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Sabato 29 novembre tutti ad ascoltare “Oggettistica” alla Biblioteca Pagliarani (Roma, via Bragadin 122b)

i lettori di Oggettistica non sanno trattenere la gioia e il buonumore:
https://mobilizon.it/events/48fe58dd-a545-47e4-ab88-76349c73e5d7

(CC) 2025 differxai

chi vuole, chi può, venga ad ascoltare
Oggettistica questo sabato,
29 novembre, a Roma, alle 17:30
presso la Biblioteca Pagliarani
in via M. Bragadin 122b

free palestine _ sciopero generale, oggi 22 settembre 2025, contro il genocidio e per la libertà e l’autodeterminazione del popolo palestinese

differx si unisce allo sciopero collettivo di protesta contro il genocidio in corso

https://www.fanpage.it/attualita/sciopero-generale-lunedi-22-settembre-per-gaza-a-rischio-settori-pubblici-e-privati-gli-orari-dello-stop/

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https://www.usb.it/leggi-notizia/usb-proclama-lo-sciopero-generale-per-il-22-settembre-difendere-la-flotilla-fermare-il-genocidio-a-gaza-stop-alleconomia-di-guerra-1114.html

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#Gaza #genocide #genocidio #Palestine #Palestina #warcrimes #sionismo #zionism #starvingpeople #starvingcivilians #iof #idf #colonialism #sionisti #izrahell #israelterroriststate #invasion #israelcriminalstate #israelestatocriminale #children #bambini #massacri #deportazione #concentramento #famearmadiguerra #sciopero #scioperogenerale

10 settembre, mobilitazione generale in Francia

work by Thomas Berra

work by Thomas Berra

La prossima settimana la rivista “ahida” (ahidaonline.com) pubblicherà un importante testo ripreso dalla rivista francese
“Lundi Matin” a firma “Gruppo di rivoluzionari ciarlatani”.
Questo testo parla di un appuntamento di lotta molto importante che prenderà avvio il prossimo 10 settembre in Francia. Si tratta di una mobilitazione generale organizzata dal basso.
Da un mese nel paese circolano appelli a bloccare tutto a partire da quella data. L’idea, nata da gruppi locali di Gilets Jaunes, si é rapidamente diffusa, al punto che (contrariamente al 2018, quando le centrali sindacali e i partiti di “sinistra” non avevano capito che un nuovo movimento sociale stava irrompendo sulla scena) certi settori sindacali e LFI si sono messi anche loro in moto (sperando, come sempre, di poter “cavalcare la tigre”).
Già da luglio, la rete di CND (Cerveaux Non Disponibles) si era impegnata nel sostegno e appello alla mobilitazione.
In questi giorni all’iniziativa hanno aderito alcuni settori della CGT (la chimica e l’energia, essenziali per poter bloccare le raffinerie e dunque le stazioni di benzina, e il flusso elettrico, il blackout, obiettivo, cuore del sistema) e vari settori di SUD (i ferrovieri in particolare).
L’intersindacale (CGT, CFDT, FO, ecc.) ha fatto un appello a manifestare il 18 settembre, una settimana dopo il 10 settembre, e ancora e come sempre un giovedi, non un sabato come avevano imposto i Gilets Jaunes. Ciò fa trasparire che i sindacati tentano ancora una volta di imporre la lora agenda sul conflitto sociale. Ma è improbabile che ci riusciranno, e in più a partire dal 10 settembre molti suoi militanti non attenderanno oltre a muoversi.
Anche Mélanchon e la France Insoumise appoggiano il movimento, ma si prevede che anche loro saranno scavalcati dall’orda selvaggia dei cavalli irruenti: una moltitudine che non si riesce più a seguire e identificare.
Insieme a un revival dei gruppi tosti dei Gilets Jaunes (autonomi di fatto, senza revendicarlo né saperlo) e dei vari gruppi autonomi e anarchici, c’é una nuova generazione di rivoluzionari, giovani ventenni nati alla poltica dal 2015 in poi, che sanno padroneggiare con disinvoltura tutti gli strumenti della comunicazione sociale.
Ancora una volta quindi: ricominciare da capo non significa tornare indietro.

