Archivi categoria: theory

Fragmentary Opposition (1970)

We seek to supersede the following elements: the organization of appearances as a spectacle where everyone denies himself; the separation on which private life is based, since it is there that the objective separation between proprietor and dispossessed is lived and reflected at every level; and sacrifice. The three are obviously interdependent, as are their opposites: participation, founded on the passion of play; communication, founded on the passion of love; and realization, founded on the passion to create.

The dance of these inseparable projects, floating free, continually changing, founds the revolutionary project. The dance realizes itself in its own supersession, in the sublime movement of subversion where the pirouette returns to itself not as itself but reconceived in a limitless perspective. Subversion devalues each originally individual element as the organization of a new significant whole confers on each element a new meaning. Subversion is the only language, the only gesture, that has within it its own critique; its force is pleasure seeking itself.

[February 1970. Signed “Council for Unlimited Transformation.”]
from: https://www.bopsecrets.org/PH/cem.htm#Billy%20Graham%20Presents

Costituire e ampliare reti sociali indipendenti

INSISTO, anche sulla scorta del continuo #shadowbanning / #censura che i social generalisti operano nei confronti delle notizie dal medio oriente e ovviamente dalla #Palestina: è pressoché indispensabile e sicuramente URGENTE costituire e ampliare #comunità online e #retisociali altrove, direi soprattutto su #Mastodon e #Telegram, che al momento sembrano raccogliere il maggioor numero di #partecipanti (basta con ‘sti **zzo di “utenti“, non siamo #utenti manco per il ****o). di sicuro, se volete, trovate me (e molti altri) qui: https://mastodon.uno/@differx o qui: https://bsky.app/profile/differx.bsky.social o ancora qui: https://t.me/slowforward  * non è impossibile creare situazioni collettive di condivisione di informazioni politiche, aggiornamenti, ricostruzioni storiche, materiali sperimentali, #scritturadiricerca, testi inclassificabili, oggetti letterari (o visivi, o musicali) non identificati, #artedeviante / #deviantart, verbo-visual stuff, #glitch, scritture asemiche / #asemicwriting — eccetera.
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messaggi ai poeti / utili sussidi / vediamo se riesco a spiegarmi (con un cb ennesimo eccetera)

ma poi l’avete capita questa differenza tra talento e genio, questa faccenda dei SIGNIFICANTI, o CB deve resuscitare e farvi un disegno?

“messaggi ai poeti”, “utili sussidi” e “vediamo se riesco a spiegarmi” erano e sono tre tag sotto cui ho cercato anzi cercai (a vuoto) di versare la cognizione della centralità di talune quistioni di base nella meninge dell’italo medioscrivente.

ah, e poi ancora: 

copernico vs. tolomeo / carmelo bene

carmelo bene: frammento audio su io e soggetto (dell’inconscio) nel libro “‘l mal de’ fiori”

il tealtro. carmelo bene (1968) e la critica dalle 22 alle 24. (a mio avviso non parla solo del teatro)

“et toute votre vie on dira: le poète” (denis roche)

Denis Roche, lors de la sortie du volume La poésie est inadmissible, au Seuil, déclarait ceci à Arnaud Viviant dans Libé : «Et j’ai toujours trouvé saugrenu qu’on ne dise pas d’un poète que c’est un écrivain. Au fond, c’est très étrange. Si vous écrivez un seul roman dans votre vie, nul ne songe à vous appeler romancier. Mais faites un livre de poésie, et toute votre vie on dira: le poète. C’est une des choses que je trouve débilitante dans ce qu’est devenue la poésie, depuis le romantisme probablement. Une espèce de label, relevant très nettement du statut social, et qui vous est octroyé sur un mode toujours sublimé, augmentatif. Pourquoi un exposant aussi valorisateur est-il attaché à cette pratique littéraire? Lorsque vous voyez des hommes politiques en campagne qui, sous prétexte qu’ils sont consultés dans une émission littéraire, prennent des airs ravis, les yeux à demi-clos, pour parler de poésie, on est encore dans ce statut-là. Oui, à cet exercice-là est attaché quelque chose qui est de l’ordre de la décoration sociale. Qu’elle soit devenue cela est une des choses qui me font dire que la poésie est inadmissible.»

