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oggi, 17 dicembre: “radici future”, 1990-2023, trentatre anni di villaggio globale

RADICI FUTURE
1990 → 2023: 33 anni di Villaggio Globale
Roma – Villaggio Globale, OGGI, domenica 17 dicembre 2023 ore 11>22
Lungotevere Testaccio 1

17 dicembre, Federico Raponi: ● ore 18:30
Villaggio Globale e la Musica

Per anni il Villaggio Globale è stato un punto di riferimento per concerti di artisti affermati e presentazione di nuove proposte.
Incontro con alcuni dei protagonisti di quella stagione.
Una riflessione su come è cambiata la produzione musicale dal basso.

partecipano:
• Enrico Colaiocco – tra i fondatori di Villaggio Globale
• Stefano Strina – organizzatore di numerosi concerti al Villaggio Globale
Gridalo Forte Records – etichetta musicale storica
• Luciano LeproneLuzy L. Toretta Stile
• Francesco Regina – Etno Trance, musica popolare salentina
• Marco Paolo Pierucci – DJ Vortex
Puzzle Sound System – DJs & band

introduce e coordina: Federico Raponi, autore del libro ‘Quando il fumo si dirada’
https://tuttascena1.wordpress.com/2020/07/17/11546/

https://youtu.be/qkZ_5-2xqLw
(intervista audio ad Alfonso Perrotta del Villaggio Globale)

 

oggi, 14 dicembre, a roma, presentazione del libro “Come si liquida un popolo. La ‘normalizzazione’ della questione palestinese”, di diana carminati (deriveapprodi)

a Roma, OGGI, 14 dicembre, alle ore 17:30
Sala Bianca, via Flaminia 53
Presentazione del libro di Diana Carminati

Come si liquida un popolo.
La “normalizzazione” della questione palestinese

Intervengono:
Diana Carminati, già Docente di storia dell’Europa all’Università di Torino e scrittrice
Wasim Dhamash, saggista palestinese, Docente di lingua e letteratura araba all’Università di Cagliari
Vera Pegna saggista e scrittrice di origine ebraica sefardita, già militante di sinistra nel PCI e Fondazione Lelio Basso

Le fonti alla base di questo libro sono diverse: documenti originali tratti da una esperienza ventennale nell’attivismo italiano ed europeo di solidarietà con la Palestina, testimonianze, analisi di autori internazionali, ricerche sulle attività delle amministrazioni regionali per accordi economici, culturali e militari con Israele. L’obiettivo è rispondere ad alcuni nodi irrisolti sulla «questione israelo-palestinese». E soprattutto ci si domanda perché continua la resistenza armata dei giovani palestinesi e perché la soluzione «due Stati per due popoli» sia divenuta soltanto uno slogan sempre più irrealizzabile.
Spostando l’obiettivo sull’attivismo di solidarietà in Europa e in Italia, la ricerca fa emergere le cause di un declino della partecipazione, le responsabilità e le complicità politiche, economiche e militari. Attraverso un lungo e approfondito lavoro di ricerca, il libro affronta dunque questioni decisive di un conflitto drammatico e irrisolto del mondo contemporaneo.

“italian arts united for palestine” _ lettera aperta per una presa di posizione rispetto al genocidio in palestina

TESTO IN ITALIANO [scroll for the English text]

PALESTINE: Lettera aperta per una presa di posizione rispetto al genocidio in Palestina

[scroll for ENG]

Noi, lavoratorз dell’arte e dello spettacolo in Italia, uniamo le nostre voci in questa lettera aperta per rompere insieme il silenzio che pervade gran parte delle istituzioni culturali del paese in relazione al genocidio in corso da parte dello Stato di Israele ai danni della popolazione palestinese.
Continua a leggere

14 dicembre, roma, presentazione del libro “Come si liquida un popolo. La ‘normalizzazione’ della questione palestinese”, di diana carminati (deriveapprodi)

Roma, 14 dicembre, alle ore 17:30
Sala Bianca, via Flaminia 53
Presentazione del libro di Diana Carminati

Come si liquida un popolo.
La “normalizzazione” della questione palestinese

Intervengono:
Diana Carminati, già Docente di storia dell’Europa all’Università di Torino e scrittrice
Wasim Dhamash, saggista palestinese, Docente di lingua e letteratura araba all’Università di Cagliari
Vera Pegna saggista e scrittrice di origine ebraica sefardita, già militante di sinistra nel PCI e Fondazione Lelio Basso

Le fonti alla base di questo libro sono diverse: documenti originali tratti da una esperienza ventennale nell’attivismo italiano ed europeo di solidarietà con la Palestina, testimonianze, analisi di autori internazionali, ricerche sulle attività delle amministrazioni regionali per accordi economici, culturali e militari con Israele. L’obiettivo è rispondere ad alcuni nodi irrisolti sulla «questione israelo-palestinese». E soprattutto ci si domanda perché continua la resistenza armata dei giovani palestinesi e perché la soluzione «due Stati per due popoli» sia divenuta soltanto uno slogan sempre più irrealizzabile.
Spostando l’obiettivo sull’attivismo di solidarietà in Europa e in Italia, la ricerca fa emergere le cause di un declino della partecipazione, le responsabilità e le complicità politiche, economiche e militari. Attraverso un lungo e approfondito lavoro di ricerca, il libro affronta dunque questioni decisive di un conflitto drammatico e irrisolto del mondo contemporaneo.

