Archivi categoria: testi di mg online:

anche oggi, come tutti gli anni, siamo nell’eterno 1957 della poesia italiana

Oggi come tutti gli anni si inaugura il nuovo 1957 della poesia italiana: buon eterno ritorno!

Eccoci di nuovo nell’invariabile 1957 della poesia italiana, con Pasolini da una parte e Sanguineti dall’altra. Carosello qui: https://t.ly/C10y

(In verità alcuni autori continuano a scrivere come nel 1911 o come negli anni Trenta, ma il celebre principio illuminista noto come “tolleranza del monnezzone” ci spinge felicemente a mettere anche costoro nello scatolo con su scritto “Poesia”, maiuscolo)

#poesiaitaliana
#poesiaitalianacontemporanea
#pasolini
#sanguineti

skin, names, memories. the legacy of palestine / mg. 2023

Look at this video:

https://www.threads.net/@bad_pooky/post/C1Zlu9ouo6G/?igshid=NTc4MTIwNjQ2YQ==

1) Palestinian people sometimes give their children the names of cities and places stolen by the israelis.

2) Many Palestinians in Gaza, now, under the israeli bombardments, write the names of their children on their arms or legs, in order to recognize them in case they would be disfigured by the israeli weapons and bombs.

3) The zionist government tries to translate or turn the names of Palestinian places into hebrew, in street signs and on maps. They want to cancel even the linguistic memory of parts of the Palestinian homeland.

The zionists believe in maps, in written rules (racist rules), mad bureaucracy, illegal walls and gates suffocating the actual life of a whole population in the West Bank too.

This population, the Palestinians, in Gaza, write their names and words and sentences on the body of their beloved ones: they preserve their memory not through paper or (unjust) laws, signals, barriers and hate signs, but with the very existence of their bodies, despite of individual deaths and the whole genocidal praxis they are forced to face.

Skin, names, memories. Thanks to these doors Palestine will live and will pass on its values and light.

https://www.palestinechronicle.com/why-do-children-in-gaza-write-their-names-on-their-hands/

(To all the Jew true friends, truly suffering for what’s going on in Palestine: don’t these written names remind you the numbers on the forearms of people in concentration camps?)

un’ossidiana / differx. 2023

Testo di un’ossidiana inedita, letta su invito di Ilaria Giovinazzo per ‘Poetry for peace’, dove compare in questa ulteriore versione: https://fb.watch/p8B3Dsym4G/

pod al popolo, #25: bene la poesia, anche assertiva, ma non la religione della poesia, per favore

Meno di 4 minuti di notille sulla devozione alla maiuscola, ora in Pod al popolo. Il podcast irregolare, ennesimo fail again fail better dell’occidente postremo. Buon ascolto.

[replica] caro babbo natale 2012

21 dicembre 2012
(dunque 1 mese di ritardo)

Caro Babbo Natale,
anche quest’anno mi fa male l’ombrello quando mi siedo. (Nonostante io sia stato miracolosamente accolto già da due anni e mezzo nell’argenteo [dorato sarebbe troppo] mondo della disoccupazione).

Bon. In ogni caso, dato che il mondo non è finito oggi, 21 dicembre, oso sperare che tu il 25 almeno quest’anno ti faccia vivo, non col solito carbone.

Chiedo – a nome di tutti gli ombrellizzati – non dico doni, ma una minima percentuale di felicità e qualche doloretto in meno negli ospedali e nelle varie forme di carcere di cui l’occidente è prodigo.

Sii sereno e, considerato che di rosso sei già vestito, cerca di trarne qualche conseguenza politica.