merci, Charles Pennequin :
https://www.facebook.com/charles.pennequin/posts/pfbid02QwTpGXMf7GYhyRHFpZFnyyCXxP62Ti1r7y977SSbM3dAHiyN65YfEmdDmM3LQuksl

pod al popolo, #024: notilla con apertura nomenclativa, sulle scritture complesse – eccetera

Alcune riflessioni dopo l’incontro Scritture complesse, a Parma, Abbazia di Valserena, 16 dicembre 2023, soprattutto intorno all’intervento di Luigi Severi. Ora su Pod al popolo. Il podcast irregolare, ennesimo fail again fail better dell’occidente postremo. Buon ascolto.

oggi: intervista a mg su neutopia blog

Grazie a Davide Galipò e alla redazione di NeutopiaBlog per questa intervista:
https://neutopiablog.org/2023/12/14/dal-ritorno-allordine-alla-vergogna-della-poesia-intervista-a-marco-giovenale/


fra i temi trattati: il “ritorno all’ordine” a fine anni Settanta e fino ai Novanta / inizio Duemila, la diversa situazione in Francia nello stesso periodo, la “vergogna della poesia”, il digitale nel testo, i testi senza bibelots, IA e “mancare a sé”, il rifiuto di “finanziarizzare” la conoscenza, la critica letteraria e le nuove scritture, assertività / non-assertività, documento contro monumento, scritture memoriali (senza ego), alcune procedure della ricerca letteraria, la ricerca come esito di una collettività, Ákusma, “words to be looked at”.

i canali di slowforward: whatsapp e telegram

Da 20 anni – dal 2003 – slowforward offre materiali e aggiornamenti sulle scritture di ricerca, segnalazioni di reading di prosa (e poesia), conferenze, recensioni, critica letteraria, traduzioni, immagini, video, audio, gif, politica, polemiche, mazzate al mainstream, mostre di arte attuale e incontri, materiali verbovisivi, glitch, scrittura asemica, musica sperimentale, collage, cut-up, installazioni, archivi della ricerca testuale, artistica e musicale dal Novecento a oggi.


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“modificazioni. una serata poetica italo-francese” (villa medici, roma, 15 settembre 2016)

Registrazione dell’incontro “Modificazioni. Una serata poetica italo-francese”. Con Jean-Marie Gleize, Marco Giovenale, Michele Zaffarano. Interventi critici di Luigi Magno e Andrea Cortellessa. Roma, Accademia di Francia a Villa Medici, 15 settembre 2016.

«L’incontro analizza la situazione attuale della poesia e della narrativa in Italia e in Francia, a partire dal romanzo di Michel Butor del 1957, La modificazione, titolo che allude altresì al cambiamento che testi come quello stavano tentando di operare nelle forme e nelle convenzioni della letteratura.

«Jean-Marie Gleize è una delle figure chiave di questo fronte di ricerca, promotore di una meditazione detta “prosa in prosa” o “post-poesia” che assume la forma di un’indagine narrativa discontinua. I poeti Marco Giovenale e Michele Zaffarano sono tra i fautori del tentativo di riannodare le ricerche in corso sui due versanti delle Alpi, anche grazie a un importante lavoro di traduzione.

«Luigi Magno, studioso e docente di letteratura francese, offre un prezioso contributo critico alla ricostruzione di questo paesaggio letterario. Ad Andrea Cortellessa, scrittore, critico e studioso, spetta il compito di condurre il pubblico in questo viaggio fra Parigi e Roma, fra Roma e Parigi, fra poesia e prosa, fra la parola e tutto il resto».

https://slowforward.net/2016/09/15/oggi-15-settembre-a-villa-medici/

https://www.facebook.com/watch/live/?ref=watch_permalink&v=10154366720885560
= https://fb.watch/nb8KD2Y72Y/