Archivi categoria: ricostruzioni

la situazione in palestina, la posizione di slowforward: i prossimi post

la situazione in Palestina (che esiste, sappiano i lettori sionisti) è di genocidio, e quasi (quasi?) non ha precedenti – anche solo sul piano quantitativo, relativo alle armi impiegate e alle vittime innocenti in una data unità di tempo – per dimensioni e crudeltà.

di conseguenza slowforward, questo sito, che normalmente si occupa di ricerca letteraria, arte contemporanea, glitch, asemic writing, avanguardie e sperimentazione, darà anche notizie relative a quanto sta accadendo in quella parte del medio oriente, visto che una fetta maggioritaria dell’informazione mainstream è – al contrario – centrata su (e obbediente a) quelle che Norman Finkelstein chiama “lacrime di coccodrillo” di quella parte (si spera via via decrescente) dell’elettorato israeliano che ha voluto a capo del suo Stato una compagine di personaggi senza scrupoli.

si offrono qui di séguito alcuni link recenti ae meno recenti episodi e notizie che non hanno bisogno di particolari commenti, e che chiariscono limpidamente i termini delle vessazioni passate e dell’orrore in atto. materiali assai più numerosi sul momento presente possono essere rintracciati quotidianamente sulla bacheca del mio profilo fb.

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the decomposing bodies of five premature babies left alone in al nasr hospital after the idf forced the doctors to leave

La situazione che il sionismo omicida ha creato in queste ultime settimane trova qui un esempio (tra migliaia di altri) piuttosto evidente:

https://www.middleeasteye.net/news/israel-palestine-war-gaza-dead-premature-babies-nasr-hospital

https://www.ndtv.com/world-news/5-premature-babies-found-dead-at-gaza-hospital-during-truce-says-hamas-4618758

https://www.newarab.com/news/israel-left-premature-babies-die-alone-gaza-hospital

Cinque neonati palestinesi sono stati lasciati morire nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale pediatrico Al-Nasr […] A renderlo noto l’Euro-Mediterranean Human Rights Monitor, che ha chiesto l’istituzione di una commissione d’inchiesta internazionale indipendente

Israel left premature Palestinian babies to ‘die alone’ after evacuating Gaza hospital

Crimini contro l’umanità: trovati neonati in decomposizione nel reparto neo-natale dell’ospedale Al-Nasr. La CRI aveva promesso di evacuarli

https://www.instagram.com/reel/C0NIrDGrfn8/

https://www.instagram.com/reel/C0NUspAgrDx/

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see also: https://slowforward.net/2023/12/04/palestinian-premature-babies-let-alone-starving-to-death-in-al-nasr-hospital-thanks-to-idf-soldiers/

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Cfr. anche:
Al Shifa, 13 novembre, https://it.euronews.com/2023/11/13/gaza-ospedali-allo-stremo-morti-bambini-prematuri

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a torino, oggi, 30 novembre: “16 millimetri alla rivoluzione”, di giovanni piperno, con luciana castellina: première al 41° torino film festival

AAMOD – Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico

Al 41° Torino Film Festival

16 millimetri alla rivoluzione

di Giovanni Piperno, con Luciana Castellina

Un’indagine sull’eredità del PCI e un atto d’amore per il cinema militante

PREMIÈRE OGGI
Giovedì 30 novembre ore 20:00 – Cinema Romano 2
Piazza Castello, 9 – Galleria Subalpina, Torino

cliccare per ingrandire

Cos’ha significato essere comunisti e cosa può ancora significare? Cosa rimane oggi, a cinquant’anni dalla svolta della Bolognina, dell’esperienza di milioni di iscritti al PCI che hanno provato a trasformare sé stessi e il mondo?

Cercando risposte a queste domande, nasce 16 millimetri alla rivoluzione, prezioso film che riporta alla luce le più belle pagine del cinema militante italiano, prodotto dall’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, in prima mondiale al 41° Torino Film Festival il prossimo 30 novembre.

16 millimetri alla rivoluzione è un film d’archivio per illuminare l’oggi, un viaggio nel tempo, in cui il regista, Giovanni Piperno, parla al presente dialogando con Luciana Castellina, storica dirigente comunista e fondatrice del Manifesto, e tuffandosi nel mare di immagini prodotte per il Partito Comunista tra gli anni ’50 e gli ’80 da grandi registi italiani.

Una riscoperta del fare politica, fatto di impegno, solidarietà, confronto, che riporta inevitabilmente alla luce il cinema di quella generazione: un cinema libero, sperimentale, dal basso, empatico, militante. Zavattini direbbe – e così dice nel film – “un cinema di tanti per tanti”.

Alla proiezione saranno presenti Luciana Castellina, il regista Giovanni Piperno, il presidente dell’AAMOD Vincenzo Vita e la delegazione del film.