Walserianamente tuo

Mog

_

[da una mail a Ugo Pierri, pittore in Trieste]

pod al popolo, #024: notilla con apertura nomenclativa, sulle scritture complesse – eccetera

Alcune riflessioni dopo l’incontro Scritture complesse, a Parma, Abbazia di Valserena, 16 dicembre 2023, soprattutto intorno all’intervento di Luigi Severi. Ora su Pod al popolo. Il podcast irregolare, ennesimo fail again fail better dell’occidente postremo. Buon ascolto.

mg @ threads &tc. [see you here and around]

a prescindere da slowforward, e insieme a slowforward, chi volesse può seguire gli altri materiali e le notizie (politiche, anche) su Threads: https://www.threads.net/@marco.giovenale (dove, pure, inserisco e inserirò riferimenti e link a slow, ma anche molto altro).

sembra, al momento, un ambiente meno arido e ‘colonizzato’ di Twitter, e meno povero, caotico e litigioso di Facebook. oltretutto, permette di caricare brevi audio, dunque funziona anche come micro-podcasting.

con una certa cautela, mi sentirei per il momento di suggerirlo.
tra l’altro è legato a Instagram, quindi a un social network meno obsoleto degli altri due appena nominati.

le mie linee di interesse su Threads – come qui su slowforward – sono e restano le scritture eslege, quindi la ricerca e la sperimentazione in letteratura, la prosa in prosa, la testualità ‘disturbata’, il plurilinguismo, e poi la critica letteraria, la cultura della complessità, la politica, la Palestina, la fotografia, il disegno, la teoria estetica, le traduzioni, l’arte contemporanea (-issima), il glitch, la musica d’improvvisazione e sperimentale, il teatro di ricerca, le avanguardie storiche e quelle attuali, la poesia concreta, l’asemic writing, il flarf, il googlism, gli sviluppi di Fluxus, l’arte e le operazioni concettuali passate e presenti, la videoarte, gli scritti di poetica, e in assoluto – insisto – la scrittura non assertiva. (anche la scrittura assertiva, se fatta bene). (mai quella asservita).

e comunque, per un riepilogo:

slowforward
slow whatsapp
slow telegram
slow tumblr
+
marco / instagram
marco / threads
marco / twitter
+
differx / tumblr
differx / instagram
differx / bluesky

see you around

pod al popolo, #023: lettura di mg all’incontro “scritture complesse”, parma, abbazia di valserena, 16 dic. 2023

Qui la registrazione audio completa (senza microfono) del reading/intervento in occasione dell’incontro Scritture complesse, a Parma, Abbazia di Valserena, 16 dicembre 2023. I testi letti sono tratti da La casa esposta (2007), Quasi tutti (2010, 2018), La gente non sa cosa si perde (2021), Statue linee (2022) . Oggi su Pod al popolo. Il podcast irregolare, ennesimo fail again fail better dell’occidente postremo. Buon ascolto.


                                      
*

Qui di séguito, una nota di autodescrizione (e descrizione degli interventi) richiesta dall’organizzazione di Scritture complesse:

Continua a leggere

oggi: intervista a mg su neutopia blog

Grazie a Davide Galipò e alla redazione di NeutopiaBlog per questa intervista:
https://neutopiablog.org/2023/12/14/dal-ritorno-allordine-alla-vergogna-della-poesia-intervista-a-marco-giovenale/


fra i temi trattati: il “ritorno all’ordine” a fine anni Settanta e fino ai Novanta / inizio Duemila, la diversa situazione in Francia nello stesso periodo, la “vergogna della poesia”, il digitale nel testo, i testi senza bibelots, IA e “mancare a sé”, il rifiuto di “finanziarizzare” la conoscenza, la critica letteraria e le nuove scritture, assertività / non-assertività, documento contro monumento, scritture memoriali (senza ego), alcune procedure della ricerca letteraria, la ricerca come esito di una collettività, Ákusma, “words to be looked at”.

draft e notille su alcune scritture di ricerca + un post scriptum / marco giovenale. 2013

Riprendo un testo di dieci anni fa che forse può avere qualche motivo di interesse, considerando le domande e discussioni che si attivano e riattivano nel tempo sul tema delle “scritture di ricerca”:

pdf: https://slowforward.files.wordpress.com/2023/12/marco-giovenale_-draft-e-notille-su-alcune-scritture-di-ricerca_-2013.pdf

