in questi tratti di tempo iperdenso mi succedono due cose: […]
→ continua sul differxdiario
systematic torture of Palestinian prisoners
https://www.facebook.com/share/1EstCmgJSC/
the genocide goes on
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israhell bugiardo seriale
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israhell burns alive family during ceasefire, then goes on violating the truce
il #differxdiario oltre il sistema solare
https://noblogo.org/differx/certe-volte-mi-sento-un-po-come-il-voyager-1-partito-pero-in-anticipo-io
probabilmente sono io insofferente, ma proprio gli intellettuali italiani non […]
continua qui → https://noblogo.org/differx/probabilmente-sono-io-insofferente-ma-proprio-gli-intellettuali-italiani-non
Marco Giovenale alias differx = righe di passaggio = differenze. δυσϕορία / disforia. differ_nces si trova su slowforward.net (= slowforward.wordpress.com), differx.noblogs.org e in questo differxdiario. E inoltre…
sostegno concreto:
ko-fi.com/differx57119
paypal.me/MarcoGiovenale
lavoro:
servizi editoriali
centroscritture.it
uff. stampa Premio Pagliarani
collana ‘Syn’ @ ikonaLíber
siti e blog di ricerca letteraria, arte, politica:
gammm.org || mtmteatro.it/progetti/esiste-la-ricerca || pontebianco.noblogs.org || compostxt.blogspot.com || differx.tumblr.com || ahidaonline.com || neutopiablog.org puntocritico2.wordpress.com || platformplee.nl || scriptjr.nl
fediverso
mastodon.uno/@differx
poliverso.org/profile/differx
diari & ephemera:
il noblogo.org/differx sopra citato, e
marcogiovenale.wordpress.com
ko-fi.com/differx57119/posts
canali:
slowforward @ telegram = t.me/slowforward
slowforward @ instagram = tinyurl.com/slowforward-ig
slowforward @ whatsapp = tinyurl.com/slowchannel
asemic @ telegram = t.me/asemic
asemic @ whatsapp = tinyurl.com/asemic-channel
audiovideo etc.:
video slowforward || video marco giovenale || video differx || audiodifferx 1 || audiodifferx 2 + imgur + archive.org (slowforward) + archive.org (mg)
un network possibile delle sperimentazioni:
slowforward.net/2012/09/24/net-sperimentazioni/
spazi e social generalisti:
bsky.app/profile/differx.bsky.social || facebook.com/differx || instagram.com/marco.giovenale || instagram.com/differx_it || x.com/marcogiovenale || threads.com/@marco.giovenale || LinkedIn || Nextdoor
mi sto rendendo conto che su telegram non sono pochi i canali interessanti (non gruppi, proprio canali).
ne ho scelti alcuni, di cui ho dato brevissima descrizione + link adesso sul ‘mio’ canale (https://t.me/slowforward).
chi vuole li può dunque trovare qui: https://t.me/slowforward/7670
https://slowforward.net/2025/09/26/1-ottobre-2025-roma-jcu-inverse-reading-collettivo/
https://slowforward.net/2025/09/27/tre-canali-video/
https://slowforward.net/2025/09/27/oggi-27-settembre-andrea-inglese-ad-albano-laziale-con-prati/
oggi, 27 settembre, a bologna: presentazione del “catalogo documentario” di gianni-emilio simonetti
Come accennato più volte, quasi due anni fa mi sono impegnato a indicare, all’interno di un post, tutte o quasi tutte le riviste di letteratura italiana online effettivamente disponibili in quel periodo: agosto ’23. Il numero complessivo mi sembra si aggiri tutt’ora intorno alle 400 / 500 entità.
Con sorpresa ho notato che i siti e blog nutriti di specifica ricerca letteraria oggi raggiungibili sono rappresentati sempre (o: quasi esclusivamente) dallo stesso piccolo o medio & pressoché invariato gruppo che esisteva già circa vent’anni or sono. Rare, per quanto meritevoli (o -issime) le aggiunte.
Questo significa che:
nonostante l’importanza che la scrittura di ricerca / complessa / sperimentale ha assunto in Italia nel primo quarto del nuovo secolo, la sua presenza in rete è ancora assai relativa, in generale, e – anyway – sproporzionatamente minoritaria se la si paragona a quella dei siti più o meno definibili generalisti = di narrativa, di poesia, di romanzi di genere, di recensioni di novità normalmente distribuite nelle librerie di catena eccetera.
Ciò mi porta giocoforza a una riflessione abbastanza amara e direi anche stupefatta sul momento attuale. Perché, se da una parte è vero che sì, certo, la grande distribuzione ha selezionato in maniera feroce la produzione letteraria dagli anni ’80 a oggi, determinando un allargamento di monocolture di media o mediocre letteratura negli scaffali; dall’altra è non meno vero che quel luogo di relativa libertà che è la rete non ha registrato nell’ultimo ventennio un boom di nascite di spazi di sperimentazione, nonostante a nessuno sia impedito di aprire un blog, un sito, un account tumblr, o qualsiasi altro aggeggio che la rete consenta di gestire in indipendenza e senza pressioni.
La lunga e mogia premessa mi serve a dire che occorre non tanto saturare i canali in rete, come qualche tempo fa mi ripromettevo di proporre ai popoli, ma che semmai è prioritario (energicamente prioritario) iniziare, almeno iniziare, a creare qualche canale differente, ex novo, per la ricerca letteraria. Aggiungerne di ulteriori agli esistenti. Anche leggeri, blog e non siti, ma: non esitare assolutamente a farlo.
In sostanza, o italiani, io vi esorto alle lettere in rete. Le lettere sperimentali, complesse. Le lettere di ricerca. (O i saggi sulla).
Don’t be shy. Create il vostro blog, o il vostro sito o la vostra newsletter (substack, mailchimp, ..). Andate in caccia di quei materiali che meritano attenzione o semplicemente segnalate ciò che già esiste e che magari altri non hanno notato. Non pubblicate vostre gemme testuali e recensioni e osservazioni su facebook, create invece una pagina vostra/collettiva. Fate screenshot di testi fuori catalogo. Eccetera. Insomma date & diamo un qualche scossone alla rete per come è adesso.
Lamentarci della situazione presente non licet, io gerontocomicamente bofonchio, senza che almeno un po’ ci si impegni e industri per far sì che qualcosa cambi nell’atro contesto, almeno là dove il contesto è di fatto modificabile, i.e. in rete.
Dico questo anche per un motivo brutalmente (perdonate) generazionale e ricerca-centrato: nel momento in cui (tra qualche manciata di anni) si esauriranno per motivi banalmente anagrafici le esperienze avviate da gammm & sodali, così come quelle pensate da vari altri siti e soggetti ed ensemble, temo proprio che – in assenza di alternative online – rischi di riverificarsi esattamente la iattura che si determinò fra anni ’80 e ’90 nel mondo cartaceo: un diluvio di tanti e parallelli ritorni all’ordine [cfr. qui e qui].
A quel tempo, ossia in quegli anni, non era possibile e forse nemmeno pensabile uno scontro frontale con le grosse realtà editoriali, che appunto spingevano per una letteratura pacificata. Oggi invece, ragiono, la cosa – almeno online – è realizzabile. Credo che si debba pensarci molto molto seriamente, e non solo pensarci. Ho iterato questo assillevole appello anche a Napoli il 6 e 7 settembre 2024 in occasione di Esiste la ricerca. E mi interessa ora trasmettere singolarmente, a voi che leggete, ovvero ai precisi destinatari di questo sito, non a una platea indistinta, quello che credo sia un obiettivo particolarmente urgente e cruciale ora. Non procrastinabile.