (m.giovenale e f.venerandi @ horti 14)

OGGI Nel contesto di DE NATURA SONORUM, ciclo di eventi a cura del Teatroinscatola, domenica 19 dicembre dalle ore 17, presso Horti 14 (via san Francesco di Sales 14),

Marco Giovenale parlerà di ASEMIC WRITING nel ‘900
e
Fabrizio Venerandi parlerà di SUONI CHE CAMBIANO

ASEMIC WRITING e SUONI CHE CAMBIANO

evento facebook: https://www.facebook.com/events/1080481409434002

sito del Comune di Roma: https://culture.roma.it/appuntamento/asemic-writing-suoni-che-cambiano/

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Di ASEMIC WRITING si parla molto, ormai da più di un ventennio. È quella pratica artistica che prevede un tipo di scrittura priva di significato (ma tendenzialmente non di senso). Grafie, tracce e glifi asemici sembrano rimandare a una lingua storica, possibile, antica o moderna, ma il loro è un rinvio apparente: illudono la nostra “percezione del linguistico” mentre in verità rimandano sempre e soltanto a segni vuoti, non decifrabili; alfabeti inesistenti.
Come tali, sono anche non verbalizzabili: sfidano ogni tentativo di esser messi in voce. Sono elettivamente muti.
Ma cosa ha ‘preparato’ l’avvento dell’asemic writing a fine Novecento? L’incontro risalirà addirittura al 1918 e traccerà un percorso che dimostrerà tutt’altro che priva di radici la singolare arte della fuga dal significato linguistico.
Chi tra il pubblico vorrà, potrà inoltre sperimentare a piacimento e inviare, prima, durante o dopo il 19 dicembre, i propri segni asemici: all’indirizzo asemicwriting [at] yahoo.com. Alcuni materiali compariranno su un blog asemico già esistente.

SUONI CHE CAMBIANO / Una foresta di voci:
“Della terra, del corpo, del niente e delle sue parti” è un frammento da Isidoro di Siviglia che descrive il mondo. Il testo è però suscettibile di variazioni a seconda dei suoni che ci sono in sala e – variando – fa emergere il mondo interiore di Venerandi, lontano dalla rassicurante visione di Isidoro.
Venerandi farà a pezzi anche la voce di Giovenale che legge Isidoro e i suoni stessi del testo frammenteranno quelli del religioso.
“Una foresta di voci” è una ideale foresta di suoni all’interno della quale saranno invitati i presenti a navigare con lo smartphone. Ogni tronco manda un lemma.
Muoversi all’interno della foresta crea una poesia sonora.

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Ulteriori INFORMAZIONI sul ciclo DE NATURA SONORUM (18-30 dicembre) sono qui:
http://www.teatroinscatola.it/de-natura-sonorum-terza-edizione-programma/
e qui:
https://slowforward.net/2021/12/08/roma-de-natura-sonorum-il-programma-completo/
e, volendo, si può vedere una video-sveglia qui: youtu.be/3XPnmCJceJg

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http://www.teatroinscatola.it/info/

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20 dicembre, tictalk: “istruzioni politico-morali…”, di michele zaffarano

AwayTicTalk

Lunedì 20 dicembre, alle ore 21:00, sul canale YouTube di TIC Edizioni,

Istruzioni politico-morali (all’indirizzo dei nostri giovani poeti sul reperimento e sulla assimilazione dei concetti nuovi)
Diaforia 2021

di e con Michele Zaffarano

in dialogo con Luciano Neri
Daniele Poletti
e Paolo Zublena

Presenta Antonio Syxty

Tic Edizioni
Tic Edizioni Youtube
https://www.youtube.com/channel/UCtSz6phvlJNM9LuoPOeYBAw

roma, 19 dicembre: asemic writing & suoni che cambiano (m.giovenale e f.venerandi @ horti 14)

Nel contesto di DE NATURA SONORUM, ciclo di eventi a cura del Teatroinscatola, domenica 19 dicembre dalle ore 17, presso Horti 14 (via san Francesco di Sales 14),