Marco Giovenale

Draft e notille su alcune scritture di ricerca

In occasione di
Poesia 13 – Cantiere aperto di ricerca letteraria
Rieti, 17-19 maggio 2013

già in Portbou:
15 mag. 2013: http://blogportbou.wordpress.com/2013/05/15/draft-e-notille-su-alcune-scritture-di-ricerca/
16 mag. 2013: http://blogportbou.wordpress.com/2013/05/16/post-scriptum-a-draft-e-notille-su-alcune-scritture-di-ricerca/
poi in Punto critico dal 25 giu. 2013

Una serie di appunti, schematica come quella che segue, può valere non come rapporto/supporto di poetica o campitura di un’area, ma forse come sequenza – per quanto prolissa – scarabocchiata sul notes proprio velocemente, quasi frettolosamente, prima di avventurarsi nel dialogo. Sul tema – o  problema – della scrittura di ricerca o delle “scritture nuove” di ricerca. (E sui modi e motivi che ha la mia di ritenersi in queste inclusa).

Se di schema rapido si tratta, non ne verrà negata la natura distratta-provvisoria, niente affatto sistematica (nemmeno in quanto distratta). (Forse la regola è: essere talmente distratti da mandare a monte la regola[rità] della distrazione).

Magari di queste pagine si apprezzerà o non disdegnerà – in ordine a una qualche riduzione di disorganizzazione – il tentato raggruppamento per zone o micronuclei: 1, lettura in pubblico (esecuzione pubblica del testo); 2, tecniche o modi di costituzione del testo; 3, struttura dei testi; 4, rapporto con testi o meglio con modi e forme già noti (cioè con qualche “tradizione”).

Per altro, tutte le notille valgono per taluni autori che nominerò; e – stando a testi miei – solo per le prose che leggerò a Rieti.

Una premessa – ultima: non si intende e non si intenda l’aggettivo “nuove” come “migliori di” altre (che sarebbero “vecchie”).

Continua a leggere

8400 years wasted (in israel)

click to enlarge

After 8400 years some Israeli people are still considering some HUMANS are not worth a grave, a mourn, and respect.

click to enlarge

Look. This second image [see above] shows Israeli police attacking mourners at Al Jazeera journalist’s funeral, Shireen Abu Akleh, “who was shot dead whilst covering a raid. Police fired tear gas and attempted to arrest mourners as they carried her coffin through the streets of Jerusalem. At one point the Israeli forces attacked the pallbearers, causing the coffin to slip and nearly crash to the ground” (SkyNews, May 13th, 2022, https://youtu.be/be8x0MhCzu8 and  Guardian News, https://youtu.be/WHqytR_y0I8).

More. On Oct 6th, 2023, “Israeli occupation forces attacked the funeral procession of the young Palestinian Labeeb Dmaidi, 19 y.o., who was shot and killed late in the town of Huwara, south of Nablus at the hands of an Israeli colonist. Following the Friday noon prayers, Israeli military soldiers attacked thousands of mourners heading to the cemetery for burial. Forces attacked mourners with live ammunition, rubber-coated steel bullets, tear gas canisters, and stun grenades, leading to violent confrontations. Two Palestinians were shot and injured; one by a rubber-coated steel bullet in the Jaw area, and the other by live fire in the foot. Dozens of others suffocated due to tear gas inhalation. Forces also attacked journalists at the scene, attacking them with stun grenades and tear gas canisters to prevent media coverage” (WAFA News Agency, https://english.wafa.ps/Pages/Details/137946).

click to enlarge

Also consider this third image [see above]. It seems like some Israelis would maybe prefer to mourn a dog’s death rather than that of Palestinian newborn babies. (https://slowforward.net/2023/11/30/5babies-found-dead/, Nov 30th, 2023).
_