Proiezioni:

30 novembre ore 19:45, Cinema Centrale Arthouse – proiezione riservata alla stampa accreditata

– 30 novembre ore 20.00, Cinema Romano sala 2 – première

– 1 dicembre ore 14:00, Cinema Romano sala 3 – replica

reem and tareq

source:
https://fb.watch/oDatEVpcCE/

voice:
Jomana Karadsheh

also read:
https://www.cnn.com/2023/11/29/middleeast/gaza-truce-israel-grandfather-returns-home-intl-hnk/index.html

“More than 14,800 Palestinians, including 6,000 children, have been killed in Gaza since” Oct 7th.

another vid:
https://www.facebook.com/reel/719697986363918?s=yWDuG2&fs=e

little Reem: https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid02Dh1c4rWnaUBG2nz81WrWfbYowAvjUwaupUVBpx4uhu3ELSDrkW4jUyWEVeHFdfzLl&id=644982211
+ https://www.facebook.com/reel/1415522112372439

audio completo della presentazione di “dialoghi della sedia”, di chiara serani, allo studio campo boario, 9 nov. 2023

Dialoghi della sedia, di Chiara Serani (Anterem Edizioni / Cierre grafica, 2023)
interventi di Marco Giovenale e Luigi Severi,
letture dell’autrice e di Michele Zaffarano
Studio Campo Boario, Roma, 9 novembre 2023

locandina e informazioni:
https://slowforward.net/2023/11/05/9-novembre-studio-campo-boario-roma-presentazione-di-dialoghi-della-sedia-di-chiara-serani/

29 novembre, firenze: “amelia rosselli e l’eredità della resistenza antifascista”

Mercoledì 29 novembre 2023, alle ore 17:00
Presso la Soprintendenza Archivistica della Toscana
via Ginori 7, Firenze

Lectio magistralis della professoressa Jennifer Scappettone

“Amelia Rosselli e l’eredità della Resistenza antifascista:
canti di una comunità futura”

Intervengono Michele di Sivo, Emilio Capannelli, Jennifer Scappettone, Valdo Spini Continua a leggere

torino, 30 novembre: “16 millimetri alla rivoluzione”, di giovanni piperno, con luciana castellina: première al 41° torino film festival

AAMOD – Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico

Al 41° Torino Film Festival

16 millimetri alla rivoluzione

di Giovanni Piperno, con Luciana Castellina

Un’indagine sull’eredità del PCI e un atto d’amore per il cinema militante

PREMIÈRE
Giovedì 30 novembre ore 20:00 – Cinema Romano 2
Piazza Castello, 9 – Galleria Subalpina, Torino

cliccare per ingrandire

Cos’ha significato essere comunisti e cosa può ancora significare? Cosa rimane oggi, a cinquant’anni dalla svolta della Bolognina, dell’esperienza di milioni di iscritti al PCI che hanno provato a trasformare sé stessi e il mondo?

Cercando risposte a queste domande, nasce 16 millimetri alla rivoluzione, prezioso film che riporta alla luce le più belle pagine del cinema militante italiano, prodotto dall’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, in prima mondiale al 41° Torino Film Festival il prossimo 30 novembre.

16 millimetri alla rivoluzione è un film d’archivio per illuminare l’oggi, un viaggio nel tempo, in cui il regista, Giovanni Piperno, parla al presente dialogando con Luciana Castellina, storica dirigente comunista e fondatrice del Manifesto, e tuffandosi nel mare di immagini prodotte per il Partito Comunista tra gli anni ’50 e gli ’80 da grandi registi italiani.

Una riscoperta del fare politica, fatto di impegno, solidarietà, confronto, che riporta inevitabilmente alla luce il cinema di quella generazione: un cinema libero, sperimentale, dal basso, empatico, militante. Zavattini direbbe – e così dice nel film – “un cinema di tanti per tanti”.

Alla proiezione saranno presenti Luciana Castellina, il regista Giovanni Piperno, il presidente dell’AAMOD Vincenzo Vita e la delegazione del film.

Proiezioni:

30 novembre ore 19:45, Cinema Centrale Arthouse – proiezione riservata alla stampa accreditata

– 30 novembre ore 20.00, Cinema Romano sala 2 – première

– 1 dicembre ore 14:00, Cinema Romano sala 3 – replica

max blumenthal & others: about oct 7th, the “hannibal directive”, and some israeli forces targeting israeli civilians


“For all the sensationalism surrounding the events of Oct. 7, when Hamas broke through the Gaza fence and seized territory in the Gaza Envelope as part of Operation Al-Aqsa Flood, there is still much that we do not know. The official Israeli death toll from the attack is estimated at 1,200 civilians, revised from an initial estimate of 1,400. Among this figure are several hundred civilians, which Israel says were killed by Hamas militants. Other testimony from survivors of Oct. 7 suggests an alternative explanation—that in its fervor to defeat Hamas, Israeli commanders may have willingly targeted and sacrificed Israeli soldiers and civilians in the crossfire. Max Blumenthal of The Grayzone joins The Chris Hedges Report for an in-depth look”.
[heres the transcript]
*
&:
Israel admits killing its own people at music festival on October 7
https://dohanews.co/israel-admits-killing-its-own-people-at-music-festival-on-october-7/
Israel army kills its citizens during October 7 attacks – report | IDF accused of killing Israeli civilians on October 7
https://www.anews.com.tr/middle-east/2023/11/10/israel-army-kills-its-citizens-during-october-7-attacks-report-idf-accused-of-killing-israeli-civilians-on-october-7