Marco Giovenale parlerà di ASEMIC WRITING nel ‘900
e
Fabrizio Venerandi parlerà di SUONI CHE CAMBIANO

ASEMIC WRITING e SUONI CHE CAMBIANO

evento facebook: https://www.facebook.com/events/1080481409434002

sito del Comune di Roma: https://culture.roma.it/appuntamento/asemic-writing-suoni-che-cambiano/

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Di ASEMIC WRITING si parla molto, ormai da più di un ventennio. È quella pratica artistica che prevede un tipo di scrittura priva di significato (ma tendenzialmente non di senso). Grafie, tracce e glifi asemici sembrano rimandare a una lingua storica, possibile, antica o moderna, ma il loro è un rinvio apparente: illudono la nostra “percezione del linguistico” mentre in verità rimandano sempre e soltanto a segni vuoti, non decifrabili; alfabeti inesistenti.
Come tali, sono anche non verbalizzabili: sfidano ogni tentativo di esser messi in voce. Sono elettivamente muti.
Ma cosa ha ‘preparato’ l’avvento dell’asemic writing a fine Novecento? L’incontro risalirà addirittura al 1918 e traccerà un percorso che dimostrerà tutt’altro che priva di radici la singolare arte della fuga dal significato linguistico.
Chi tra il pubblico vorrà, potrà inoltre sperimentare a piacimento e inviare, prima, durante o dopo il 19 dicembre, i propri segni asemici: all’indirizzo asemicwriting [at] yahoo.com. Alcuni materiali compariranno su un blog asemico già esistente.

SUONI CHE CAMBIANO / Una foresta di voci:
“Della terra, del corpo, del niente e delle sue parti” è un frammento da Isidoro di Siviglia che descrive il mondo. Il testo è però suscettibile di variazioni a seconda dei suoni che ci sono in sala e – variando – fa emergere il mondo interiore di Venerandi, lontano dalla rassicurante visione di Isidoro.
Venerandi farà a pezzi anche la voce di Giovenale che legge Isidoro e i suoni stessi del testo frammenteranno quelli del religioso.
“Una foresta di voci” è una ideale foresta di suoni all’interno della quale saranno invitati i presenti a navigare con lo smartphone. Ogni tronco manda un lemma.
Muoversi all’interno della foresta crea una poesia sonora.

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Ulteriori INFORMAZIONI sul ciclo DE NATURA SONORUM (18-30 dicembre) sono qui:
http://www.teatroinscatola.it/de-natura-sonorum-terza-edizione-programma/
e qui:
https://slowforward.net/2021/12/08/roma-de-natura-sonorum-il-programma-completo/
e, volendo, si può vedere una video-sveglia qui: youtu.be/3XPnmCJceJg

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http://www.teatroinscatola.it/info/

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oei (sweden)

invito a conoscere le edizioni svedesi – internazionali – OEI (attraverso il loro sito): quasi cento numeri della rivista, moltissimi dei quali in inglese; e monografie di arte contemporanea, scritture di ricerca, materiali verbovisivi, design, territorio, editoria. dal mondo intero (Italia inclusa).

OEI _ Jonas (J) Magnusson & Cecilia Grönberg
http://www.oei.nu/

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la narratura è in pericolo / differx. 2021

stamattina su facebook è tutto un bullicare di indignazioni fiere sullo stato della letteratura (ovviamente intendono la narratura). (quella distribuita anzi grandistribuita).
dicono eh ma i lavoratori che ci lavorano. e anche dicono eh ma la qualità la qualità dov’è dov’è finita. aridatece gadda aridatece calvino. veramente dicono così, ci hanno un dispiacere sincero che il mainstream sia “the actual shit”. dopo averlo affiancato e attivamente costruito per minimo un duetre decenni.
io dico ma fate una colletta compratevi Repubblica. almeno una copia. o magari proprio i mezzi di produzione.