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antonio syxty intervista mg sulle reti della ricerca letteraria

la rete della ricerca letteraria: siti, blog e podcast di scrittura sperimentale

dalla pagina fb di Antonio Syxty:

LA FINESTRA DI ANTONIO SYXTY EXTRA con Marco Giovenale, vi aspetta questa sera, 18 dicembre, dalle ore 21 in diretta sulla pagina Facebook di MTM Teatro.

facebook.com/401941036521344/posts/3491476977567719/

facebook.com/mtmteatromi/

La finestra di Antonio Syxty (EXTRA) incontra Marco Giovenale, tra i fondatori del sito di materiali sperimentali gammm.org (2006), nonché editor, curatore indipendente, lettore per case editrici, traduttore dall’inglese e coordinatore del Centro di poesia e scritture contemporanee, che nel 2018-19 ha contribuito a fondare.

Tema della puntata è La rete della ricerca letteraria: siti, blog e podcast di scrittura sperimentale.

Si potrà seguire anche dai link:

https://www.facebook.com/slowforwarddifferx/

https://www.facebook.com/gammm.org/

https://www.facebook.com/poesiaescritture/

prosa in prosa: un video esplicativo

questo video spiegherà tutto:
facebook.com/emanuele.kraushaar/videos/3588974284486884

viene alla luce la terribile verità:

PROSA IN PROSA_ tic_ copertina
https://ticedizioni.com/collections/vetrina/products/prosa-in-prosa

Forse l’evento più rilevante degli ultimi 20 anni della poesia italiana, di Prosa in prosa, come accade con i classici, si è parlato e scritto molto di più di quanto il libro non sia stato in effetti letto. A partire da una definizione di Jean-Marie Gleize, Prosa in prosa tentava, nel 2009-10, anno della sua prima pubblicazione, di portare una ventata spiazzante sulla scena asfittica della letteratura italiana, attraverso il travalicamento del concetto stesso di genere letterario.

foto dei sei_ 4a di copertinaDa non confondersi assolutamente con poemetti in prosa, i testi qui compresi, installando la letteralità e l’insignificanza nel luogo in cui ci si attende massima significatività e figuralità, squadernavano le categorie con cui il pubblico legge la testualità lirica. Ma se questa rivoluzione rischia oggi di spegnersi nella generale dimenticanza, questa nuova edizione, arricchita di contenuti critici, torna a imporre il tentativo, sempre più necessario, di superare l’ultimo confine, quello tra letterario e letterale.

 

 


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due aree. post generale, poi personale

1. In sintesi estrema

“Nuovi Argomenti” nasce nel 1953. “Il verri” nel 1956. È del 1957 la polemica aspra fra Pasolini e Sanguineti su sperimentalismo e neosperimentalismo, che si consuma tra le pagine di un paio di numeri della rivista “Officina”.

Da allora e fino a oggi, dunque da quasi 70 anni, la letteratura italiana è spezzata in due.

Dopo qualche circoscritta fortuna einaudiana e feltrinelliana, l’editoria ‘maggiore’ (oggi, meglio: ‘a grande distribuzione’, o forse ‘generalista’) sarà costantemente collocata, o in misura maggioritaria collocabile, nell’area Mondadori Pasolini Sereni eccetera. Scelta fatta. Per una forma sempre ‘rassicurante’.

Sponda – soprattutto dagli anni Ottanta – per la nuova lirica, visceralmente avversa alla sperimentazione, negatrice di tutto quello che succede nel versante della ricerca letteraria, specie se avanzata (e sotto qualsiasi egida, fosse pure universitaria, o artistica, in legame o no con istituzioni come il MoMA o il Centre Pompidou, per dire).

Continua a leggere

seguire, seguire

https://differx.tumblr.com/

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il pubblico del pubblico / marco giovenale. 2019

Le cose sono un po’ cambiate. Il poeta non sale sul palco per leggere la poesia, ma per vedere il pubblico.

E il pubblico, che è sempre e solo il pubblico del pretesto della poesia, sta in platea solo perché attende di salire sul palco. A vedere il pubblico.

Una volta salito sul palco, guarda il pubblico, bene, si bea della posizione, e dopo letta la poesia non ritorna in platea, ma esce, va a fumare, a bere, a distrarsi.

Vedi Napoli e poi muori. Vedi il pubblico e poi fuori.

Gli ultimi che leggono leggono alle sedie: vuote.