In Italian: https://www.adnkronos.com/internazionale/esteri/israele-un-elicottero-dellesercito-ha-sparato-ai-giovani-del-rave_1fcU18sU2ME2fzoLxZdrGD
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oggi, 22 novembre, a firenze: jennifer scappettone, “smokepenny lyrichord heavenbred” + brutal archives + amin ezzazouli

OGGI, 22 novembre, a Firenze, h. 21 @ Circolo Arci Progresso Firenze
Via Vittorio Emanuele II, 135A (Firenze)
con
La Chute associazione culturale 

Jennifer Scappettone

(Chicago)

porta al Progresso una performance unica, fatta di poesia composta, di testi di archivio, video documentario, e suono.
Per la prima italiana, ‘Smokepenny Lyrichord Heavenbred’ sarà una composizione multimediale “spontanea” con batteria, sampler e ottoni elettrici dell’idiosincratico duo musicale Brutal Archives (Jacopo Andreini e Charles Ferris).

→ In apertura un set di Amine Ezzazouli, tra gnawa tradizionale e immaginifica in trio elettrico
→ Inizio ore 21:00, ingresso 8€ (riservato soci arci)
informazioni
assculturalelachute@gmail.com
339.8615225 333.7662434

evento facebook:
https://www.facebook.com/events/s/jennifer-scappettone-brutal-ar/710505763953032/

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il sionismo e il suo presunto diritto alla distruzione di civili innocenti (2)

che poi, riflettendoci, uno dice:

bombardano il campo di Jabalia la prima volta, e fanno 100 vittime civili. tra queste, il loro obiettivo: un ufficiale di Hamas, dicono. quindi ne ammazzano 100 per beccarne uno (disintegrato senza processo, è ovvio, ma questo lo mettiamo tra parentesi).

poi proclamano che sotto l’ospedale Al Shifa c’è un (o il) quartier generale di Hamas, e allora via, bombardamenti, assedio, cecchini che sparano alle finestre, invasione dei reparti, morte di pazienti (22 in terapia intensiva: togliere carburante ed elettricità a un ospedale = assassinare). e obbligo di evacuazione dei medici, minacciati armi in pugno.
non si sa se e quando ai 39 neonati prematuri estratti dalle incubatrici ormai spente sarà permesso di trovare rifugio in Egitto. sempre che gli eroi dell’idf non facciano saltare l’ambulanza che li trasporta.

quindi riflettendoci uno dice: i palestinesi sarebbero “human animals” e i sionisti il popolo eletto? forse questo strano dio ha scelto i sionisti perché sono bravi a fare il tiro a segno con le abitazioni civili, le sedi Onu, i campi profughi, i giornalisti, i medici, i bambini? dev’essere per questo: dio elegge i popoli in base alla mira.

i bambini, se riescono a nascere e crescere, sono bersagli difficili, piccoli e mobili, ma i sionisti sono ottimamente addestrati a centrarli. così dio li elegge.
e – meanwhile – un po’ più a nord lo stesso dio benedice e firma (attraverso la mano secolare dei mille legali specialisti di faccende cisgiordane) gli atti di espropriazione e conquista, pardon, regolare possesso, di case e terreni altrui, militarmente=legalmente sottratti dai coloni(zzatori) agli animaleschi “arabs”.

ma torniamo al “tema” ospedale, per chiudere.

poniamo che poi alla fine si trovino questi fantomatici tunnel di terroristi sotto Al Shifa o sotto altri ospedali immancabilmente assediati, colpiti e invasi dai sionisti. come è ovvio, tali tunnel, ammesso che esistano, saranno vuoti, perché – dopo tutti i botti sparati – anche in una trama Disney per quattrenni i cattivi sarebbero scappati.

e allora?

per prendere possesso di tunnel vuoti tu butti giù un ospedale, ammazzi medici e pazienti, neonati e disabili? per fare che?

  • per sputtanarti la divisa (del resto già insanguinata da decenni) davanti al mondo intero.
  • per non liberare nemmeno un ostaggio.
  • per non catturare alcun terrorista, anzi per crearne di nuovi (fatti due conti: 12mila morti… quante migliaia di figli nipoti padri fratelli logicamente assetati di giustizia o vendetta generano?).
  • per spingere mezzo mondo a invocare una Norimberga che ti inchiodi e ti storicizzi come sterco supremo.
  • per far tentennare perfino #genocidejoe.
  • per rischiare di scatenare un conflitto allargato, potenzialmente mondiale.

ma allora… i sionisti a colazione mangiano forse pane e volpe?

no, al contrario. è che, come forse diventerà chiaro un giorno perfino ai neuropenici della destra italiana, davanti al gas estraibile dalle acque della costa di Gaza, i diritti umani e l’opinione degli stati e della storia non hanno peso alcuno sulla bilancia delle priorità.

per qualcuno l’infame Zyklon B è stato uno strumento, decenni fa. per qualcun altro il gas naturale è uno scopo, oggi.

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