installance n. : # 0160 type : asemic leaflet (recto) with expiry date (verso) size : ~ cm 4,5 x 2 records : highres shot additional notes : abandoned date : Jul 19th, 2021 time : ~ 8:38am place : Rome, via Leopoldo Nobili footnote : none copyright : (CC) 2021 differx
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foto dal workshop del 7 luglio 2021, all’istituto svizzero di roma
nioques, frisbees e altre deviazioni / differx. 2021
un cenno ai frisbees, di Giulia Niccolai, è anche nel microsaggio che ho dedicato a Carlo Bordini nel n. 76 del “verri” (giugno 2021).
in quella sede ma anche altrove cerco — come sempre — di spostare la riflessione nella direzione del post che si vede qui di seguito:
https://slowforward.net/2021/06/22/una-nota-di-jean-marie-gleize-a-margine-di-una-recente-lettura-al-cipm/
quando si parla di postpoésie ci si può innanzitutto porre all’esterno del rigido circo dei generi letterari; e inoltre risulta del tutto legittimo parlare di qualcosa che implica e assume non soltanto altri abiti, forme, inflessioni, dimensioni, profili, ma infine identità: altri nomi. e idiomi. (si può e forse si deve dire che la dimensione idiomatica qui sopravanza tutte le altre).
quali sono questi altri nomi? questi oggetti verbali non identificati?
(non dico “nuovi”, dico “altri”). (anche se in Italia tutto sembra voler manifestarsi come nuovo, perché perfino la DC ha fatto in tempo a morire ma le forme dell’assertività letteraria ancora reggono).
epiphanies (James Joyce 1900-1904), tender buttons (Gertrude Stein 1914), tropismes (Nathalie Sarraute 1939), notes (Marcel Duchamp, pubbl. post. 1980), nioques (Francis Ponge 1983, Jean-Marie Gleize), proêmes (Ponge), textes pour rien (Samuel Beckett), antéfixes o dépôts de savoir & de technique (Denis Roche), descrizioni in atto (Roberto Roversi), verbotetture (Arrigo Lora Totino 1966), bricolages (Renato Pedio), domande a risposta multipla (John Ashbery; e cfr. Alejandro Zambra, nel nostro secolo), mobiles o boomerangs (Michel Butor), visas (Vittorio Reta), postkarten (Edoardo Sanguineti 1978), sentences (Robert Grenier 1978), subtotals (Gregory Burnham), films (Corrado Costa), schizografie (Gian Paolo Roffi), drafts (Rachel Blau DuPlessis), esercizi ed epigrammi (Elio Pagliarani), frisbees (Giulia Niccolai), anachronismes (Christophe Tarkos), remarques (Nathalie Quintane), ricognizioni (Riccardo Cavallo), anatre di ghiaccio (Mariano Bàino), lettere nere (Andrea Raos), linee (Florinda Fusco), ossidiane e endoglosse e microtensori e “installances” (Marco Giovenale 2001, 2004, 2010, 2010), tracce (Gherardo Bortolotti 2005), prati (Andrea Inglese), diphasic rumors (Jon Leon 2008), united automations (Roberto Cavallera 2012), paragrafi (Michele Zaffarano 2014), incidents (Luc Bénazet 2018), sentences (Cia Rinne 2019), defixiones (Daniele Poletti), avventure minime (Alessandro Broggi), développements (Jérôme Game), conglomerati (Andrea Zanzotto), saturazioni (Simona Menicocci), nughette (Leonardo Canella), sinapsi (Marilina Ciaco), dottrine (Pasquale Polidori), disordini (Fiammetta Cirilli), spostamenti (Carlo Sperduti), spore (Antonio F. Perozzi). E aggiungerei le frecce di Milli Graffi.
senza contare le infinite modalità (perlopiù elencative) messe su pagina da Perec (le cartoline e le passeggiate raccolte nell’Infra-ordinaire, o le stringhe di Je me souviens). durante una conversazione, tempo fa Luigi Magno ha suggerito di pensare alle stesse cancellature di Isgrò come a dispositivi di questo tipo, oltretutto in forma di ponte fra la scrittura e l’arte. per tacere, in tal senso, delle innumerevoli soluzioni disseminate nel tempo da Emilio Villa: “cause”, “variazioni”, “madrigali”, “attributi”, “phrenodiae”, “méditations courtes”, “videogrammi”, “letanie”, “sibille”, “trous”, “labirinti”, “tarocchi”, … (tutte forme disperse come, già nel 1949, “i sassi nel Tevere”).
aggiornamenti costanti, differenze e ripetizioni su t.me/slowforward e mgiovenale.medium.com
Aggiornamenti sulle scritture di ricerca, segnalazioni di reading di prosa (e poesia), conferenze, recensioni, critica letteraria, traduzioni, immagini, video, audio, gif, politica, polemiche, mazzate al mainstream, osservatorio di poesia contemporanea, mostre di arte attuale e incontri, materiali verbovisivi, glitch, scrittura asemica, musica sperimentale, collage, cut-up, flarf, googlism, scrittura concettuale, installazioni verbali e visive, archivi della ricerca testuale, artistica e musicale dal Novecento a oggi.
Post pressoché quotidiani su t.me/slowforward (anche indipendenti da https://slowforward.net, e spesso legati a https://mgiovenale.medium.com).
Differenze, ripetizioni, ritornelli, brand new stuff e molto altro.
Poi non dite che non vi avevo avvertito, e che Hejinian vi suona nuova, Tarkos non lo conoscete, l’asemic writing è un gateau di semi e i non assertivi sono un progetto Marvel.