Alessandro Stella

aggiornamento sui link degli spazi personali principali

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6 giugno, Bologna, Federico Raponi: “Un segnale e un disturbo” / Le radio libere e la satira, comunità contro il potere

Nell’ambito della mostra SENZA CUORE 25 anni senza un settimanale di resistenza umana (maggio/settembre 2024), incontro con Federico Raponi: UN SEGNALE E UN DISTURBO le radio libere e la satira, comunità contro il potere Bologna – Gallery 16, giovedì 6 giugno 2024, ore 21:00. *
Qui il programma completo: https://www.culturabologna.it/events/senza-cuore

Costituire e ampliare reti sociali indipendenti

INSISTO, anche sulla scorta del continuo #shadowbanning / #censura che i social generalisti operano nei confronti delle notizie dal medio oriente e ovviamente dalla #Palestina: è pressoché indispensabile e sicuramente URGENTE costituire e ampliare #comunità online e #retisociali altrove, direi soprattutto su #Mastodon e #Telegram, che al momento sembrano raccogliere il maggioor numero di #partecipanti (basta con ‘sti **zzo di “utenti“, non siamo #utenti manco per il ****o). di sicuro, se volete, trovate me (e molti altri) qui: https://mastodon.uno/@differx o qui: https://bsky.app/profile/differx.bsky.social o ancora qui: https://t.me/slowforward  * non è impossibile creare situazioni collettive di condivisione di informazioni politiche, aggiornamenti, ricostruzioni storiche, materiali sperimentali, #scritturadiricerca, testi inclassificabili, oggetti letterari (o visivi, o musicali) non identificati, #artedeviante / #deviantart, verbo-visual stuff, #glitch, scritture asemiche / #asemicwriting — eccetera.
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centroscritture.it: oggi, 14 febbraio, il secondo dei due incontri di valerio massaroni su shelley e hofmannsthal

info e iscrizioni https://centroscritture.it

Anno 1821. Il poeta inglese Percy Bysshe Shelley risponde a un saggio dell’amico Thomas Love Peacock, nel quale si dichiara la morte dell’arte e della poesia in un’epoca di progresso sociale dominato dalla scienza e dalla tecnica, e scrive una “difesa della poesia” in cui ribadisce e rilancia con passione il valore eterno dell’arte poetica nell’elevazione spirituale dell’umanità e il ruolo dei poeti quali “istitutori delle leggi, fondatori della società civile, inventori delle arti di vita, veri maestri che conducono a una certa prossimità con il bello e il vero quella parziale conoscenza delle forze del mondo universale che è chiamata religione”.

Anno 1902. Lord Chandos, giovane aristocratico elisabettiano, alter ego immaginario dell’austriaco Hugo von Hofmannsthal, scrive al suo vecchio mentore Francis Bacon, padre del metodo scientifico, per denunciare una crisi personale irreversibile che lo ha portato all’incapacità di prendere posizione sul mondo e, tanto più, di fissarla in un testo che aspirasse a una qualsiasi rivelazione universale, provando al contrario “un inspiegabile disagio solo a pronunciare le parole ‘spirito’, ‘anima’ o ‘corpo’”.

In ottant’anni il grande salto romantico è precipitato in un crollo rovinoso, alla fede nella poesia come rivelazione ed elevazione è seguita la presa d’atto dell’incomunicabilità e dell’afasia.

In due incontri centrati sui due testi si esploreranno le ragioni dell’uno e dell’altro, due fari per gettare una luce chiarificatrice sullo stato della poesia oggi.

“Il salto e il crollo.”
Un seminario di Valerio Massaroni

Informazioni e iscrizioni su
https://www.centroscritture.it