stop genocidio! iniziative per la palestina

STOP GENOCIDIO

● Leonardo, artista del Campo Innocente, presenta
ITALIAN ARTS UNITED FOR PALESTINE – lettera aperta per una presa di posizione rispetto al genocidio in Palestina
https://tuttascena1.wordpress.com/2023/12/10/campo-innocente-italian-arts-united-for-palestine/

● Anna Estdahl dell’associazione Code per Curiosi e Simona Frigerio del settimanale di controinformazione In The Net presentano la piattaforma
RISE UP FOR PALESTINE
https://tuttascena1.wordpress.com/2023/12/10/code-per-curiosi-in-the-net-rise-up-for-palestine/

“radici future”: 1990-2023, trentatre anni di villaggio globale

RADICI FUTURE
1990 → 2023: 33 anni di Villaggio Globale
Roma – Villaggio Globale, domenica 17 dicembre 2023 ore 11>22
Lungotevere Testaccio 1

17 dicembre, Federico Raponi: ● ore 18:30
Villaggio Globale e la Musica

Per anni il Villaggio Globale è stato un punto di riferimento per concerti di artisti affermati e presentazione di nuove proposte.
Incontro con alcuni dei protagonisti di quella stagione.
Una riflessione su come è cambiata la produzione musicale dal basso.

partecipano:
• Enrico Colaiocco – tra i fondatori di Villaggio Globale
• Stefano Strina – organizzatore di numerosi concerti al Villaggio Globale
Gridalo Forte Records – etichetta musicale storica
• Luciano LeproneLuzy L. Toretta Stile
• Francesco Regina – Etno Trance, musica popolare salentina
• Marco Paolo Pierucci – DJ Vortex
Puzzle Sound System – DJs & band

introduce e coordina: Federico Raponi, autore del libro ‘Quando il fumo si dirada’
https://tuttascena1.wordpress.com/2020/07/17/11546/

https://youtu.be/qkZ_5-2xqLw
(intervista audio ad Alfonso Perrotta del Villaggio Globale)

 

“italian arts united for palestine” _ lettera aperta per una presa di posizione rispetto al genocidio in palestina

TESTO IN ITALIANO [scroll for the English text]

PALESTINE: Lettera aperta per una presa di posizione rispetto al genocidio in Palestina

[scroll for ENG]

Noi, lavoratorз dell’arte e dello spettacolo in Italia, uniamo le nostre voci in questa lettera aperta per rompere insieme il silenzio che pervade gran parte delle istituzioni culturali del paese in relazione al genocidio in corso da parte dello Stato di Israele ai danni della popolazione palestinese.
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palestinian poet refaat alareer died under israel bombing

“We are grief-striken and enraged to hear that Israel has killed beloved Palestinian professor, writer, poet, and activist Refaat Alareer. Refaat’s constant, English-language updates kept many around the world informed about Israel’s ongoing, genocidal assault on Gaza. Today, Israel killed Refaat, bombing his sister’s home and killing him, his brother, his sister & her 4 children.

Refaat watched as Israel killed many of his students before they killed him – insisting, as his organization @we_are_not_numbers always does, that they were full human beings with dreams and words and whole inner lives, not just casualties of Israel’s brutal violence. Now, we insist the same for Refaat. He was not a number. His death is a shocking reminder of the urgency to the call for a permanent ceasefire – not one more Palestinian life should be taken”.

JVP – Jewish Voice for Peace

via @theimeu

*

“I am an academic. Probably the toughest thing I have at home is an Expo marker. But if the Israelis invade, if they charge at us, open door to door to massacre us, I’m going to use that marker, throw it at the Israeli soldiers … we have nothing to lose,”

Palestinian poet, writer, professor and activist Refaat al-Areer said during a livestream on The Electronic Intifada on the third day of Al-Aqsa Flood.

Today, he was killed in an Israeli airstrike — along with his brother, sister and her four children.

The last three lines of his poem in his pinned tweet from 1 November reads,

“If I must die,
let it bring hope,
let it be a tale.”

the israeli forces destroyed the central archive of the gaza municipality

After threatening (https://t.me/PalestineResist/16870) to bomb it at the end of October, the IOF destroyed the central archive of the Gaza Municipality this week, destroying thousands of documents over 100 years old, including city history, urban plans, and letters. Most of the historical documents have been burned, with digital copies existing for some.

The IOF has destroyed a number of cultural centrals, universities (https://t.me/PalestineResist/16764?single), museums, and libraries during its ongoing genocide of Gaza. Among the destroyed libraries is Gaza’s largest public library, which housed 20,000 books. The Samir Mansour library and publishing house, which was bombed and rebuilt in 2021 following a solidarity campaign, was also bombed again recently; it amassed 300,000 books in its time. Among the destroyed cultural centers is the Rashad Shawa center in Gaza City, which contained a library and housed thousands of displaced Gazans before it was completely destroyed by IOF bombing.

Additionally, the Al-Qarara Cultural Museum in Khan Younis, southern #Gaza, which was founded in 2016 and includes over 3,500 pieces, was heavily damaged by IOF bombing this October, as well as the Rafah Museum and others.

(from RNN newsletter @ telegram: https://t.me/PalestineResist/22064?single)

other infos:
https://twitter.com/Timesofgaza/status/1729788747435139489 (Nov 29th)
https://www.washingtonpost.com/world/2023/11/30/gaza-library-palestinian-culture/ (Nov 30th)