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installance #0155: asemics on broken cellphone screencover
installance #0153: asemic post-it
una installance
Tra gli oggetti segreti di cui Giuseppe Garrera ha parlato nel suo intervento a Palazzo Taverna lunedì scorso, cè anche una mia installance. Si può rivedere il video su YouTube (precisamente qui) o una microrassegna su Instagram, sia in forma di video che di serie di foto.
canale telegram di slowforward: materiali di ricerca (scritture, audio, arte)
è nato un canale Telegram per materiali e aggiornamenti legati alla ricerca artistica, musicale, testuale, video, che integra e amplia il lavoro che slowforward sta facendo da 18 anni.
chi è interessato alla sperimentazione recente (o, in certi casi, ‘storica’/storicizzata) può iscriversi e seguire il link https://t.me/slowforward
leggere (la poesia di) emilio villa nel 2020. cosa si trova, cosa no
Qualche sommaria e certo incompleta annotazione su ciò che (specie in poesia) si può leggere di Emilio Villa deve partire senza dubbio da quello che sicuramente è il libro maggiore dell’Opera poetica, curato da Cecilia Bello Minciacchi, uscito per L’Orma, ora esaurito. La pagina sul sito è questa: https://www.lormaeditore.it/libro/9788898038442. (Suggerimento: scrivete, scrivete in molti, all’Orma, perché lo ristampi).
Il testo delle Opere poetiche I (curato da Aldo Tagliaferri), uscito per la Coliseum di Nanni Cagnone, e anche l”aureo libretto” – che definirei quasi una dichiarazione di poetica – intitolato Conferenza (stessa cura), uscito per la Coliseum di Giorgio Mosci, si reperiscono ormai purtroppo solo nei siti di librerie di modernariato.
Si può ordinare, da Empiria, Zodiaco (a cura di Tagliaferri e Bello): http://www.empiria.com/libro.asp?id=81. Contiene in massima parte testi non in italiano.
La scrittura della Sibilla è una valida antologia di testi, con saggi, pubblicata nel 2014 da Diaforia: si trova sia in versione online https://issuu.com/diaforia/docs/ebook_emilio_villa/79 (pdf qui: http://www.diaforia.org/floema/files/2014/05/Ebook-Emilio-Villa.pdf), sia come volume stampato (fortemente accresciuto rispetto alla versione in rete), scrivendo in questo caso a Diaforia/Floema, ossia a info@diaforia.org.
Cfr. inoltre qui: https://www.facebook.com/story.php?story_fbid=1481532261892814&substory_index=0&id=157773254268728
Per De Piante Editore Srl è acquistabile il libretto pregiato di un’invettiva, La danza dei cadaveri. La fiera dei venduti: https://www.depianteditore.it/libro-emilio-villa/.
Cercando su IBS o altri siti si trovano ulteriori cose acquistabili. Non poesie, ma chiaramente altrettanto importanti, a partire da L’arte dell’uomo primordiale (uscito per Abscondita e tutt’ora in commercio) o Pittura dell’ultimo giorno. Scritti per Alberto Burri (Le Lettere).
Su Villa, a partire dalla biografia Il clandestino, i materiali raggiungibili attraverso la grande distribuzione sono mappabili da qualsiasi sito generalista. Qui si vede la solo parzialmente confortante schermata che si ottiene su IBS digitando il nome dell’autore nel campo del titolo.
Suggerisco, per i fuori catalogo (di & su Villa), di consultare Abebooks, che raccoglie non pochi librai antiquari, e dà un po’ il polso della situazione anche in termini di prezzi (spesso ovviamente alti, per opere più o meno rare, anche di o su artisti a lui in qualche modo legati: e sono numerosissimi).
Poche ma significative pagine dal catalogo Mazzotta curato da Claudio Parmiggiani, Emilio Villa poeta e scrittore (anche questo fuori stampa; era uscito nel 2008 in occasione di una grande mostra a Reggio Emilia), sono nel pdf pubblicato dall’Archivio Maurizio Spatola: http://www.archiviomauriziospatola.com/prod/pdf_protagonisti/P00020.pdf. Altro pdf reperibile nello stesso archivio è quello che raccoglie materiali dal numero monografico 1975 di “Uomini e idee” curato da Caruso e Martini: http://www.archiviomauriziospatola.com/prod/pdf_protagonisti/P00019.pdf. (Ovviamente in tutto l’archivio sono disponibili riviste e fascicoli che possono contenere contributi di Villa).
Tre ultime segnalazioni: non si può non citare il fondamentale numero monografico che “il verri” ha dedicato a E.V.: https://www.ilverri.it/index.php/la-rivista-del-verri/edizione-dal-1996/su-emilio-villa-detail (temo fuori catalogo). Nel 2007, la rivista non sperimentale “Atelier” dedica a Villa un fascicolo monografico decisamente da leggere: è scaricabile all’indirizzo https://www.andreatemporelli.com/wp-content/uploads/2015/08/Atelier-45-XII-marzo-2007.pdf. Piccolo prezioso catalogo è poi quello che Skira (sempre a cura di Tagliaferri) ha pubblicato nel 1996 con il titolo Emilio Villa. Opere e documenti: cfr. http://www.fondazioneberardelli.org/book.php?id=1913. Daccapo fuori catalogo, ma non irreperibile, cercando.
Per un quadro dei molti materiali villiani, per conoscere l’ampiezza dei suoi interessi e l’enorme lavoro svolto, si consulta infine sempre con estremo piacere la ‘mappatura’ del fondo Emilio Villa presso la Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia. Il pdf completo e aggiornato è a questo indirizzo: http://panizzi.comune.re.it/allegati/NuovoinventarioVilla_2018.pdf.
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